13.02.2025 – Legambiente Sicilia: increduli per le parole del Presidente della Regione Schifani sullo Zingaro. Dalla Marcia dello Zingaro di 45 anni fa nacquero le politiche e le azioni di conservazione della natura in Sicilia, che dobbiamo consolidare e rafforzare senza alcun passo indietro
- data Febbraio 13, 2025
- autore ufficiostampa
- In COMUNICATI STAMPA
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Legambiente Sicilia manifesta tutta la propria incredulità per le parole pronunciate alla BIT di Milano dal Presidente della Regione Schifani, che chiede che fine abbia fatto la strada costiera che avrebbe dovuto collegare Scopello con San Vito Lo Capo, sembra non conoscere l’esistenza della Riserva Naturale dello Zingaro e insieme al sindaco di San Vito manifesta il suo interesse a riprendere i lavori interrotti 45 anni fa.
Le dichiarazioni di Schifani, che stanno provocando molto scalpore e sconcerto, mostrano di non sapere cosa avvenne il 18 maggio 1980, quando durante la Marcia dello Zingaro una partecipatissima assemblea di cittadini, amministratori, intellettuali si mobilitò contro la costruzione di quella strada costiera che avrebbe distrutto uno dei tratti più incontaminati della costa siciliana, all’epoca miracolosamente scampato alla speculazione edilizia. Da quella grande mobilitazione popolare di 45 anni fa nacquero la Riserva dello Zingaro, che è il simbolo delle aree protette siciliane, e le normative regionali sulle aree naturali protette.
“Purtroppo – dichiara Tommaso Castronovo, presidente di Legambiente Sicilia, non è la prima volta che sentiamo da questo Governo progetti di “ritorno al passato”, dal Ponte sullo Stretto agli inceneritori alla pedemontana di Palermo. Ma come può il presidente Schifani disconoscere in maniera così plateale la storia, la bellezza e le leggi della nostra Regione, calpestando quel territorio e quella visione di uno sviluppo sano e compatibile? Noi non possiamo accettare nessun passo indietro, e manifestiamo tutta la nostra determinazione per difendere invece le conquiste di bellezza e civiltà che ci hanno donato un patrimonio inestimabile di aree naturali protette e di biodiversità che va consolidato e rafforzato, anche per promuovere un turismo sano, sostenibile e rispettoso (e non caratterizzato da pressioni e fenomeni di overtourism come purtroppo accade sempre più spesso) e per mantenere la forte identità della Sicilia”.
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