25.4.2021 EcoForum provinciale Trapani sui rifiuti e l’economia circolare: La provincia di Trapani al top della raccolta differenziata nel 2020 con il 66% e 16 comuni sopra il 70%, 7 Comuni Rifiuti Free.
- data Aprile 26, 2021
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EcoForum provinciale Trapani sui rifiuti e l’economia circolare
La provincia di Trapani al top della raccolta differenziata nel 2020 con il 66% e 16 comuni sopra il 70%, 7 Comuni Rifiuti Free.
Risultati importanti acquisti negli ultimi due anni dalla provincia di Trapani nella raccolta differenziata passando dal 38% del 2018 al 66% del 2020, facendola diventare la provincia siciliana più virtuosa grazie anche ad un’attenta pianificazione del servizio di raccolta porta a porta nei comuni. Particolarmente significativo il grande balzo in avanti fatto anche al Comune di Trapani che è passato dal 15% al 64% in soli due anni.
Sono invece sette i Comuni Rifiuti Free della provincia, ossia i comuni che hanno una produzione pro-capite di rifiuto secco residuale inferiore a 75kg. Il Comune di Paceco si piazza al primo posto in questa particolare classifica con 63,95 kg/ab, a seguire Buseto Palizzolo con 68,90 kg/ ab, Partanna 70 Kg/ab, chiudono Salemi, Santa Ninfa Vita e Poggioreale con 75Kg/ab.
Sono questi alcuni dei dati emersi nel corso del EcoForum provinciale sui rifiuti e l’economa circolare svoltosi in diretta streaming dal Centro Esplora ambiente della Riserva Naturale della Grotta di Santa Ninfa
All’EcoForum hanno partecipato 10 sindaci della Provincia e i Presidenti delle due SRR trapanesi (Massimo Grillo e Nicola Catania) che hanno unanimemente manifestato le difficoltà di dover gestire gli importanti risultati ottenuti nella raccolta differenziata in assenza di impianti del trattamento dell’organico, che incide per oltre il 42% del complessivo di quanto raccolto. Infatti, gran parte dei comuni sono costretti a sobbarcarsi enormi i costi, pari anche a 260/280€/t, per il conferimento, anche fuori regione, ad impianti dedicati.
E tutto questo pur in presenza di progetti pubblici autorizzati, finanziati, o addirittura già realizzati, ma ancora bloccati. Come denunciano gli stessi sindaci del territorio, a proposito dell’impianto per il trattamento dell’organico a Calatafimi Segesta, già autorizzato nel 2013, finanziato per 16 milioni di euro e con progetto esecutivo realizzato nel 2019, ma la cui messa a gara è bloccata da gennaio 2020 in attesa che la Regione affidi la titolarità, quale soggetto attuatore, alla SRR Trapani Nord.
O ancora più paradossalmente come il polo tecnologico di Castelvetrano – già realizzato con soldi pubblici -la cui vicenda kafkiana si trascina dal fallimento dell’Ato Belice ambiente con la messa all’asta dell’impiantistica da parte del procuratore fallimentare, sottraendola di fatto alla disponibilità da parte della SRR Trapani Sud. Anche in questo caso in attesa di ricevere un finanziamento da parte della Regione necessario a riacquistare, come estrema ratio, nuovamente l’impianto pubblico.
“Abbiamo sperato che questo governo regionale segnasse una discontinuità con le tragedie del passato- ha detto Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia, a conclusione dei lavori -. È stato fatto qualcosa sulla raccolta differenziata, ma poi più nulla. Si è continuato con la vecchia logica che i rifiuti vengono portati in discarica, gli unici progetti realizzati e pianificati nel piano rifiuti riguardano nuove discariche o l’ampliamento di quelle esistenti, mentre nessun impianto pubblico per il riciclo è stato realizzato e i comuni sono stati lasciati soli e costretti a portare i rifiuti fuori regione. La questione è questa: ci vogliono impianti per il riciclo e l’economia circolare, e non gli inceneritori, e norme che semplificano il rilascio delle autorizzazioni e tempi certi per la loro realizzazione”.
