17.11.2023 Legambiente Sull’aggiornamento del piano rifiuti: Inceneritori e discariche, una ricetta vecchia e dannosa. La Sicilia può liberarsi dai rifiuti solo se si investe sulla raccolta differenziata porta a porta di qualità e sugli impianti di riciclo per l’economia circolare
- data Novembre 17, 2023
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Inceneritori e discariche: una ricetta vecchia e dannosa. La Sicilia può liberarsi dai rifiuti solo se si investe sulla raccolta differenziata di qualità porta a porta e sugli impianti di riciclo per l’economia circolare.
Dichiarazione del presidente di Legambiente Sicilia Tommaso Castronovo sul rapporto ambientale per l’aggiornamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti”
“5 discariche per oltre 6 milioni di tonnellate, due inceneritori realizzati con soldi pubblici per bruciare ogni anno 600.000 tonnellate di rifiuti e cassonetti stradali per la raccolta a Palermo, è questo il resoconto finale e stravagante presente nel rapporto ambientale per l’aggiornamento del Piano regionale dei rifiuti per risolvere il problema della “munnizza” in Sicilia.
Sono soluzioni che appartengono al passato e presentano il rischio di sottoporci nei prossimi anni a nuovi conflitti con l’Unione Europea, come è accaduto in passato, a causa del mancato raggiungimento degli obiettivi nazionali di avvio a riciclo stabiliti dalla direttiva sull’economia circolare.
E’ necessario che a Palermo, come si sta facendo a Messina e a Catania, si avvii rapidamente il porta a porta in tutta la città evitando di sperperare denaro pubblico per inutili cassonetti stradali il cui tasso di qualità della raccolta differenziata necessario per l’avvio a riciclo è bassissimo.
Solo rafforzando i sistemi di raccolta differenziata delle 4 città più grandi (Palermo, Catania, Messina e Siracusa) si ridurrebbe di oltre la metà i rifiuti attualmente conferiti nelle discariche.
Nel piano regionale dei rifiuti in vigore è previsto un obiettivo ben preciso entro il 2030: raccolta differenziata al 90% e una produzione di rifiuto secco indifferenziato non superiore a 230.000 tonnellate.
Per gestire queste quantità sono sufficienti 4 impianti per la produzione di combustibile solido secondario da destinare ai cementifici siciliani in sostituzione del Pet coke e impianti innovativi waste to chemical per la produzione di idrogeno ed etanolo.
Le possibilità per migliorare significativamente le performance di raccolta differenziata e riciclo dei comuni siciliani sono numerose, come dimostrano gli oltre 270 comuni ricicloni, ovvero quelli che nel 2022 hanno superato abbondantemente il 65% di raccolta e 100 comuni rifiuti free che producono meno di 75kg di rifiuti indifferenziati.
Le soluzioni esistono e porterebbero a risultati in tempi rapidi: politiche attive per la riduzione della produzione di rifiuti a monte, l’applicazione della tariffa puntuale per ristabilire il principio di equità per chi non produce rifiuti e per individuare gli evasori, la creazione di centri di raccolta per i rifiuti ingombranti, RAEE, oli vegetali esausti, tessili, centri di riuso e per la preparazione al riutilizzo.
Inoltre, occorre rapidamente approvare e realizzare gli impianti veramente utili per il riciclo e l’economia circolare, quelli di biodigestione anaerobica per la produzione di compost e biometano, per il trattamento dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche da cui estrarre le materie critiche (in Sicilia c’è solo un impianto e la raccolta più bassa di RAEE per abitante in Italia), per il riciclaggio dei pannolini, degli oli vegetali e minerali esausti, per il trattamento dei Pneumatici fuori uso.
La regione dovrebbe impegnarsi a destinare tutte le risorse necessarie, velocizzando le autorizzazioni, e favorire gli investimenti pubblici e privati, per realizzare nei prossimi 3 anni questi impianti per risolvere definitivamente la questione dei rifiuti e non andare dietro a costosi e inutili discariche e inceneritori e che vedrebbero la luce forse nel 2030”
17 novembre 2023
L’ufficio stampa Teresa Campagna 338 2116468
16.11.2023 – Caccia riaperta. Incredulità per decreto Sammartino. Nuovo ricorso delle associazioni ambientaliste
- data Novembre 16, 2023
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“Con incredulità apprendiamo dell’emanazione del decreto dell’Assessore regionale all’agricoltura Luca Sammartino che riapre la caccia cedendo alle pressioni della lobby venatoria.
Per Legambiente, LIPU e WWF si tratta di un provvedimento di “deregulation venatoria” e di una gravissima violazione dell’ordinanza del C.G.A. che ha sospeso la caccia fino al prossimo 10 gennaio proprio allo scopo di salvare agli animali selvatici sopravvissuti a incendi, siccità ed emergenza meteoclimatica, secondo il principio di precauzione ambientale ed in attuazione della Costituzione, che tutela la biodiversità come valore fondamentale della Repubblica.
