25.10.2024 – 7° EcoForum regionale sui rifiuti e l’economia circolare. Legambiente: discariche e inceneritori non ci faranno raggiungere gli obiettivi di riciclo al 2030
- data Ottobre 26, 2024
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Le priorità, i cantieri e gli strumenti per raggiungere gli obiettivi europei sull’economia circolare al 2030 sono stati i temi al centro della settima edizione dell’EcoForum regionale sui rifiuti e l’economia circolare che si è svolto a Palermo.
Leggi tutto»6° EcoForum regionale sui rifiuti e l’economia circolare _ Palermo 20 ottobre 2023 Cantieri culturali alla Zisa
- data Ottobre 15, 2023
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La Sicilia è una delle regioni che trarrà maggiori benefici dai fondi del PNRR e della programmazione europea che sono destinati alla transizione verso l’economia circolare. Nei prossimi anni, decine di cantieri apriranno nella nostra regione per migliorare la gestione e la qualità della raccolta differenziata necessaria. Saranno adottati sistemi sempre più precisi ed efficaci, come l’implementazione dei centri comunali di raccolta e centri del riuso, oltre all’applicazione della tariffa puntuale. Inoltre, saranno realizzati impianti, pubblici e privati, essenziali per gestire le diverse filiere del riciclo, dalla raccolta dell’organico alle frazioni secche riciclabili come carta, plastica, vetro e metalli, dal tessile ai RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) e agli olii esausti ai PFU (Pneumatici Fuori Uso).Tali cantieri dovranno essere completati per la maggior parte entro la fine del 2026 per raggiungere, senza ritardi, gli obiettivi ambiziosi e selettivi di riciclo e riutilizzo previsti per il 2030-2035.
Leggi tutto»02.03.2023 Da Ravanusa (AG) ripartono gli EcoForum provinciali sui rifiuti e l’economia circolare.
- data Marzo 02, 2023
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EcoForum Provinciale sui Rifiuti e l’Economia Circolare
La direzione è quella giusta”
Venerdì 3 marzo, ore 9.30 Ravanusa (AG), Biblioteca Comunale
Venerdì 3 marzo alle ore 9.30 a Ravanusa presso la Biblioteca Comunale si terrà L’EcoForun provinciale sui Rifiuti e l’Economia Circolare, organizzato nell’ambito di Sicilia Munnizza Free il progetto nazionale di Legambiente per liberare la Sicilia dai rifiuti e avviarci verso l’economia circolare.
In questi anni il 75% dei comuni della provincia di Agrigento ha raggiunto performance importanti nella raccolta differenziata, ma adesso occorre un impegno straordinario per raggiungere gli obiettivi sfidanti dell’economia circolare e cogliere l’opportunità offerta dai finanziamenti del PNRR e dai fondi europei della prossima programmazione 2021-2027
Gli EcoForum Provinciali costituiscono l’occasione per costruire, in ogni territorio, una visione comune strategica necessaria per realizzare i cantieri dell’economia circolare.