“Non c’ è più tempo d perdere- ha ribadito Tommaso Castronovo, coordinatore di Sicilia Munnizza Free e responsabile rifiuti ed economia circolare di Legambiente Sicilia- gli obiettivi sfidanti e selettivi del pacchetto dell’economia circolare impongono un approccio diverso rispetto al passato, non più basato sulla quantità di raccolta differenziata dei rifiuti, ma sull’effettivo riciclo dei rifiuti e quindi sulla qualità di quanto raccolto. Ma per tutto questo occorre avere tanti impianti di riciclo di tutte le materie prime seconde e occorrono procedimenti ben definiti da parte degli uffici della regione e norme chiare che non facciano più attendere, come accade normalmente oggi, due anni per avere un autorizzazione.”
All’EcoForum sono intervenute, anche, diverse realtà industriali e start up della provincia dell’economia circolare che hanno sottolineato le difficoltà a definire e realizzare investimenti e creare occupazione a causa dei ritardi e le incertezze legate al rilascio delle autorizzazioni e anche dell’adozione dei criteri minimi ambientali da parte delle amministrazioni pubbliche per poter generare quella domanda dei prodotti riciclati del mercato dell’economia circolare.
Un altro grave problema denunciato dai circoli di Legambiente del Trapanese, con un video realizzato per l’occasione, è il proliferare degli abbandoni illegali dei rifiuti e la creazione di micro discariche nelle campagne che richiede un maggiore e deciso impegno per il contrasto e vigilanza del territorio da parte delle autorità competenti.
L’intero Ecoforum provinciale è disponibili sui canali social di Legambiente Sicilia
https://www.facebook.com/SiciliaMunnizzaFree/videos/192204882716980
https://www.youtube.com/watch?v=MaVL3CVi72c
Sicilia Munnizza Free è patrocinato dal Dipartimento Regionale dei Rifiuti –Assessorato Regionale Energia e servizi di pubblica utilità -Regione Sicilia e dall’Anci Sicilia
Il progetto è sostenuto da: CONAI, ASJA, LVS GROUP, AGESP, SARCO, A2A, SEAP e NOVAMONT.
25 aprile 2021
Ufficio stampa Teresa Campagna 338 2116468
EcoForum provinciale Trapani sui rifiuti e l’economia circolare
- data Aprile 22, 2021
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EcoForum provinciale Trapani sui rifiuti e l’economia circolare
Diretta streaming sabato 24 aprile dalle ore 10.00 sui canali social di Sicilia Munnizza Free e Legambiente Sicilia dal centro Esplora Ambiente della riserva naturale Grotta di Santa Ninfa
Venti comuni sopra il 65 per cento, sette Comuni Rifiuti Free con produzione di secco residuale inferiore a 75kg/ab, un distretto dell’economia circolare del vetro e tante esperienze virtuose pubbliche e private di economa circolare. Trapani è la provincia che negli ultimi anni ha registrato il maggior incremento percentuale di Raccolta differenziata e che ha fatto grandi passi verso l’economia circolare, ma, purtroppo, ancora sconta la mancanza di un impiantistica di servizio.
Nel corso della diretta streaming di sabato prossimo, 24 aprile, analizzeremo con sindaci, SRR, esperti, realtà industriali e associative del territorio, le criticità e le soluzioni per sostenere il percorso della provincia verso l’economia circolare.
L’EcoForum provinciale sarà trasmesso sui canali social di Sicilia Munnizza Free e Legambiente Sicilia, dal Centro Esplora Ambiente della Riserva naturale Grotta di Santa Ninfa
Nella prima sessione, confronto con esperti e realtà industriali, pubbliche e private, sul nuovo modello industriale per l’economia circolare. La seconda sessione sarà dedicata alle criticità nella gestione del ciclo dei rifiuti e le buone pratiche dell’economia circolare nella provincia di Trapani. Nella terza sessione saranno affrontate, con i responsabili locali e regionali, le strategie e le prospettive dell’economia circolare.
