EcoFocus Catania. Legambiente: spingere su differenziata porta a porta, piu’ controlli e premialità. Ordinanza Plastic Free in arrivo? buona notizia
- data Giugno 15, 2019
- autore UFFICIO STAMPA
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Applicare modelli già sperimentati altrove alla raccolta differenziata e attivarsi subito per emanare un’ordinanza plastic free. Si è svolto ieri a Catania il primo EcoFocus dedicato alle città metropolitane al tema della raccolta differenziata dei rifiuti, previsto nell’ambito del progetto “Sicilia Munnizza Free” di Legambiente. In una affollatissima sala dell’orto botanico, il dibattito tra il presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani, l’assessore all’Ecologia del Comune di Catania, Fabio Cantarella e l’amministratore unico della Dusty, Rossella Pezzino de Geronimo e tanti altri tra cui il vice prefetto, il direttore dell’università e altri ospiti, ha messo in luce le criticità della gestione della raccolta differenziata in città e le possibili soluzioni, alcune prontamente suggerite dai cittadini, per eliminare l’abbandono dei rifiuti e aumentare le percentuali differenziata. «Non si tratta di obiettivi impossibili – ha detto Stefano Ciafani – ma di traguardi raggiunti anche da Regioni come la Campania e città da 150 mila abitanti che qualche anno fa erano in condizioni disastrose. Non cambia molto in una città da 300 mila abitanti come Catania. Le strategie sono già definite, si tratta solo di applicare modelli collaudati e vincenti. Legambiente, anche tramite il circolo di Catania, può dare un contributo fondamentale. L’importante è che ci sia la volontà politica di fare le cose, a cominciare dagli impianti di compostaggio ed evitare di fare un rimpallo di responsabilità che non serve a nessuno».
«Nonostante l’impegno dell’amministrazione e tutti i limiti della gara ponte – aggiunge Viola Sorbello, presidente del circolo di Legambiente Catania che con tutti gli attivisti ha organizzato il focus del pomeriggio – Il 13% di raccolta differenziata a Catania lo riteniamo una sconfitta per tutta la città. Una percentuale che dimostra come non funzioni altro modello di gestione che non sia il porta a porta in tutta la città. Ci auguriamo che l’emendamento “Salva Catania, in approvazione in questi giorni alla Camera, metta a disposizione le risorse necessarie per migliorare sin da adesso il servizio di raccolta e spazzamento in tutta la città».
Nel dibattito, dove molti cittadini hanno chiesto di superare il giochetto dello scarica barile di responsabilità ma di pensare a un piano su tutta l’area metropolitana, è intervenuta anche l’amministratrice di Dusty, Pezzino, che ha invocato «di convocare al più presto tutti i sindaci di tutta l’area metropolitana per attivare guardie ambientali ai confini dei propri territori. Perché si è diffusa la voce che a Catania si possa scaricare di tutto impunemente e noi ripuliamo discariche abusive anche due volte al giorno». Servono dunque «sanzioni» e «controlli» contro i furbetti, servono più ispettori ambientali che possano comminare sanzioni. Sull’enorme evasione della tari, poi, si è sollecitato il Comune a combattere effettivamente l’evasione, auspicando premialità per chi fa la differenziata, unico strumento per combattere il fenomeno al pari del catasto dei fabbricati.
Un tema su cui l’assessore Cantarella ha fatto rilevare la mancanza di risorse, accennando poi alla nuova gara settennale che si spera di espletare entro l’anno e che «prevederà una raccolta porta a porta spinta in tutta la città, differenziata per tipologie dei quartieri». In più l’impegno per aprire, finalmente, l’isola ecologica di Nesima. Poi ha annunciato di aver già firmato il testo dell’ordinanza plastic free, adesso alla firma del sindaco. «Una buona notizia, entri in vigore subito e si avvino da subito i confronti con gli operatori commerciali perché la riduzione della plastica dei mono uso sia una scelta culturale condivisa da tutti anche per la salvaguardia del nostro ecosistema marino», ha commentato Viola Sorbello.
«Nell’ambito di Sicilia Munnizza Free – ha aggiunto fine la presidente del circolo di Legambiente Catania – continueremo con le attività in particolare organizzando degli incontri formativi svolti da esperti rivolti a tecnici comunali, amministratori pubblici e gestori del servizio sui modelli più efficienti per la gestione del servizio di raccolta differenziata nelle città metropolitane, oltre alle iniziative di sensibilizzazione rivolte alle scuole con i percorsi di educazione all’economia circolare e a cittadini con campagne di volontariato ambientale e di promozione della corretta gestione della raccolta differenziata di qualità come 100 piazze per differenziare».
