01.02.2018 – “Dall’abusivismo di necessità all’abusivismo di indispensabilità”. Legambiente Sicilia: sembrerebbe la battuta di un comico ma, purtroppo, siamo di fronte sempre alla stessa farsa per raccattare qualche voto in più
- data Febbraio 01, 2018
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“E’ cronaca recente il crollo, a Siracusa, di una piscina abusiva realizzata su un terreno a rischio. Si tratta di un esempio eccelso di abusivismo di indispensabilità?
Leggi tutto»01.02.2018 – “La riserva della Macalube è sempre stata aperta alle visite fin dalla sua istituzione nel 1995 e non l’abbiamo deciso noi ma la Regione. C’è il serio rischio che le aree protette vengano chiuse alla fruizione”. Dichiarazione di Gianfranco Zanna, presidente regionale di Legambiente Sicilia, e Maria Letizia Pipitone, avvocato difensore di Legambiente Sicilia
- data Febbraio 01, 2018
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“In queste ore sono state artatamente diffuse, a mezzo stampa, troppe bugie sulle ragioni della condanna di Legambiente Sicilia e dei suoi dipendenti per i tragici fatti delle Macalube di Aragona.
Per amore di verità e giustizia vogliamo innanzitutto precisare che, in attesa delle motivazioni della sentenza, nessuno può conoscere e quindi raccontare l’iter argomentativo che ha determinato questa ingiusta condanna. In attesa di conoscere le motivazione ed impugnare la sentenza, possiamo però affermare, senza tema di smentita, alcune verità storiche e processuali ben note a chi si occupa di tutela del patrimonio naturale siciliano”. Lo dichiarano Gianfranco Zanna, presidente regionale di Legambiente Sicilia, e l’avvocato Maria Letizia Pipitone, difensore di Legambiente Sicilia, nel processo svoltosi ad Agrigento.
“Non è affatto vero – sottolineano – che le Riserva naturale delle Macalube di Aragona è stata interdetta ai visitatori sino al 2002, anno in cui Legambiente ne avrebbe invece chiesto la fruizione, e quindi, conseguentemente, creato il pericolo derivante da eventi quali quello accaduto.
Questa riserva, come tutte le altre riserve siciliane, è stata istituita dal legislatore regionale perché lo straordinario valore naturalistico e vulcanico fosse tutelato, protetto, conosciuto ed amato dai siciliani e dai turisti. La riserva delle Macalube è fruibile per legge sin dalla sua istituzione datata 16 maggio 1995. Legambiente è ancora oggi l’ente gestore della riserva perché l’indagine amministrativa, effettuata dall’Assessorato Territorio e Ambiente, immediatamente dopo i fatti, ha accertato che nessun rimprovero poteva essere mosso all’associazione per le violazioni della convenzione di affidamento ritenute invece dalla Procura della Repubblica di Agrigento la principale condotta colposa degli imputati.
Noi non sappiamo perché il giudice ci ha condannati, nonostante la prova provata della correttezza del nostro operato, ma sappiamo per certo che la sentenza insieme a noi ha, soprattutto, condannato il capitale naturale di questa isola che da oggi in poi rischia seriamente di essere abbandonato a se stesso, visto che si può innescare un’azione di “chiusura” e di “interdizione alla fruizione” delle nostre bellissime aree naturali protette. Se questo verdetto, infatti, ha veramente sancito che gli enti gestori di riserve naturali sono i garanti dei pericoli derivanti dalla natura (individuati dalla legge invece in capo alla Protezione civile) ha inferto un colpo mortale al sistema delle riserve naturali, lasciando così mano libera a quanti (troppi) non vedevano l’ora di metterci le mani per interessi speculativi di segno opposto”.
30.01.2018 – Sentenza Macalube: Legambiente annuncia il ricorso in appello. “Tragedia imprevedibile. Siamo vicini ai familiari delle due giovanissime vittime”
- data Gennaio 30, 2018
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La tragedia che si è consumata nella riserva delle Macalube di Aragona, in provincia di Agrigento, il 27 settembre 2014 ha segnato per sempre Legambiente. In questo momento il nostro pensiero va innanzitutto, ancora una volta, ai piccoli Carmelo e Laura, vittime di una ineluttabile fatalità che nessuno poteva prevedere o impedire, e ai loro familiari. Fiduciosi nell’operato della magistratura, aspettiamo di conoscere le motivazioni della sentenza del Tribunale di Agrigento per impugnarle nelle forme previste dalla legge, convinti che nel giudizio di appello sarà dimostrata l’obiettiva inevitabilità di questo dramma e, quindi, l’assenza di responsabilità da imputare alla nostra associazione e ai nostri dirigenti.