Programma EcoForum provinciale TRAPANI
Sicilia Munnizza Free è patrocinato dal Dipartimento Regionale dei Rifiuti –Assessorato Regionale Energia e servizi di pubblica utilità -Regione Sicilia e dall’Anci Sicilia
Il progetto è sostenuto da: CONAI, ASJA, LVS GROUP, AGESP, SARCO, A2A, SEAP e NOVAMONT, Kalat IMPIANTI
22 aprile 2021
Ufficio stampa Teresa Campagna 338 2116468
EcoForum provinciale Catania sui rifiuti e l’economia circolare 12.3.2021
- data Marzo 10, 2021
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Primo appuntamento della 3^ edizione di Sicilia Munnizza Free Venerdi 12 Marzo dalle 9.30. Si inizia da Catania con l’EcoForum provinciale, insieme ad esperti e ai soggetti responsabili, pubblici e privati, della gestione del ciclo dei rifiuti della provincia. Sarà un confronto sui progetti buoni che servono, e anche quelli cattivi che non servono, per raggiungere gli obiettivi sfidanti dell’economia circolare.
L’EcoForum provinciale sarà trasmesso in diretta streaming sui canali social di Sicilia Munnizza Free e Legambiente Sicilia, dall’Ecostazione- Centro di riuso di Caltagirone.
Nella prima sessione, confronto con esperti e realtà industriali, pubbliche e private, sul nuovo modello industriale per l’economia circolare. La seconda sessione sarà dedicata alle criticità nella gestione del ciclo dei rifiuti e le buone pratiche dell’economia circolare nella provincia di Catania. Nella terza sessione saranno affrontate, con i responsabili locali e regionali, le strategie e le prospettive dell’economia circolare.
Programma Ecoforum Provinciale Catania 12.3.2021
Sicilia Munnizza Free è patrocinato dal Dipartimento Regionale dei Rifiuti –Assessorato Regionale Energia e servizi di pubblica utilità -Regione Sicilia e dall’Anci Sicilia
Il progetto è sostenuto da: CONAI, ASJA, LVS GROUP, AGESP, SARCO, A2A, SEAP e NOVAMONT, Kalat IMPIANTI
10 marzo 2021
Ufficio stampa Teresa Campagna 338 2116468
04.03.2021- Rifiuti. I circoli Legambiente di Palermo sulle dichiarazioni del presidente della RAP
- data Marzo 04, 2021
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Rifiuti. I circoli Legambiente di Palermo: “Troviamo desolante continuare a leggere le dichiarazioni dei responsabili della gestione della raccolta dei rifiuti, in cui si continuano a ripetere le cose che non vanno, e mai ad offrirci una serie e concreta risposta ai problemi che oggi ostacolano a Palermo la corretta applicazione della gestione del ciclo dei rifiuti”.
Le settimane scorse, scrivono in una nota congiunta i circoli di Legambiente di Palermo, abbiamo incontrato l’amministrazione e, come è nostro modus operandi, abbiamo indicato alcune soluzioni e condiviso un percorso che purtroppo tarda a concretizzarsi.
Non possiamo accettare che si invochi l’aumento della TARI per coprire i costi di un’incapacità gestionale che, invece di puntare ad incrementare la percentuale di raccolta differenziata (oggi come dieci anni fa sotto il 20%), è costretta a spendere 30 milioni ogni anno e mezzo per portare i rifiuti indifferenziati in discarica. Riteniamo inaccettabile che non si sia riusciti a sviluppare un decente sistema di riscossione della Tari e un controllo del territorio che risponda ad un sistema equo di attribuzione del carico dei costi di gestione del servizio ai cittadini e rispetto del bene comune. Parimenti non giustificabili nuove assunzioni, in un’azienda che conta in proporzione per numero di abitanti più personale in forza del comune di Milano, aggravando i costi per il cittadino.
