05.08.2017 – Legambiente lancia un appello e invita alla mobilitazione i siciliani per fermare gli incendi: “Adesso bruciate anche noi!”
- data Agosto 05, 2017
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Con questo slogan provocatorio e di forte denuncia la Legambiente invita tutti i siciliani onesti, amanti della propria terra, a mobilitarsi.
Leggi tutto»31.07.2017 – «La decisione di stoppare l’attività dell’impianto di compostaggio di Joppolo Giancaxio assunta dal titolare della ditta che lo gestisce come risposta ai controlli, agli esposti ed alle denunce che dal 2014 ad oggi si sono susseguite “puzza” neanche tanto leggermente di ritorsione ed è il chiaro sintomo di un modo di fare impresa spregiudicato e votato esclusivamente a massimizzare i profitti cercando di eludere il più a lungo possibile le regole e le prescrizioni di legge»
- data Luglio 31, 2017
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Risponde così, senza mezzi termini, Claudia Casa, direttore di Legambiente Sicilia, all’attacco frontale mosso dal sindaco di Raffadali, Silvio Cuffaro, contro quelli che lo stesso non ha esitato a definire “pseudo ambientalisti …posseduti dalla cosiddetta sindrome di Tafazzi”.
Leggi tutto»29.07.2017 – Il Tar cancella la tutela paesaggistica e naturalistica sulla “Pillirina”. Legambiente: l’Assessore regionale ai Beni Culturali pubblichi subito il piano paesaggistico della provincia di Siracusa approvato alcune settimane fa. Le istituzioni regionali e locali impugnino in ogni sede le sentenze
- data Luglio 29, 2017
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Con una serie di sentenze pubblicate ieri la I Sezione del TAR di Catania ha quasi azzerato tutti i vincoli paesaggistici e naturalistici esistenti sulla Penisola Maddalena, uno dei luoghi costieri più belli della Sicilia.
Leggi tutto»29.07.2017 – Incendi boschivi è record: 74.965 ettari bruciati nei primi sette mesi del 2017. L’aggiornamento di Legambiente su numeri e misure di prevenzione. Sicilia, Calabria, Campania, Lazio, Sardegna e Puglia le più colpite dal fuoco
- data Luglio 28, 2017
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Ogni estate l’Italia brucia. Quest’anno brucia di più. Tra il mese di maggio e il 26 luglio sono andati in fumo 72.039 ettari di superfici boschive, il 96,1% della superficie bruciata quest’anno. Sommati ai 2.926 ettari (3,9% del totale) bruciati nel periodo invernale, in questi sette mesi del 2017 le fiamme hanno divorato 74.965 ettari di superfici boschive. Siamo al 156,41% del totale della superficie bruciata in tutto il 2016 (47.926 ettari). E caldo e siccità non sono ancora finiti.
È l’aggiornamento al 26 luglio dei dati elaborati da Legambiente e raccolti dalla Commissione europea nell’ambito del progetto Copernico per monitorare e mappare uno dei fenomeni più devastanti in Italia e nel resto d’Europa.
Leggi tutto»26.07.2017 – Legambiente: “Non si fa certamente un favore alla Sicilia dichiarando sbrigativamente ed inopportunamente che i rifiuti differenziati dalle famiglie siciliane continuano a finire in discarica. Queste informazioni non rispondono al vero”
- data Luglio 26, 2017
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È questa l’opinione espressa da Claudia Casa, direttore di Legambiente Sicilia, a seguito delle critiche e delle polemiche che, nell’ultima settimana, sono state proposte attraverso gli organi di informazione e riprese sui social da alcune associazioni dei consumatori nei confronti dei sistemi di raccolta differenziata e di conferimento dei rifiuti praticati ormai da un anno dai comuni siciliani.