Leggi tutto»24.01.2018 – Il compostaggio domestico e le nuove opportunità offerte dal compostaggio di comunità. Aula magna dell’I.I.S.S. “S. Mottura”, Caltanissetta. Giovedì 25 gennaio, a partire dalle ore 15.30
- data Gennaio 24, 2018
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Si terrà a Caltanissetta domani, giovedì 25 gennaio, presso l’aula magna dell’I.I.S.S. “S. Mottura”, a partire dalle ore 15.30, un incontro regionale, organizzato da Legambiente Sicilia, sul tema: Il compostaggio domestico e le nuove opportunità offerte dal compostaggio di comunità.
Leggi tutto»23.01.2018 – Raccolta differenziata porta a porta, realizzazione degli impianti per il riciclaggio, programmazione in ambito ottimale. Le proposte di Legambiente Sicilia per la gestione dei rifiuti
- data Gennaio 23, 2018
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Raccolta differenziata porta a porta, realizzazione degli impianti per il riciclaggio, programmazione in ambito ottimale. Questi in sintesi i punti illustrati oggi dal presidente dei Legambiente Sicilia, Gianfranco Zanna, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta all’Ars, sulla gestione dei rifiuti in Sicilia.
Leggi tutto»17.01.2018 – Legambiente presenta Pendolaria 2017. Al sud circolano meno treni che in Lombardia, sempre più lenti e vecchi (età media 19,2 anni contro i 13,3 del Nord). Eppure dove si investe, cresce la voglia di spostarsi in treno
- data Gennaio 17, 2018
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A fotografare la situazione del trasporto ferroviario in Italia è Pendolaria, il Rapporto annuale di Legambiente presentato oggi a Roma che analizza nel dettaglio numeri e storie di un’Italia a due velocità e le varie disuguaglianze che ci sono nel Paese.
Leggi tutto»16.01.2017 – Dopo ben due condanne, nel 2012 e 2014, ancora un ennesimo fallimento dei commissariamenti e dei poteri speciali per la depurazione delle acque in Sicilia
- data Gennaio 16, 2018
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Ben 324 irregolarità nella depurazione in Sicilia, con 228 su 390 Comuni che non depurano come si dovrebbe e che non hanno ancora reti fognarie.
I dati sono stati pubblicati sul Portale dell’Acqua www.acqua.gov.it.
15.01.2018 – Legambiente scrive a Musumeci per spiegare la propria ferma opposizione all’inceneritore di Pace del Mela, inutile per risolvere l’emergenza rifiuti, economicamente non conveniente e pericoloso. Dati e numeri per un progetto obsoleto che cancella la prospettiva dell’economia circolare
- data Gennaio 15, 2018
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Legambiente Sicilia ed i circoli Legambiente del Tirreno e Legambiente dei Peloritani hanno scritto una lettera al presidente della Regione, Nello Musumeci, sul progetto del termovalorizzatore proposto nel 2015 da Edipower all’interno della Centrale Termoelettrica di S. Filippo del Mela, ed oggi di competenza di A2A Energiefuture Spa. Nella lettera, Gianfranco Zanna, presidente regionale dell’associazione, ed i presidenti dei Circoli, Pippo Ruggeri (Tirreno) e Colavecchio (Peloritani), esprimono un giudizio negativo sul progetto,
Leggi tutto»29.12.2017 – Stanno uccidendo il mare. Il decreto dell’Assessorato regionale alla Pesca sull’uso della sciabica apre – nei fatti – la strada al prelievo indiscriminato di novellame
- data Dicembre 29, 2017
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Con la pubblicazione del “decreto di autorizzazione alla pesca sperimentale del cicirello del rossetto” si apre – nei fatti – la strada alla pesca indiscriminata di novellame e all’impoverimento delle risorse ittiche.
Leggi tutto»28.12.2017 – Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia, si rivolge al Presidente della Regione, Nello Musumeci, dopo le dimissioni dell’Assessore ai rifiuti: “Scelga un tecnico o tenga per se la delega: una discontinuità per cercare di uscire finalmente dalla palude”
- data Dicembre 28, 2017
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“Onorevole Presidente,
le dimissioni dell’assessore Figuccia sono, al di là delle motivazioni, un pessimo segnale, l’ennesimo in questi anni di mancata gestione dei rifiuti. È un ulteriore colpo alla scarsissima credibilità dei governi regionali, che finora si sono succeduti, nell’avere la capacità e la serietà di affrontare e risolvere il problema.
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