È il momento, e non è troppo tardi, – concludono i circoli Legambiente di Palermo – di ridefinire obiettivi e strategie di breve e medio periodo che siano in grado idi restituire alla città un’azienda pubblica che offra servizi efficienti di raccolta e spazzamento in ogni quartiere, in linea con gli obiettivi di legge e standard di vivibilità europei. Chi ritiene di puntare ancora sull’utilizzo delle discariche, pubbliche o private, non è in grado di attuare la gestione integrata dei rifiuti, che ne prevede invece il progressivo abbandono attraverso la raccolta differenziata. Chi non crede che questo possa avvenire, allontanandoci dagli obiettivi europei e nazionali in materia e facendone pagare i costi (monetari e di salute) ai cittadini, dia le dimissioni.
Attività laboratoriale “Il Mare e i suoi abitanti”
- data Gennaio 03, 2021
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Laboratori di biologia marina, ecologia
e autoproduzione per bambini e adulti
UN MARE DI CARTA
11 gennaio 2021 dalle 16:00 alle 18:00
Che legame c’è tra salute degli oceani e delle foreste? Questo workshop illustrerà come i cambiamenti climatici, la cattiva gestione del patrimonio forestale e il mancato riciclo della carta danneggino la salute degli oceani.
I partecipanti nel laboratorio impareranno ad autoprodurre la carta dagli scarti. Dopo aver ricevuto la conferma via mail, gli iscritti potranno recarsi presso la sede di Legambiente Sicilia ai Cantieri Culturali della Zisa di Palermo (pad. 13) per ritirare un kit di autoproduzione della carta in regalo!
UN TUFFO NEL PIANETA BLU
14 gennaio (prima parte) e 18 gennaio 2021 (seconda parte) dalle 16:00 alle 18:00
In questi due incontri ci tufferemo nel pianeta blu per imparare a riconoscere
i suoi abitanti. In collegamento con esperti biologi marini, ci immergeremo virtualmente per scoprire animali, piante e alghe marine con particolare attenzione alla tartaruga “Caretta caretta”. Come possiamo proteggere tutta questa bellezza? Sali a bordo per scoprirlo e diventarne il custode!
È possibile partecipare gratuitamente a uno o a entrambi i laboratori
Per le iscrizioni, cliccare qui
Talk online sul Piano Regionale amianto
- data Dicembre 21, 2020
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Martedì 22 dicembre, alle ore 17, in diretta sulla pagina Facebook e sul canale YouTube di Legambiente Sicilia, si svolgerà il talk “Piano Regionale amianto: uno strumento concreto per la tutela della salute e dell’ambiente?”
Interverranno:
Salvo Cocina
DG Dipartimento Regionale Protezione Civile
Salvatore Caldara
Direttore UOC valutazione e pareri ambientali ARPA Sicilia
Mario Alvano
Segretario Anci Sicilia
Gianfranco Zanna
Presiedente Legambiente Sicilia
Antonio Patella
Coordinatore ufficio Amianto Regione Siciliana
Gianni Pino
Sindaco di San Filippo del Mela
Introduce e coordina
Tommaso Castronovo
Ufficio di presidenza Legambiente Sicilia
EcoFocus Marsala: Diretta streaming 17 dicembre alle 17
- data Dicembre 15, 2020
- autore UFFICIO STAMPA
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Con l’EcoFocus su Marsala, Legambiente Sicilia, nell’ambito della campagna Sicilia Munnizza Free, riprende gli incontri di approfondimento sul sistema di gestione di raccolta dei rifiuti nei centri urbani siciliani.