Il programma
Saluti e introduzione
Tommaso Castronovo, Responsabile Rifiuti ed Economia Circolare Legambiente Sicilia
Prima sessione (ore 10.00-11.15): I sistemi di raccolta per la gestione del Ri-Ciclo integrato dei Rifiuti
Maria Concetta Dragonetto, Progetti territoriali speciali CONAI,
Salvino Patti, Assessore all’ambiente Comune di Sciacca
Vito Di Mauro, Sindaco Comune di Aci Bonaccorsi
Sergio Capelli, comunicatore ambientale – co-founder Impatellers
Seconda sessione: ore 11.15 -12.00 La rete impiantistica per le infrastrutture dell’economia circolare
Gero La Rocca, Amministratore Unico Ecoface Industry
Claudio Guarneri, direttore Generale SRR Agrigento provincia EST
Francesco Riggio, Responsabile Area tecnica SRR Agrigento provincia OVEST
Modera Claudia Casa, ufficio di presidenza Legambiente Sicilia
Tavola Rotonda: I cantieri dell’economia circolare
Gaetano pendolino, Presidente SRR Agrigento provincia EST
Vito Marsala, Presidente SRR Agrigento Provincia Ovest
Carmelo D’Angelo, Sindaco Comune di Ravanusa
Giuseppe Alfieri, Presidente Legambiente Sicilia
Roberto Di Mauro, Assessore Regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica utilità
Modera: Daniele Gucciardo, presidente Circolo Legambiente Rabat
Sicilia Munniza Free è patrocinata da Anci Sicilia e Dipartimento regionale Acqua e Rifiuti e sostenuta da :
Gold Partner Conai,
Partner Principale: Snam,
Partner sostenitori: LVS; Agesp, Asia Ambiente
Partner: Sarco, a2a, e Novamont
05.10.2022 Carovana dell’Economia Circolare . Concluse le tappe di Caltanissetta e Gela
- data Ottobre 05, 2022
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Carovana dell’Economia Circolare
Concluse le tappe di Caltanissetta e Gela
Le soluzioni per aumentare la qualità della raccolta differenziata e contrastare l’abbondono dei rifiuti
🚎Seguici! La direzione è quella giusta
Tante iniziative e grande partecipazione per le tappe della Carovana dell’Economia Circolare, l’iniziativa itinerante organizzata nell’ambito del progetto Sicilia Munnizza Free di Legambiente che, ha fatto tappa a Caltanissetta e a Gela, anch’esse ancora sotto il 65% di raccolta differenziata, come altri 8 comuni siciliani sopra i 40.000 abitanti.
Le tappe della Carovana di questo lungo fine settimana hanno coinciso anche con le iniziative di Puliamo il Mondo, la più grande campagna di volontariato ambientale che ha visto migliaia di cittadini ripulire strade, scuole, parchi e spiagge.
In Sicilia sono stati oltre 20 gli appuntamenti svolti nell’edizione speciale di Sicilia Munnizza Free.
A Caltanissetta e Gela sono state coinvolte durante la settimana diverse scuole nella pulizia straordinaria di alcune aree verdi interne e limitrofe alle stesse scuole, mentre nella giornata di domenica i volontari di Legambiente Caltanissetta e Sicilia insieme all’Agesci, e altre associazioni del territorio, sono intervenuti per la rimozione di alcuni discariche abusive nella strada provinciale SP2 e nelle aree di sosta della SS 640 in prossimità dell’opera commemorativa del Giudice Antonio Saetta, ucciso barbaramente dalla mafia il 25 settembre 1988.
Ed è stato proprio il contrasto agli abbondoni illeciti dei rifiuti il tema del Focus sulla Raccolta differenziata “Un salto di qualità per l’economia circolare” che si è svolto in Piazza Garibaldi a Caltanissetta nel quale sono intervenuti il sindaco Roberto Gambino e l’assessore all’ambiente del comune di Caltanissetta Michele Frangiamore , il responsabile area amministrava della SRR di Caltanissetta Nord Andrea Morreale, i capo gabinetto del Libero Consorzio dei Comuni di Caltanissetta Sergio Scarciotta, la segretaria provinciale della CGIL Rosanna Moncada, associazioni ambientaliste.
“La nostra proposta, dichiara Ivo Cigna presidente di Legambiente Caltanissetta, che è stata accolta dalle parti in causa, è di costituire un tavolo tecnico con la partecipazione della prefettura, dei Sindaci, della SRR e dei gestori del servizio per individuare le soluzioni più adatte per contrastare efficacemente gli abbondoni, non solo con il presidio del territorio, ma con interventi omogenei e strutturati in tutti i comuni dell’ambito nisseno e una campagna di comunicazione inclusiva e responsabile”
“Caltanissetta, dopo un significativo balzo registrato negli ultimi anni che ha portato la raccolta differenziata dal 15% del 2017 al 61% del 2021, grazie al sistema di raccolta porta a porta che è stato introdotto in tutta la città, ha la necessità di fare un salto di qualità nella gestione del servizio di raccolta, proprio a partire dalla introduzione della tariffa puntuale che, oltre a premiare i cittadini virtuosi che produrranno sempre meno indifferenziata, contribuirà ad aumentare la qualità del differenziato e a raggiungere gli obiettivi di riciclo.”
