07.02.2025 – Posa del cavo sottomarino del ramo est del Tyrrhenian Link a Fiumetorto. Legambiente Sicilia: la transizione energetica avanza sotto i nostri occhi e questa infrastruttura elettrica ne è la riprova. Grazie a questa connessione la Sicilia potrà esportare nelle altre regioni l’energia elettrica pulita che produrrà in abbondanza
- data Febbraio 07, 2025
- autore ufficiostampa
- In COMUNICATI STAMPA
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Avviata a Fiumetorto, nel Comune di Termini Imerese (PA), la prima fase della posa del cavo sottomarino del ramo est del Tyrrhenian Link, una delle infrastrutture elettriche più rilevanti del Paese, che collegherà Sicilia e Campania. Il progetto, che include anche il ramo ovest tra Sicilia e Sardegna, prevede un investimento complessivo di circa 3,7 miliardi di euro da parte di Terna. L’opera riveste un ruolo cruciale nel percorso di decarbonizzazione previsto dal Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (PNIEC), incrementando la capacità di trasporto e favorendo la transizione energetica. Inoltre, contribuirà a migliorare la sicurezza, l’adeguatezza e la flessibilità della rete elettrica di trasmissione nazionale. Il Tyrrhenian Link prevede la realizzazione di due linee elettriche sottomarine in corrente continua a 500 kV, per un totale di 970 km di cavo e una capacità di trasporto di 1.000 MW per ciascuna tratta.
“Accogliamo con favore – dichiara Anita Astuto, responsabile Energia e Clima di Legambiente Sicilia – la notizia dell’avvio dei lavori nella nostra regione del ramo Est del Tyrrhenian Link, vale a dire il cavo elettrico sottomarino che collegherà Sicilia e Campania. La transizione energetica avanza sotto i nostri occhi e questa infrastruttura elettrica ne è la riprova. Grazie a questa connessione, infatti, la Sicilia potrà esportare nelle altre regioni l’energia elettrica pulita che produrrà in abbondanza – ricordiamo che al 2030 alla Sicilia è assegnato un obiettivo di 10,485 GW di impianti FER – così da trainare la transizione energetica del Paese. I siciliani che tengono al futuro dei propri figli ne dovrebbero andare orgogliosi, sia per combattere la crisi climatica i cui effetti purtroppo stiamo già vivendo, sia per invertire un flusso che al momento sembra condannare inesorabilmente la nostra regione allo spopolamento: ricordiamo infatti che le energie rinnovabili sono l’occasione per uscire dal ricatto occupazionale basato sulle fonti fossili e un modo per fermare l’emorragia di giovani siciliani che trovano lavoro al nord o all’estero. Ci auguriamo che possa fare lo stesso la Sardegna abbandonando l’idea scellerata di preferire il gas alle rinnovabili e favorendo anch’essa la transizione energetica del Paese, anche grazie al ramo Ovest del Tyrrhenian Link che la collegherà alla Sicilia”.
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