Nelle settimane scorse si era ipotizzato proprio a Marsala, la quinta città siciliana e con oltre il 65 per cento di raccolta differenziata, di sospendere la raccolta porta a porta in un quartiere, a causa dei continui abbandoni di rifiuti nel territorio, per sostituirlo con una isola ecologica. Quell’ipotesi, dopo le proteste da parte di diverse associazioni, è stata abbandonata a favore di un’integrazione del porta a porta con una postazione mobile per la raccolta differenziata presidiata. Giovedì 17 dicembre questa ed altre questioni saranno approfondite con il sindaco, Massimo Grillo. Saranno anche presentate alcune esperienze di gestione virtuosa del ciclo dei rifiuti per affrontare le criticità che si presentano in diversi comuni siciliani e indicare soluzioni efficaci per gestire, risolvere e migliorare il sistema di raccolta nella direzione dell’economia circolare.
L’EcoFocus sarà trasmesso, govedi 17 dicembre alle 17, in diretta streaming sulle pagine Facebook di Sicilia Munnizza Free https://fb.me/e/5YCRbnQfE e del circolo Legambiente Marsala-Petrosino, e sul canale YouTube di Legambiente Sicilia https://youtu.be/3PgFluhiuZQ
Interverranno:
Maria Letizia Pipitone, presidente del circolo Legambiente Marsala Petrosino
Massimo Grillo, Sindaco del comune di Marsala
Michele Milazzo, Assessore all’Ambiente Comune di Marsala
Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia
Cristiano Perin, responsabile innovazione, ricerca e sviluppo Contarina Spa
Antonio Spanò, amministratore delegato Sarco Srl
Donato Madaro, amministratore delegato Asia Spa-Comune Benevento
Fabio Costarella, responsabile Area progetti territoriali Speciali Conai
Coordina: Tommaso Castronovo, coordinatore Sicilia Munnizza Free
Parteciperanno rappresentanti e referenti di associazioni e di comitati civici della città: Libera Marsala, Arche, la Rete Rigenerazione, Eticologica
“Il tempo del coraggio. Coerenza, memoria, passione”. Quarant’anni di Legambiente Sicilia
- data Ottobre 06, 2020
- autore UFFICIO STAMPA
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Una serie di incontri che, a partire dalla presentazione del Progetto GreenLab e dai 40 anni di Legambiente Sicilia, nella “tre giorni” ai Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo (dall’8 al 10 ottobre 2020), affronteranno diverse tematiche e approfondiranno alcuni argomenti, dal 3° EcoForum regionale sui rifiuti e l’economia circolare (a cui è dedicata l’intera giornata di venerdì 9, al Parco della Favorita di Palermo, alla presentazione del dossier “UNESCO alla siciliana”.
PALERMO, CANTIERI CULTURALI ALLA ZISA
(VIA PAOLO GILI, 4)
SPAZIO MEDITERRANEO
8-9-10 OTTOBRE 2020
PROGRAMMA
Giovedì 8 ottobre
ore 17:00
“Il Progetto GreenLab e i 40 anni di Legambiente Sicilia”
Interventi di Gianfranco Zanna, Leoluca Orlando,
Agostino Re Rebaudengo, Salvatore Cordaro, Stefano Ciafani
Venerdì 9 ottobre
ore 9:30/13:30 – 15:00/18:00
3° EcoForum regionale sui rifiuti e l’economia circolare #rivoluzionecircolare
Sabato 10 ottobre
ore 10:00
Incontro-dibattito: “La Favorita e/è il futuro”
Intervengono: Vanessa Rosano, Ornella Amara,
Giuseppe Barbera, Lina Bellanca, Nicola Fabio Corsini,
Marco Lampasona, Nicola Tricomi, Manfredi Leone,
Sergio Marino, Marzio Marzorati, Francesco Palazzo,
Giovanni Provinzano, Simonetta Zanon
ore 17:00
Presentazione della terza edizione del dossier
di Legambiente “UNESCO alla siciliana.