Leggi tutto»12.11.2023 – “La Sicilia in Cantiere” XII Congresso di Legambiente Sicilia. Tommaso Castronovo eletto nuovo presidente
- data Novembre 12, 2023
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Al termine dei lavori del 12° Congresso di Legambiente Sicilia, sono stati rinnovati gli organismi che guideranno l’associazione per i prossimi quattro anni. L’Assemblea dei Soci ha eletto Tommaso Castronovo presidente, Anita Astuto Vicepresidente e confermato direttrice Vanessa Rosano.
Eletto anche il direttivo e l’ufficio di presidenza di Legambiente Sicilia per il quadriennio 2023-47
Leggi tutto»11.11.2023 – Caccia in Sicilia: il CGA sospende la stagione venatoria dopo un’estate di emergenza caldo, siccità e incendi
- data Novembre 11, 2023
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Ieri il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, con ordinanza cautelare n. 365/2023, ha integralmente sospeso il Calendario venatorio 2023-24, emanato lo scorso giugno dall’Assessore regionale all’agricoltura Luca Sammartino. Da oggi, quindi, stop in tutta la Sicilia alle doppiette che avevano iniziato a sparare già dal 2 settembre, con una deroga (“pre-apertura”) autorizzata dall’Assessore, nonostante il parere negativo di ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e gli incendi devastanti in tutta l’Isola.
Nei mesi scorsi le Associazioni ambientaliste ed animaliste WWF Italia, Legambiente Sicilia, Lipu BirdLife Italia, LNDC Animal Protection, Enpa e LAC, difese dagli avvocati Antonella Bonanno e Nicola Giudice, avevano impugnato al TAR di Palermo il Calendario venatorio, ottenendo – il 21 settembre – una prima sospensiva della caccia ad alcune specie in declino (ordinanza n. 512/23). Oggi arriva la decisione di secondo grado che mette la parola fine alla stagione di caccia in Sicilia: il CGA, infatti, ha riconosciuto che, “come adeguatamente comprovato dalle Associazioni Ambientaliste appellanti, i notevoli incendi divampati nel territorio regionale associati allo straordinario aumento delle temperature verificatisi nel periodo estivo hanno determinato un, facilmente intuibile, significativo rischio per la sopravvivenza degli animali. In tal senso sono particolarmente significative le due delibere con le quali la Giunta Regionale Siciliana ha opportunamente preso atto della gravità della situazione, avanzando ai competenti organi statali la richiesta di deliberazione dello stato di emergenza di rilievo nazionale per la durata di 12 mesi”. Ma – incredibilmente – la stessa Regione non solo non ha sospeso la stagione di caccia come buonsenso richiederebbe, ma ne ha addirittura autorizzato l’anticipo di ben un mese rispetto a quanto suggerito da ISPRA!
Grande soddisfazione di WWF Italia, Legambiente Sicilia, Lipu BirdLife Italia, LNDC Animal Protection, Enpa e LAC: “con questa ulteriore vittoria giudiziaria, sono stati sonoramente bocciati i decreti ‘sparatutto’ dell’Assessore ‘contro la fauna’ Sammartino ed è stata riaffermata la legalità e la prioritaria esigenza di tutela della biodiversità. Continueremo la battaglia legale al TAR ed al CGA sin dalle prossime udienze, dove denunceremo le gravi e pesanti illegittimità di un calendario venatorio vergognoso che condanna a morte gli animali scampati alla devastante stagione degli incendi e della siccità”.
“Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana osserva che l’Ambiente, nel suo più ampio significato comprensivo della flora e della fauna, costituisce nel nostro ordinamento un bene fondamentale, rispetto al quale i contrapposti interessi di quanti pratichino l’attività venatoria sono recessivi” – si legge nella lunga (20 pagine), articolata e dotta ordinanza – “La conservazione del patrimonio naturalistico nel suo complesso considerato, infatti, è un valore assoluto in quanto corrispondente all’esigenza di salvaguardare habitat naturali e specie viventi dal pericolo di estinzione”. Per tali motivazioni, il CGA “accoglie l’appello cautelare” delle sei associazioni protezioniste “e ordina all’Assessorato dell’Agricoltura della Regione Siciliana di pronunciarsi sull’istanza presentata dalle associazioni richiedenti del 18 agosto 2023” nella quale si chiedeva di sospendere la caccia “in ragione dell’eccezionale situazione meteoclimatica, ambientale ed ecologica verificatasi nel periodo estivo” protrattasi fino a pochi giorni fa.