Occorre riciclare entro il 2025 almeno il 55% dei rifiuti urbani, il 60% entro il 2030 e il 65% entro il 2035. Ancora più impegnativo l’obiettivo di riciclo dei rifiuti da imballaggio (plastica, vetro, alluminio, carta e cartone, legno, metalli): almeno il 65% entro il 2025 e il 70% entro il 2030.
Obbligo di raccolta differenziata dal 2022 per i rifiuti tessili, dei rifiuti organici e dei rifiuti pericolosi domestici. Riduzione degli sprechi alimentari del 30% entro il 2025 e del 50% entro il 2030, attraverso l’incentivo alla raccolta dei prodotti invenduti e alla loro redistribuzione
Anche Gela, seconda tappa del weekend dell’economia circolare, è ferma da alcuni anni sotto il 65%, e in questi mesi è al centro di una querelle per la decisione di affidare la gestione del servizio di raccolta ad una società in house che già gestisce altri comuni dell’ambito sud della provincia nissena.
Durante il dibattito, al quale hanno partecipato il Sindaco Lucio Greco e il presidente della SRR Caltanissetta Sud Enzo Marino, la segretaria provinciale della CGIL Rosanna Moncada, gli studenti sono state evidenziate le criticità del passaggio di gestione nell’intento anche di salvaguardare i livelli occupazionali ma anche la necessità di garantire un servizio sempre più puntuale ed efficace che consenta di raggiungere gli obiettivi di riciclo previsti dalla normativa.
“Per molti comuni sarà un impegno straordinario – dichiara Tommaso Castronovo, responsabile Rifiuti ed Economia Circolare di Legambiente Sicilia – che richiederà una rimodulazione dei servizi di raccolta che dovranno essere sempre più puntuali ed efficaci.
Occorre puntare ad una gestione integrata e innovativa dei servizi, continua Castronovo, che vada in direzione della riduzione della produzione dei rifiuti e del recupero spinto di materia.
Fondamentale risulterà l’introduzione della tariffa puntuale che premia chi è in grado di produrre sempre meno rifiuti, indifferenziati ma anche differenziabili. Favorire altresì i centri del riuso e di preparazione al riutilizzo al fine di rimettere in circolo oggetti e beni che anziché finire in discarica possano essere destinati a scopi sociali e a famiglie bisognose. Ma accanto a quest’azione di gestione del sistema di raccolta devono trovare spazio e sostegno le iniziative economiche private a servizio del recupero e riciclo, capaci di creare occupazione e sviluppo durevole e sostenibile nel territorio”
Nella provincia di Caltanissetta da qualche mese è stato avviato il primo impianto di biodigestione aneorobica della regione che tratta oltre 36 mila tonnellate di organico proveniente dalla raccolta differenziata e che viene trasformato in compost e in biogas, contribuendo sia agli obiettivi di riciclo sia a quelli di decarbonizzazione del nostro Paese.
Tuttavia sono ancora insufficienti gli impianti per il recupero e il riciclo dei materiali nella provincia nissena costringendo i comuni – in particolare quelli dell’ambito SRR SUD che tra l’altro hanno anche visto nei scorsi mesi il sequestro dell’unico impianto di compostaggio pubblico del territorio – a conferire in altre province i rifiuti differenziati raccolti.
Fondamentale in questo processo di transizione verso il modello di economia circolare sarà il maggiore coinvolgimento e l’accresciuta responsabilità da parte dei cittadini nel favorire una maggiore qualità dei rifiuti differenziati, evitando contaminazioni fra tipologie di rifiuti non omogenei.