I siti in sofferenza della bella Sicilia”
Ne discutono Paola Di Vita, Giuseppe Parello,
Rosario Perricone, Alberto Samonà, Marcello Salvatore Troia
3° EcoForum regionale sui Rifiuti e l’Economia Circolare- 9 ottobre 2020
- data Settembre 27, 2020
- autore UFFICIO STAMPA
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Siamo giunti al termine della seconda edizione di Sicilia Munnizza Free che, pur con i limiti legati alle misure anti Covid, ha comunque permesso di continuare con determinazione e coerenza il percorso intrapreso dalla nostra associazione per fornire, con il coinvolgimento e la collaborazione di tutti i soggetti responsabili (istituzionali ed economici), indicazioni, proposte e soluzioni normative e tecnologiche utili a migliorare la gestione del ciclo dei rifiuti in Sicilia.
I buoni risultati raggiunti in diversi comuni siciliani, seppur con tutti i limiti e le criticità che abbiamo e continuiamo a segnalare, sono comunque il segnale che qualcosa sta comunque cambiando. Magari non proprio come avremmo voluto: la differenziata è quasi al 40%, ma la qualità è ancora insufficiente, sono centinaia i comuni che hanno raggiunto gli obiettivi di legge del 65%, ma ancora le 3 città metropolitane sono sotto il 20%, si stanno progettando nuovi impianti di compostaggio ma quelli attualmente in esercizio sono stati progettati male e gestiti ancora peggio, e comunque del tutto insufficienti per le esigenze attuali e future per cui il conferimento dell’organico oggi ha per i comuni costi inauditi.
C’è quindi ancora molto da fare e, soprattutto, farlo ancora meglio.
Legambiente, con il progetto Sicilia Munnizza Free, vuole dare il supporto necessario ai Comuni e alla Regione per uscire dall’emergenza, senza scorciatoie, continuando ad offrire momenti di formazione e conoscenza, per affermare un visone e un modello di gestione che guardi all’economia circolare, e consentire di sviluppare in Sicilia un rete impiantistica a servizio della raccolta differenziata che comprenda il recupero, la selezione, e il riciclo nella nostra regione.
Il 9 ottobre organizzeremo a Palermo la 3^ edizione dell’EcoForum Regionale sui Rifiuti e l’Economia Circolare che è stato e vuole continuare ad essere un’occasione di incontro e di confronto tra istituzioni, operatori economici ed esperti sulle proposte in campo e sulle soluzioni anche industriali per la gestione sostenibile dei rifiuti, a partire dalla necessità della realizzazione di impianti a servizio della raccolta differenziata e del recupero e riuso della materia prima seconda.
Con l’EcoForum Regionale, appuntamento atteso dagli operatori del settore, chiudiamo quindi la 2^ ed. di Sicilia Munnizza Free e lanciamo la nuova edizione che avrà come fulcro centrale l’attuazione del pacchetto delle direttive europee sull’economia circolare che non potrà che essere, anche per la nostra regione, una sfida esaltante e un’occasione irripetibile per chiudere definitivamente con la stagione delle discariche e pianificare e realizzare un sistema industriale del recupero e del riciclo che possa generare sviluppo, occupazione e benessere per la nostra isola.