08.11.2023 – Legambiente Sicilia visita l’impianto di Poste Italiane a Palermo che, grazie a 2288 pannelli, consente la totale autosufficienza energetica del sito di via Ugo la Malfa
- data Novembre 08, 2023
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Legambiente Sicilia accende i riflettori sull’impianto fotovoltaico di Palermo di Poste Italiane, il più grande sito attivo del Paese che ha reso totalmente autosufficiente il ciclo produttivo della sede cittadina di via Ugo La Malfa.
Stamani una delegazione dell’associazione, composta da Tommaso Castronovo, Gianfranco Zanna, membri del Direttivo, è stata accolta presso il centro del capoluogo dai rappresentanti aziendali per una visita all’imponente impianto, costituito da 2.288 pannelli su una superficie di 6mila metri quadrati, inaugurato un mese fa alla presenza del sindaco di Palermo.
Leggi tutto»03.03. 2023 – “Amore per il territorio”. Legambiente e Fiasconaro di nuovo insieme per qualcosa di buono!
- data Novembre 03, 2023
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Legambiente e Fiasconaro di nuovo insieme per qualcosa di buono!
Quest’anno, aderendo alla campagna “AMORE PER IL TERRITORIO” ed ordinando il panettone, aiuterai le donne della “Coopérative Feminine Agricole Amasnighrem” di Marrakech a ricostruire il magazzino che ospitava l’attività di trasformazione dei frutti del loro grande orto e che è stato completamente distrutto dal violento terremoto del 9 settembre scorso.
Leggi tutto»26.10.2023 – Il Tar Sicilia ha messo la parola fine alla realizzazione del gasdotto di Porto Empedocle. Legambiente: un impianto anacronistico che avrebbe ritardato il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione per la nostra regione e il nostro paese
- data Ottobre 26, 2023
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Una buona notizia per la Sicilia: il Tar Sicilia ha messo la parola fine alla realizzazione del gasdotto di Porto Empedocle. L’opera non è più autorizzabile in quanto la dichiarazione di pubblica utilità è diventata inefficace, e il 7 settembre è stata respinta la richiesta di un’ulteriore proroga dell’autorizzazione paesaggistica.
Leggi tutto»25.10.2023 – Case abusive sul mare, in Sicilia primo sì dell’Assemblea regionale alla sanatoria. Legambiente: La Sicilia non ha bisogno di condoni, ma di legalità. Appello al Governo Meloni: si acceleri con le demolizioni degli immobili abusivi e si dia più ruolo e responsabilità ai prefetti restituendo il senso originario all’art. 10bis della Legge 120/2020, se necessario, anche con un nuovo intervento legislativo
- data Ottobre 25, 2023
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In Sicilia si preferisce la strada del condono. A dimostrarlo il primo sì della Commissione Ambiente e Territorio dell’Assemblea regionale al condono che prevede di sanare gli abusi edilizi commessi entro la fascia di 150 metri dal mare (a inedificabilità assoluta). Una decisione che Legambiente critica e boccia ricordando che la Sicilia è una delle regioni dove il cemento abusivo dilaga, come emerge anche dall’ultimo report nazionale Abbatti l’abuso. Secondo il dossier di Legambiente sulle mancate demolizioni in Italia nelle cinque regioni più a rischio, nei comuni costieri siciliani presi in esame il rapporto tra ordinanze di demolizione eseguite e quelle emesse è del 19%. Dato che scende al 5% per la provincia di Catania e al 5,6% per quella di Siracusa. Risalendo la classifica, la provincia di Ragusa (15,9%), di Trapani (18%), di Palermo (18,3%), di Messina (19%), e di Agrigento (37,9%). L’unica provincia che manca all’appello è quella di Caltanissetta con i comuni di Gela e Butera che non hanno risposto al questionario di Legambiente.
Leggi tutto»25.10.2023 – “I cantieri della transizione ecologica” : impianto eolico onshore Partinico-Monreale di ERG
- data Ottobre 25, 2023
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Nuova tappa della campagna “I cantieri della transizione ecologica” all’impianto eolico onshore Partinico-Monreale di ERG, inaugurato oggi, oggetto di un “repowering” che ha comportato un intervento di rinnovamento tecnologico con conseguente riduzione del numero delle turbine e aumento della produzione complessiva di energia rinnovabile.
Leggi tutto»22.10.2023 – La bellezza dello Stretto, Patrimonio dell’Umanità
- data Ottobre 22, 2023
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Raccogliendo l’appello dei promotori, Nadia Terranova, Gianfranco Zanna e Fabio Granata, circa 200 fra intellettuali, attori, registi, giornalisti hanno firmato l’appello per salvare la bellezza dello Stretto da assurdi e fantasiosi progetti, finalizzati solo all’ulteriore sperpero di risorse pubbliche che vanno invece utilizzate per una valorizzazione reale del territorio anziché per la sua devastazione, rilanciando davvero l’area tra la Sicilia e la Calabria.
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