Nelle due tappe appena concluse, Caltanissetta e Gela, è stata registrata una numerosa e gioiosa partecipazione da parte delle scuole e delle famiglie alle iniziative proposte – animazione, laboratori del riciclo e del riuso, un punto mobile per la raccolta differenziata dei rifiuti e il centro del riuso di Caltanissetta, i cui oggetti sono stati donati alle famiglie bisognose – con l’obiettivo di coinvolgere e stimolare i cittadini, a fare sempre meglio la raccolta differenziata e a riciclare, ma ancora prima a ridurre la produzione dei rifiuti.
La Carovana dell’Economia Circolare è un’iniziativa di Legambiente nell’ambito del progetto Sicilia Munnizza Free
Sicilia Munniza Free è patrocinata da Anci Sicilia e Dipartimento regionale Acqua e Rifiuti e sostenuta da :
Gold Partner: Conai,
Partner sostenitori: LVS, Asia Ambiente
Partner Sarco,a2a, Seap e Novamont
06.06.2022 – Carovana dell’Economia Circolare: per uscire dall’emergenza ciclica dei rifiuti a Catania e provincia non bisogna più implorare nuove e vecchie discariche, ma occorre fare un salto di qualità nella gestione dei servizi di raccolta differenziata.
- data Giugno 06, 2022
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Per uscire dall’emergenza ciclica dei rifiuti a Catania e provincia non bisogna più implorare nuove e vecchie discariche, ma occorre fare un salto di qualità nella gestione dei servizi di raccolta differenziata.
Leggi tutto»18.05.2022- Arriva a Palermo la Carovana dell’Economia Circolare. Sabato 21 Maggio Piazza Politeama diventa la piazza del riciclo
- data Maggio 18, 2022
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Arriverà sabato 21 maggio a Palermo, in Piazza Ruggero Settimo, la Carovana dell’Economia Circolare, l’iniziativa itinerante di Legambiente che, in questa prima edizione, farà tappa nei 12 comuni siciliani sopra i 40.000 abitanti, ma ancora sotto il 65% di raccolta differenziata.
Leggi tutto»EcoForum provinciale di Messina sui rifiuti e l’economia circolare. Fermo da quasi un anno al Dipartimento rifiuti il progetto della SRR Messina provincia dell’impianto di biodigestione anerobica e di riqualificazione e messa in sicurezza della discarica a Mazzara Sant’Andrea. La provincia peloritana nel 2020 al 38% di raccolta differenziata.
- data Febbraio 06, 2022
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EcoForum provinciale di Messina sui rifiuti e l’economia circolare
Nel 2020 la provincia di Messina si ferma al 38% della raccolta differenziata con un incremento di quasi 6 punti rispetto al 2019 ma i primi dati parziali del 2021 indicano un ulteriore incremento che porterebbe l’intera provincia a sfiorare il 50%, premiando il passaggio del servizio di raccolta al porta a porta da parte di tutti i Comuni messinesi, compresa la Città metropolitana di Messina.
Longi si conferma il Comune più riciclone della provincia e dell’intera regione con il 92% di raccolta differenziata e con una produzione procapite di rifiuti indifferenziati di 19Kg.
Complessivamente, nel 2020 30 comuni – tutti al di sotto dei 15 mila abitanti – si sono attestati sopra al 65% di raccolta differenziata. Mentre sono solo 8 i comuni Rifiuti Free che hanno una produzione di rifiuti indifferenziati inferiore a 75 Kg abitante.
Sono questi i dati presentati all’EcoForum sui rifiuti e l’economia circolare organizzato a Barcellona Pozzo di Gotto nell’ambito della 3^ edizione di Sicilia Munnizza Free, il progetto di Legambiente per liberare la Sicilia dai rifiuti per un avviarla verso l’economia Circolare.