Al termine del dibattito, il circolo di Legambiente Catania ha consegnato gli attestati di Legambiente “Pionieri Plastic Free”. A riceverli per le azioni messe in campo per eliminare l’uso di oggetti di plastica monouso, sono stati: Università di Catania, Parco dell’Etna, Laboriusa, Marranzano World Festival, For Points by Sheraton Catania, Fondazione Oelle, Camping Jonio, Associazione Sport Equestri CavalCuore, Etna Trail Maratona Plastic Free, Etnambiente, Circolo didattico G. Paolo II di Gravina di Catania, classi 4E/4F scuola Mario Rapisardi, Agricolab, Ristorante Koroco, bar Verso, Ostello dell’Elefante, Bed and Breakfast Bellini, La Bottega dei Sapori Diversi, V Circoscrizioni, Popoup market Sicily.
La campagna Sicilia Munnizza Free è patrocinata dal Dipartimento Regionale dei Rifiuti –Assessorato Regionale Energia e servizi di pubblica utilità -Regione Sicilia e dall’Anci Sicilia
Il progetto è sostenuto da: Snam, Asja, Dusty, LVS Group, Agesp, A2A e la collaborazione della Coldiretti Sicilia
12.06.2012 – Il mare più bello 2019. Legambiente e Touring Club Italiano presentano la guida sul meglio del mare e dei laghi in Italia. È il Tirreno il mare più premiato con ben sette comprensori a Cinque Vele, mentre la classifica delle Regioni vede la Sardegna al primo posto con la bandiera a Cinque Vele che sventola su cinque litorali dell’isola, seguita da Sicilia, Puglia, Campania e Toscana
- data Giugno 12, 2019
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Legambiente e Touring Club Italiano presentano la guida sul meglio del mare e dei laghi in Italia. Le località più belle d’Italia si affacciano sul Tirreno. Lo dice la guida di Legambiente e Touring Club Italiano, Il mare più bello 2019, che quest’anno assegna il riconoscimento delle 5 vele a ben sette comprensori turistici bagnati da quelle acque. In testa alla classifica c’è il Cilento Antico guidato da Pollica (Sa), la perla del Cilento e comune capofila tra quelli del comprensorio campano. A seguire il litorale della Maremma Toscana guidato da Castiglione della Pescaia (Gr), quindi la Baronia di Posada (Nu) e il Parco di Tepilora, il Litorale di Chia con Domus De Maria (Sud Sardegna), Baunei (Nu), l’Alto Salento Jonico guidato da Nardò (Le), la Planargia con Bosa (Or), laCosta d’Argento e l’Isola del Giglio (Gr), le Cinque Terre guidate da Vernazza (Sp), l’isola di Pantelleria (Tp), laGallura Costiera e l’area marina protetta di Capo Testa Punta Falcone guidata da Santa Teresa di Gallura (Ss), la Costa del Mito e l’area marina protetta Coste degli Infreschi e della Masseta guidata da San Giovanni a Piro (Sa), l’Alto Salento Adriatico guidato da Melendugno (Le), la costa del Parco agrario degli Ulivi secolari guidata da Polignano a Mare (Ba), il Litorale Trapanese Nord guidato da San Vito lo Capo (Tp) e l’isola di Ustica (Pa). Enella guida entra un nuovo simbolo: quello dei comuni “plastic free”.
Leggi tutto»VOLONTARI X NATURA. L’1 E l’8 giugno il primo grande evento di “citizen science”
- data Maggio 30, 2019
- autore UFFICIO STAMPA
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Sabato 1 presso il Parco della Favorita e sabato 8 giugno presso Villa Trabia e Giardino Inglese Legambiente e UniPa effettueranno, con l’aiuto di cittadine e cittadini, dei monitoraggi delle principali specie di flora e fauna aliene, problematiche rare o meritevoli presenti in città. Questo è il primo grande evento di “citizen science”, o scienza partecipata, che si svolge a Palermo sul tema della biodiversità e si pone come obiettivo quello di rendere tutti scienziati per un giorno. I dati raccolti, grazie all’aiuto dei volontari, saranno poi elaborati per produrre un dossier che aiuterà a comprendere meglio la biodiversità della nostra città, come essa varia nel tempo e come possiamo tutelarla.
Programma ecoblitz 1 giugno
Ritrovo al Giardino Vincenzo Florio – Viale del Fante, lato Stadio delle Palme
Ore 10:00/10:20/10:50
In ordine: vertebrati, invertebrati e piante
Ore 11:30/11:50/12:10
In ordine: vertebrati, invertebrati e piante
Ore 13:00 Chiusura attivit
Programma ecoblitz 8 giugno
Ritrovo al Giardino Inglese – Ingresso lato Viale Libert
Ore 10:00/10:20/10:50
In ordine: vertebrati, invertebrati e piante
Ore 11:30/11:50/12:10
In ordine: vertebrati, invertebrati e piante
Ore 13:00 Chiusura attività
Scegli il gruppo di monitoraggio cliccando QUI!
