26.09.2018 – Puliamo il Mondo 2018. Torna la grande iniziativa di volontariato ambientale organizzata da Legambiente per liberare il territorio dai rifiuti abbandonati e costruire relazioni di comunità. Quest’anno la 26esima edizione è dedicata al tema dell’abbattimento delle barriere e dei pregiudizi
- data Settembre 26, 2018
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Torna Puliamo il mondo, la più grande iniziativa di volontariato ambientale organizzata in Italia da Legambiente, da venerdì 28 a domenica 30 settembre in tutta Italia. Per rimuovere i rifiuti abbandonati dagli spazi pubblici, dalle strade ai parchi e ai canali, con giovani, anziani, italiani e non, amministratori locali, imprese, scuole, uniti da un obiettivo comune: rendere migliore il nostro territorio. Quest’anno, la 26esima edizione di Puliamo il Mondo sarà dedicata al tema dell’abbattimento delle barriere e dei pregiudizi.
Tenendo insieme chi vuole salvare l’ambiente, le città e le periferie dai rifiuti e dal degrado e chi cerca di ricostruire ogni giorno relazioni di comunità e dialogo.
Questa campagna non è e non è mai stata solo una iniziativa di cura e di pulizia del territorio dai rifiuti abbandonati. Dal 1993, anno della prima edizione italiana, a oggi, attraverso azioni di cittadinanza attiva, abbiamo promosso la vivibilità e la bellezza dei luoghi e raccontato quella Italia che si impegna e partecipa per fare comunità e costruire un mondo migliore. Gesti di vero e proprio impegno civile e sociale, che nel tempo si è allargato e consolidato anche a comprendere numerose attività con associazioni che si occupano di migranti, comunità straniere, richiedenti asilo politico, detenuti, disabilità, salute mentale, discriminazione basata sull’orientamento sessuale, insieme a scolaresche, gruppi scout e non solo.
Le iniziative in Sicilia
27 settembre
Circolo Legambiente Taormina Valle Alcantara in collaborazione con il Comune di Taormina e la ditta Mosema Spa, che effettua il servizio di raccolta rifiuti a Taormina, con le classi dell’IC1 svolgerà le seguenti attività: appuntamento Piazzetta Belvedere a Taormina ore 9.30, dopo una parte introduttiva su: differenziamo, perchè e come? pulizia della scalinata che scende verso Isola Bella
28 settembre
Circolo Legambiente Scicli “Kiafura”
“Puliamo il mondo dai pregiudizi” a Scicli – venerdì 28 settembre – dalle ore 10 alle ore 12 –
Aderiscono: Istituto comprensivo “Dantoni” che svolgerà l’attività con classi della primaria e secondaria di I grado in centro storico a Scicli; scuola dell’infanzia dell’ Opera Diaconale Metodista con i bambini ospiti del Centro di Accoglienza “Mediterranean Hope”; Istituto comprensivo “Elio Vittorini” che svolgerà l’attività con classi della secondaria di I grado all’interno degli spazi verdi della scuola in centro storico a Scicli; Istituto comprensivo “Elio Vittorini”, plesso di Donnalucata, che svolgerà l’attività con classi della secondaria di I grado sulla “Spiaggia di Ponente” a Donnalucata; Istituto comprensivo “Don Milani” che svolgerà l’attività con classi della secondaria di I grado presso l’area urbana verde in periferia di Viale dei Fiori; Centro di accoglienza Sprar Arizza – Coop. Filotea; Centro di accoglienza Associazione “La Sorgente”; Centro di Accoglienza per donne, minori non accompagnati e famiglie “Mediterranean Hope”.
Secondo appuntamento del Circolo Legambiente Taormina Valle Alcantara in collaborazione con il Comune di Taormina e la ditta Mosema Spa, che effettua il servizio di raccolta rifiuti a Taormina , appuntamento parcheggio Mazzeo ore 9.30 con le classi quarte e quinte della scuole elementari di Mazzeo, pulizia area Rocce Bianche.
Il Circolo Legambiente Il Carrubo di Ragusa organizza una iniziativa con 110 bambini delle scuole elementari
Circolo Legambiente Ancipa Troina. Il 28 verranno coinvolte le classi quinte elementari del circolo didattico di Troina. Nello specifico, nella raccolta dei rifiuti nelle aree limitrofe alle scuole: per San Michele la villetta di Padre Pio, per Scalforio la villetta Coutance Hautenville, per il Borgo e Mulino a Vento le aree a verde sotto la scuola.
29 settembre
Circolo Legambiente “Il Cigno” Caltagirone. PiM alle 16.00 a “Le Villette” di Via Dante Alighieri in collaborazione con il Comune.