L’incremento della raccolta differenziata, se da una parte si è tradotto in un aumento dei contributi riconosciuti ai comuni da parte del Conai, dall’altra parte, come è stato segnalato dagli interventi dei sindaci intervenuti, i comuni sono stati costretti a accollarsi gli alti costi per il trattamento dell’organico a causa della mancanza di impianti dedicati nella provincia, come il caso del Comune di Acquedolci che ha dovuto conferire l’organico raccolto in Piemonte.
Una criticità – denunciano le SRR – dovuta ai ritardi della Regione per la definizione delle procedure autorizzative, come nel caso dell’impianto in project financing per il trattamento dell’organico e la produzione di biogas previsto a Mazzara Sant’Andrea e per il quale da quasi un anno si è in attesa della convocazione di un tavolo tecnico da parte della regione, o come nel caso dell’impianto di biodigestione aneorbica contrada Mili a Messina. E questo nonostante siano previste procedure semplificate per la realizzazione di impianti pubblici.
“Il quadro che emerge dai nostri EcoForum provinciali”- dichiara Tommaso Castronovo coordinatore di Sicilia Munnizza Free e responsabile rifiuti ed economia circolare di Legambiente Sicilia – “nei quali presentiamo i progetti industriali, pubblici e privati, di trattamento dei rifiuti differenziati descrive come in ogni provincia non mancano di certo le proposte anche tecnologicamente avanzate ma sembrerebbe che per nessuno di questi vengano rispettati i tempi autorizzativi previsti dalle norme nazionali e regionali”.
“È un dato di fatto” – prosegue Castronovo – “che nel 2017 gli impianti per il trattamento dell’organico erano 14, di cui 6 pubblici, e nel 2021 gli impianti operativi sono addirittura 12, che hanno trattato poco meno di 300.000 tonnellate di Forsu rispetto al fabbisogno annuo del 2020 di oltre 460.000 tonnellate”.
“Purtroppo nonostante le promesse iniziali del governo Musumeci – dichiara Gianfranco Zanna Presidente regionale di Legambiente- il sistema di gestione del ciclo dei rifiuti continua a reggersi ancora sulle discariche pubbliche e private, gli unici impianti che sono stati realizzati negli ultimi 4 anni come quelli di contrada Timpazzo di Gela, di contrada Borranea di Trapani e la VII vasca di Bellolampo a Palermo. Mentre abbiamo bisogno di impianti a servizio della raccolta differenziata per recuperare materia ed avviarla al riciclo, come ci chiede l’Europa e il nuovo modello di economia circolare e non di impianti che, invece, la seppelliscono o la bruciano come le discariche e i Termovalorizzatori. Prospettare ai Sindaci e alle SRR, come sta facendo la Regione, la soluzione degli inceneritori per risolvere il problema della gestione del secco residuo è solo ingannevole, poiché oltre ad essere un investimento oneroso sia per il pubblico che per il privato, che verrebbe pagato comunque dalle tasse dei siciliani con costi di conferimento di 200€/t, ci vorranno non meno di 7 -10 anni per la loro realizzazione e di fatto impedirebbe il raggiungimento gli obiettivi selettivi e sfidanti di riciclo previsti dalle direttive europee sull’economia circolare.”
All’EcoForum sono state illustrate le buone pratiche del comuni nell’ambito del compostaggio domestico e di comunità di Acquedolci e Taormina e start up dell’economia circolare come quella promossa da Fondazione di Comunità di Messina e da Ecosmed nel comune di Roccavaldina che, attraverso il recupero e la riqualificazione di alcuni capannoni industriali abbandonati, insedierà una realtà produttiva che punterà a valorizzare le trebbie di scarto prodotte dalla lavorazione della birra al fine di produrre bioplastiche e a dirigerà l’attenzione a percorsi di inclusione sociale e lavorativa di persone fragili.