Presentazione dossier “Impianti rifiuti in Sicilia” Martedì 21 maggio ore 10.30
- data Maggio 18, 2019
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Martedì 21 maggio, alle ore 10.30 alla sede di Legambiente Sicilia ai Cantieri culturali alla Zisa, sarà illustrato alla stampa il dossier “Impianti rifiuti in Sicilia- dall’emergenza all’autosufficienza per la rivoluzione circolare”.
Con questo documento Legambiente Sicilia intende dare un contributo significativo al tema rifiuti proprio nel momento in cui l’isola dovrebbe uscire dall’assetto emergenziale, durato decenni, in vista dell’approvazione del Piano Regionale di Gestione Rifiuti, il primo in via ordinaria.
Saranno illustrati dati, numeri, cifre sulla pessima gestione dei rifiuti nella nostra regione e le politiche e le nuove scelte da adottare per risolvere il nodo impianti e rifiuti in Sicilia.
Amianto: preoccupazione per la sottovalutazione e i forti ritardi dalle istituzioni a tutti i livelli politici
- data Maggio 06, 2019
- autore UFFICIO STAMPA
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Forte preoccupazione per come ancora oggi a tutti i livelli politici, nazionale, regionale e locale è sottovalutata la questione #amianto che rimane una emergenza ambientale e sanitaria. A distanza di 5 anni dalla legge regionale 10/2014 in Sicilia non abbiamo ancora un piano regionale per l’amianto, non abbiamo discariche autorizzate per lo smaltimento, non ci sono i 20 milioni previsti dalla legge. Ci sono invece migliaia di edifici privati e pubblici (anche scuole ) e strutture industriali da bonificare, tantissime discariche illegali nelle nostre strade urbane e campagne, e purtroppo tanti, troppi cittadini che si ammalano e muoiono per avere inalato fibre di cemento amianto.
Occore certo più informazione e formazione per i cittadini, per i professionisti e i lavoratori del settore edilizio per evitare i rischi per la salute, ma anche mettere più soldi (20 milioni l’anno) nelle finanziarie per le bonifiche e per le avevolazioni dei cittadini, mappare e censire gli MCA presente nella nostra regione, normare le microraccolte urbane, realizzare discariche e impianti di trattamento autorizzati.
Chiediamo che ognuno faccia la sua parte nel miglior modo e nel più breve tempo possibile.
A questo link è possibile scaricare le presentazioni dei relatori al Convegno ” Amianto: Gli interventi in sicurezza di riqualificazione del patrimonio immobiliare eper la prevenzione deri rischi e il corretto smaltimento deli MCA”
Daniela Bellomo – Inail Sicilia CTARP -compresso
Laura Tomassetti Ricercatore CNR
Salvatore Scondotto Osserv. Epeimiologico Ass. regionale Salute
Sandro Scollato A0CO2_presentazione_Eternit_Free_2019_rev
Maria Prinzivalli RSPP EcolSea
Andrea Minutolo Ufficio scientico Legambiente
Bruno Marsala respons. informazione. formazione e assistenza -Dip prevenzioen Asp6
Dossier-Amianto-Legambiente-Sicilia
Tommaso Castronovo Coordinatore Liberi dall’Aminato Legambiente Sicilia
Di seguito il servizio del TGR Sicilia sulla campagna Liberi dall’amianto e sul convegno.
Siamo molto preoccupati per come ancora oggi a tutti i livelli politici, nazionale, regionale e locale è sottovalutata la questione #amianto che rimane una emergenza ambientale e sanitaria. A distanza di 5 anni dalla legge regionale 10/2014 in #Sicilia non abbiamo ancora un piano regionale per l'amianto, non abbiamo discariche autorizzate per lo smaltimento, non ci sono i 20 milioni previsti dalla legge. Ci sono invece migliaia di edifici privati e pubblici (anche scuole ) e strutture industriali da bonificare, tantissime discariche illegali nelle nostre strade urbane e campagne, e purtroppo tanti, troppi cittadini che si ammalano e muoiono per avere inalato fibre di cemento amianto.Occore certo più informazione e formazione per i cittadini, per i professionisti e i lavoratori del settore edilizio per evitare i rischi per la salute, ma anche mettere più soldi (20 milioni l'anno) nelle finanziarie per le bonifiche e per le avevolazioni dei cittadini, mappare e censire gli MCA presente nella nostra regione, normare le microraccolte urbane, realizzare discariche e impianti di trattamento autorizzati.Chiediamo che ognuno faccia la sua parte nel miglior modo e nel più breve tempo possibile.#LiberidallAmianto #BastaAmianto #LegambienteSicilia #Legambiente
Pubblicato da Liberi dall'amianto su Venerdì 3 maggio 2019
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