Leggi tutto»21.07.2017 – Sequestrati due impianti del petrolchimico di Siracusa. Legambiente: “Una buona notizia per il popolo inquinato e la qualità dell’aria, si avvii ora il risanamento ambientale di tutta l’area industriale”
- data Luglio 22, 2017
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“Il sequestro preventivo per inquinamento ambientale di due impianti industriali del petrolchimico di Siracusa – dichiara Stefano Ciasfani, direttore generale di Legambiente – rappresenta finalmente una buona notizia per il popolo inquinato e per la qualità dell’aria del siracusano.
Leggi tutto»18.07.2017 – Castell’Umberto: migranti benvenuti. Legambiente: “La nascita del comitato dimostra, ancora una volta, quanto i cittadini siano migliori di chi li amministra”
- data Luglio 18, 2017
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“Lo avevano detto, questi sindaci non stanno rappresentando le proprie comunità responsabilmente, ma soffiano sulle paure recondite dei cittadini. La Sicilia è stata sempre terra di accoglienza e i siciliani sono un popolo di migranti. Non ci sorprende, quindi, la nascita del comitato spontaneo di cittadini “Castell’Umberto senza frontiere”,
Leggi tutto»17.07.2017 – Legambiente presenta il dossier con tutti i numeri dell’assalto del petrolio su terra e mare siciliani. Da Goletta Verde la bandiera nera ad Eni ed Edison
- data Luglio 17, 2017
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Come volevasi dimostrare la folle corsa all’oro nero continua, nonostante le rassicurazioni del Governo dopo il referendum dello scorso anno: nuovi pozzi e nuove attività di prospezione mettono a rischio i mari italiani, a partire dal Canale di Sicilia. E quando le società petrolifere non riescono nel loro assalto, anche grazie all’opposizione delle comunità locali e delle categorie economiche, in primis quelle legate al turismo e alla pesca, ci pensa il Governo con l’ennesima norma pro trivelle: grazie a un decreto ministeriale dell’aprile scorso, infatti, si deroga al divieto di nuovi pozzi e nuove piattaforme entro le 12 miglia. A farla da padrona sono sempre le stesse compagnie: Eni e Edison che detengono tra concessioni, permessi e istanze di ricerca il 57% dei titoli su terra e mare siciliani.
Per questo oggi Goletta Verde ha assegnato la bandiera nera alle due compagnie petrolifere Eni ed Edison che in nome dei propri interessi e di una anacronistica quanto dannosa corsa alle fonti fossili e all’estrazione di idrocarburi sul territorio siciliano, sono arrivate a contestare con arroganza il piano paesaggistico in provincia di Ragusa, i cui vincoli impedirebbero il loro programma estrattivo sull’isola. Il rischio concreto è che se il Tar dovesse accogliere il loro ricorso, non solo si aprirebbe la strada a ulteriori pozzi sul territorio, ma si ritornerebbe indietro di decenni ai tempi dell’assalto della cementificazione al territorio siciliano.
Il poco ambito vessillo che Legambiente attribuisce a chi è distinto per azioni contro il mare e le coste italiane è arrivato in occasione della presentazione del nuovo dossier dell’associazione sull’assalto dell’oro nero nel Canale di Sicilia, sui numeri e le storie dei nemici del clima, per promuovere la definitiva uscita dalle fossili e fermare l’estrazione di petrolio.
La Sicilia, tra attività a terra e mare, nel 2016 ha contribuito al 25% della produzione nazionale di petrolio, con poco meno di 1 milione di tonnellate di greggio. Quantità che, stando agli attuali consumi, coprirebbero appena l’1,6% del fabbisogno del nostro Paese. Ma alle 9 concessioni di coltivazione, se ne potrebbero aggiungere altre 4. Sono tante infatti le istanze di concessione di coltivazioni pervenute al Ministero e alla Regione Sicilia, in corso di valutazione di impatto ambientale. Numeri destinati a crescere ancor di più sia a terra che a mare se proseguiranno nel loro iter amministrativo i 12 permessi di ricerca vigenti e le 16 istanze di permesso di ricerca attive (per un totale di circa 19.400 kmq) a cui vanno aggiunti anche i due permessi di prospezione a mare che andrebbero a coprire un’ulteriore area di 6.380 kmq.