Sicilia Munnizza Free è patrocinato dal Dipartimento Regionale dei Rifiuti –Assessorato Regionale Energia e servizi di pubblica utilità -Regione Sicilia e dall’Anci Sicilia
Il progetto è sostenuto da: CONAI, ASJA, LVS GROUP, AGESP, SARCO, A2A, SEAP e NOVAMONT
05/02/2022
Ufficio stampa Teresa Campagna 338 2116468
4° EcoForum Regionale sui Rifiuti e l’Economia Circolare – Palermo 22 ottobre 2021
- data Ottobre 15, 2021
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Il 22 ottobre a Palermo la 4^ edizione dell’ EcoForum Regionale sui Rifiuti e l’Economia Circolare che è stato e vuole continuare ad essere un’occasione di incontro e di confronto tra istituzioni, operatori economici ed esperti sulle proposte in campo e sulle soluzioni anche industriali per la gestione sostenibile dei rifiuti, a partire dalla necessità della realizzazione di impianti a servizio della raccolta differenziata e del recupero e riuso della materia prima seconda.
ore 9.30 Saluti e introduzione
ore 9.45/ore 11:00 L’innovazione tecnologica per una rete impiantistica di qualità
ore 11:10/ore 12:15 Economia circolare: Le risorse regionali. nazionali, ed europee per la transizione ecologica
ore 12.15/ore 13:30 : Le proposte e le norme per una corretta applicazione del ciclo integrato dei rifiuti e l’economia circolare in Sicilia
Light Lunch
ore 15:30/ore 17:00 Dibattito pubblico e partecipazione: una strategia per decidere bene
ore 17:00/ore 17:30
Premiazione Comuni Siciliani Rifiuti Free
01.02.2021 -EcoForum provinciale. A Caltanissetta realizzato il primo impianto di biodigestione aneorobica per il trattamento della Forsu in Sicilia. La provincia nissena nel 2020 al 58% nella raccolta differenziata, 13 comuni su 22 sopra il 65%
- data Ottobre 02, 2021
- autore UFFICIO STAMPA
- In COMUNICATI STAMPA, Rifiuti
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A Caltanissetta realizzato il primo impianto di biodigestione aneorobica per il trattamento della Forsu in Sicilia. La provincia nissena nel 2020 al 58% nella raccolta differenziata, 13 comuni su 22 sopra il 65%, Caltanissetta incrementa di quasi 20 punti percentuali rispetto al 2019.
Nel 2020 la provincia di Caltanissetta si ferma al 57% della raccolta differenziata con un incremento di quasi 10 punti rispetto al 2019, ma è il Comune capoluogo a registrare il maggiore balzo in avanti nel servizio di raccolta passando dal 42% del 2019 al 60% del 2020. Mentre Gela segna il passo con un leggero calo rispetto all’anno precedente passando dal 49 48% al 48,67%.
Complessivamente sono 13 i comuni, su 22 (erano solo 4 nel 2019), sopra il 65% di raccolta differenziata, tutti comuni sotto i 15 mila abitanti.
Un trend, quindi, in crescita che si conferma anche rispetto ai dati del primo semestre 2021, premiando il passaggio del sistema del servizio che, in tutti i comuni nisseni, è passato al porta a porta.
Sono questi i dati presentati in occasione dell’EcoForum provinciale sui rifiuti e l’economia circolare organizzato nell’ambito della 3^ edizione di Sicilia Munnizza Free, il progetto di Legambiente per liberare la Sicilia dai rifiuti per un avviarla verso l’economia Circolare.
L’incremento della raccolta differenziata, se da una parte si è tradotto nell’aumento dei contributi riconosciuti ai comuni nisseni da parte del Conai, dall’altra parte, come hanno avuto modo di segnalare i Presidenti delle due SRR della provincia Balbo e Catania e il Sindaco di Caltanissetta Roberto Gambino, i comuni sono stati costretti a sobbarcarsi gli alti costi (anche 230 /t ) per il trattamento dell’organico a causa della mancanza di impianti dedicati nella provincia.