Programma:
L’evento si articolerà in cinque sessioni, così distribuite nell’arco della giornata:
ore 9.30
Saluti e introduzione
ore 10:00/ore 11:15
Un nuovo modello industriale per la gestione del ciclo dei rifiuti nell’Economia Circolare
ore 11:15/ore 12:30
L’Economia Circolare in Sicilia: casi studio e prospettive di sviluppo economico e occupazionali
ore 12:30/ore 13:30 :
La Tariffa Puntuale e i Green Pubblic Procurement: un modello virtuoso per l’Economia Circolare nella Pubblica Amministrazione
Premiazione Comuni Siciliani Rifiuti Free
Light lunch
ore 15:00/ore 16:15
La gestione dei rifiuti speciali: dai traffici illegali a fulcro di un’economia sana e circolare
ore 16:15/ore 18:00
Tavola rotonda conclusiva
A causa delle limitazioni dovute all’emergenza sanitaria, la partecipazione fisica presso la sede dell’evento è limitata a un numero ristretto di invitati. Per tale motivo le chiediamo di compilare il modulo on line che trova al seguente link: https://forms.gle/7Mvrt1MP5mmUaJkGA
Agli iscritti daremo prontamente comunicazione della disponibilità in sala, mentre a chi non potrà essere presente fisicamente garantiremo comunque di poter seguire la diretta sulla piattaforma dedicata, a cui daremo accesso non appena saranno chiuse le iscrizioni
28.4.2020 Giornata mondiale delle vittime dell’amianto. Dimenticata un‘emergenza sanitaria e ambientale che miete ogni anno migliaia di vittime in Italia e in Europa
- data Aprile 28, 2020
- autore UFFICIO STAMPA
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Giornata mondiale delle vittime dell’amianto. Dimenticata un‘emergenza sanitaria e ambientale che miete ogni anno migliaia di vittime in Italia e in Europa, quasi 2.000 mesoteliomi diagnosticati negli ultimi vent’anni in Sicilia. E’ urgente dotarsi del Piano regionale Amianto e provvedere al censimento, rimozione e bonifica dell’amianto presente in Sicilia.
In occasione della Giornata mondiale vittime dell’amianto, che si celebra ogni 28 aprile, Legambiente Sicilia intende riaccendere l’attenzione su un‘emergenza ambientale e sanitaria, purtroppo ancora sottovaluta dalle istituzioni regionali e locali, ma anche dalle categorie professionali e dei lavoratori edili impegnati nei lavori di riqualificazione edilizia nei comuni siciliani. Pur in assenza di dati ufficiali, è del tutto evidente la larga diffusione nei nostri territori dei manufatti in cemento amianto (MCA), in particolare serbatoi idrici e tettoie, utilizzati dai cittadini. In particolare, si ritiene che gli edifici privati in Sicilia rappresentino il 70-80% del totale dei siti con presenza dei materiali contenenti amianto.
Sono già trascorsi più di 27 anni dalla messa al bando della loro produzione e commercializzazione a causa dei rischi mortali (mesotelioma, asbestosi, etc.) ai quali si è esposti in seguito all’inalazione di fibre di amianto rilasciate dai MCA in cattivo stato di conservazione.
Mentre sono passati 6 anni dall’approvazione della legge regionale 10/2014, con la quale si ambiva ad eliminare nei successivi 3 anni tutto l’amianto presente in Sicilia. Ma, praticamente la legge è rimasta lettera morta. Niente censimento né mappatura, nessun Piano regionale dell’amianto, non sono stati mai destinati i 10 milioni di euro ai Comuni per la bonifica, la rimozione e lo smaltimento dell’amianto. In questo periodo di emergenza sanitaria, nella quale si è posta la tutela della salute come prioritaria a costo di pesanti ripercussione sociali ed economiche, non possiamo non sottolineare come in questi anni la stessa attenzione non sia stata posta nei confronti di questa emergenza sanitaria e ambientale permanente legata all’amianto. Nel corso degli ultimi 20 anni, solo in Sicilia, sono stati diagnosticati quasi 2.000 casi di mesotelioma, mentre in Europa sono circa 15.000 i decessi ogni anno a causa di patologie amianto correlate. Ritorniamo a richiedere maggiore attenzione da parte della Regione ad affrontare con solerzia l’emergenza amianto, con adeguati interventi efficaci sotto l’aspetto amministrativo, sanitario e prioritariamente ambientale (eliminazione del rischio amianto) mettendo a disposizione adeguate risorse economiche, cosi come è stato fatto per il covid 19.
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