“Oggi con Goletta Verde assegniamo la bandiera nera ad Eni ed Edison, i due principali nemici del clima del nostro Paese – dichiara Stefano Ciafani, direttore generale di Legambiente – per la continua corsa all’oro nero nel canale di Sicilia e per l’arrogante ricorso presentato contro il piano paesaggistico approvato dalla provincia di Ragusa per tutelare un prezioso territorio della Sicilia sempre più vocato al turismo di qualità e allo sviluppo di attività economiche e culturali alternative al petrolio. Dove non arrivano le compagnie petrolifere ci pensa poi il Governo che, con norme ad hoc a favore di nuove trivelle e piattaforme petrolifere, smentisce definitivamente tutte le parole spese lo scorso anno per dire che il referendum sollevava questioni di lana caprina. È arrivato il momento di archiviare tutti i privilegi di cui godono i petrolieri, tanto più che le fonti rinnovabili, efficaci e sempre più competitive da un punto di vista economico, vengono frenate da questi privilegi e da assurde nuove barriere che ne impediscono la diffusione in un Paese che avrebbe tutto da guadagnare nel diventare sempre meno dipendente dalle fonti fossili e dalle importazioni”.
13.07.2017 – L’equipaggio di Goletta Verde alla spiaggia di Sant’Erasmo a Palermo. Paolo e Emanuela tornano libere in mare: liberati due esemplari di tartarughe Caretta caretta
- data Luglio 14, 2017
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Sono state liberate questo pomeriggio dall’equipaggio della Goletta Verde di Legambiente, a largo della spiaggetta di Sant’Erasmo a Palermo, due esemplari di tartaruga Caretta caretta, salvate nei mesi scorsi e curate presso il “Centro di Referenza Nazionale sul benessere, monitoraggio e diagnostica delle malattie delle tartarughe marine” dell’Istituto Zooprofilattico della Regione Siciliana.
Leggi tutto»13.07.2017 – Emergenza incendi: numeri e dati di Legambiente. La Sicilia la regione più colpita con 13.052 ettari distrutti dal fuoco
- data Luglio 13, 2017
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Solo in questo primo scorcio di estate 2017, da metà giugno ad oggi, sono andati in fumo ben 26.024 ettari di superfici boschive, pari al 93,8% del totale della superficie bruciata in tutto il 2016. Le regioni italiane più colpite sono la Sicilia con 13.052 ettari distrutti dal fuoco – con uno stillicidio di roghi in quasi tutte le province –, seguita dalla Calabria con 5.826 ettari, la Campania 2.461, Lazio con 1.635, la Puglia 1.541, la Sardegna 496, l’Abruzzo 328, le Marche 264, la Toscana 200, l’Umbria 134 e la Basilicata 84. Sono questi i numeri da capogiro, aggiornati al 12 luglio, elaborati da Legambiente sulla base dei dati raccolti dalla Commissione Europea nell’ambito del progetto Copernico e che vanno a comporre il “Dossier Incendi” realizzato dall’associazione ambientalista, che fa il punto sull’emergenza roghi. Un’emergenza del tutto prevedibile dato l’annuale opera da parte di ecomafie e piromani, aggravata dal caldo torrido e dalla siccità, e che poteva essere affrontata per tempo con efficaci attività di prevenzione che sono mancate. Nel dossier, Legambiente fa il punto sui roghi che stanno devastando la Penisola, analizzando nel dettaglio problemi, criticità, ritardi gestionali; facendo il punto sugli incendi appiccati dagli ecomafiosi e lanciando una serie di proposte a partire dalla definizione di una politica di adattamento ai cambiamenti climatici, rafforzando i controlli grazie anche alla nuova legge sugli ecoreati e aggiornando il catasto.
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