Una criticità – denunciano le SRR – dovuta ai ritardi della Regione per la definizione dell’avvio delle procedure autorizzative come nel caso dell’impianto pubblico per il trattamento dell’organico previsto a San Cataldo, per il quale è stato previsto un finanziamento di 24 milioni di euro e per il quale dal 2017 ad oggi si è svolto un solo tavolo tecnico.
Pur tuttavia, la provincia di Caltanissetta potrà vantare nelle prossime settimane il primato di avere realizzato nel suo territorio il primo impianto in Sicilia di biodigestione aneorobica per il trattamento della FORSU. L’impianto, sito in contrada Grottarossa a Caltanissetta, realizzato da SNAM, che ha modificato sostanzialmente il progetto originario con interventi di contenimento dell’impatto ambientale e delle emissioni odorigene, sarà in grado di trattare 36.000 t/a di FORSU che produrranno ammendante per i terreni agricoli e biometano da immettere nella rete.
“Riteniamo che l’unica strada per uscire definitivamente dall’emergenza sia quello di puntare alla riduzione, al riuso e alla raccolta differenziata di qualità e ad un impiantistica innovativa del recupero e del riciclo che sia quanto più vicina ai luoghi di produzione dei rifiuti- dichiara Tommaso Castronovo coordinatore di Sicilia Munnizza Free e responsabile rifiuti ed economia circolare di Legambiente Sicilia. Per questo occorre ancora di più spingere sulla raccolta differenziata, non accontentandosi del 65% di RD, e puntando sulla qualità per favorire lo sviluppo di una rete industriale dell’economia circolare.
“Purtroppo nonostante le promesse iniziali del governo Musumeci – dichiara Gianfranco Zanna Presidente regionale di Legambiente- il sistema di gestione del ciclo dei rifiuti continua a reggersi ancora sulle discariche pubbliche e private, gli unici impianti che sono stati realizzati negli ultimi 4 anni come quelli di contrada timpazzo di Gela e la VII vasca di bellolampo. Mentre abbiamo bisogno di impianti a servizio della raccolta differenziata per recuperare materia ed avviarla al riciclo, come ci chiede l’Europa e il nuovo modello di economia circolare e non di impianti che, invece, la seppelliscono o la bruciano come le discariche e i Termovalorizzatori. Prospettare ai Sindaci e alle SRR, come sta facendo la Regione, la soluzione degli inceneritori per risolvere il problema della gestione del secco residuo è solo ingannevole, poiché oltre ad essere un investimento oneroso sia per il pubblico che per il privato, che verrebbe pagato comunque dalle tasse dei siciliani con costi di conferimento di 200€/t, ci vorranno non meno di 7 -10 anni per la loro realizzazione e di fatto impedirebbe il raggiungimento gli obiettivi selettivi e sfidanti di riciclo previsti dalle direttive europee sull’economia circolare.”
All’EcoForum sono intervenute alcune realtà industriali e start up dell’economia circolare che hanno anche sottolineato le difficoltà a definire e realizzare investimenti e creare occupazione a causa dei ritardi e delle incertezze legate al rilascio delle autorizzazioni e anche dell’adozione dei criteri minimi ambientali da parte delle amministrazioni pubbliche per poter generare quella domanda dei prodotti riciclati del mercato dell’economia circolare.
Singolare la testimonianza dell’azienda Gelese Ecoplast, unica in Sicilia a realizzare prodotti per l’igiene ambientale e domestico con il 75% di materiale da riciclo e interamente riciclabili ma che, al momento, per la sua linea di produzione deve far pervenire gran parte della materia prima seconda dal nord Italia e lavora al 30% della sua capacità produttiva.
L’intero Ecoforum provinciale è disponibili sui canali social di Legambiente Sicilia
https://www.facebook.com/watch/live/?ref=watch_permalink&v=1260202061163905
https://www.youtube.com/watch?v=z4deJ9arMhs
02/10/2021
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