Circolo Legambiente Corleone “Le Due Rocche”. Chiesetta del Malpasso – 9:30 / 13:30 e
Villa Comunale – 10:30 / 16:30. Azioni di volontariato ambientale, informazioni sulla raccolta differenziata, educazione ambientale ed esempi di economia circolare!
Circolo Legambiente del Longano e Amministrazione Comunale Furnari. Ore 9:00 Parco Urbano Quasimodo, appuntamento zona parcheggio Bazia
Circolo Legambiente il Melograno. A Modica, ore 9.00, mattina di pulizia e rigenerazione assieme ai giovani di Crisci Ranni nei dintorni dell’ Ex Foro Boario, via Fontana.
30 settembre
Circolo Legambiente Mesogeo. Ore 9:30 porticciolo di Sant’Erasmo, Via Messina Marine a Palermo.Verranno distribuiti guanti e sacchi per raccogliere in modo differenziati i rifiuti spiaggiati nel breve tratto di costa nel porticciolo di Sant’Erasmo. Parteciperanno ESN Erasmus Palermo e la Scuola di Lingua Italiana per stranieri dell’Università di Palermo.
Secondo appuntamento del Circolo Legambiente Ancipa Troina. “Riparliamo i parchi urbani” è il nome dell’evento deciso dai volontari perché saranno interessati dalla pulizia tre dei parchi presenti a Troina: Parco Baden Powell, Parchetto San Michele e Parco della villetta. Sono state coinvolte le associazioni, le cooperative del verde e i cittadini. In particolari si stanno mobilitando anche i bambini del quartiere San Michele. L’evento è stato organizzato anche dal comune di Troina e dalla società in house, Sicilia Ambiente. Ognuno sulla base delle proprie mansioni metterà a disposizione il tempo per dedicarsi alla pulizia dei parchi urbani colpiti dall’incuria.
Secondo appuntamento del Circolo Legambiente il Melograno. Ore 20.30 in via Grimaldi proiezione del film “Va’ pensiero” storie ambulanti di Dagmawi Yimer, la serata sarà arricchita da un dibattito con la presenza di ospiti speciali.
Circolo Legambiente Giuseppe Giordano San Cipirello. Ore 9.00 area attrezzata “Scala u ferro” a San Giuseppe Jato.
5 ottobre
Circolo Legambiente Partinico ex arena Lo Baido- Piazza Duomo, Corso dei Mille piazza Verdi
12 ottobre
Circolo Legambiente Partinico a Borgetto zona Monastero
24.09.2018 – Primo EcoForum provinciale sui rifiuti e l’economia circolare a Palermo
- data Settembre 24, 2018
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Il programma del primo EcoForum provinciale sui rifiuti e l’economia circolare che si terrà a Palermo alla ex Chiesa di San Mattia ai Crociferi, venerdì 28 settembre dalle ore 9.00 alle 13.30
Leggi tutto»24.09.2018 – 100 Piazze per differenziare: stazioni ecologiche in piazza per spiegare tutti i vantaggi della raccolta differenziata di qualità. Il terzo appuntamento domenica 30 settembre a Palermo al Foro Italico – 8.30/14.30
- data Settembre 24, 2018
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È stata presentata stamattina a Palermo, a Palazzo delle Aquile,, l’iniziativa “100 PIAZZE PER DIFFERENZIARE”, promossa da Legambiente in collaborazione con la Coldiretti, la SRR Palermo Area Metropolitana e la RAP.
Leggi tutto»22.09.2018 – Legambiente presenta il dossier Abbatti l’abuso. I numeri delle (mancate) demolizioni nei comuni italiani
- data Settembre 22, 2018
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Nulla è più tangibile di una casa. Ancora di più se su quella casa pende da decenni un ordine di demolizione perché costruita abusivamente, magari in una zona di pregio, in un’area protetta o lungo la costa. In Italia gli abbattimenti sono un obbligo previsto dalla legge, ma a quanto pare nella realtà sono poco più di una facoltà per i comuni. Così le demolizioni restano ferme al palo: secondo il dossier di Legambiente “Abbatti l’abuso. I numeri delle (mancate) demolizioni nei comuni italiani” sono ancora ben saldi alle fondamenta più dell’80% degli immobili che, invece, sarebbero dovuti andare giù negli ultimi quindici anni. Non solo non si demolisce, ma neppure si acquisisce al patrimonio pubblico come prevedrebbe la legge: appena il 3,2% di questi immobili risulta infatti trascritto dai Comuni nei registri immobiliari. E in questo contesto di illegalità, diffusa e tangibile, il cemento non si ferma anche se magari a ritmi meno evidenti rispetto al passato. Il nuovo abusivismo oggi ha le “carte a posto” o è realizzato in difformità dai permessi. Oppure, è semplicemente più nascosto, lascia le coste e si cela nell’entroterra, nei parchi e nelle aree agricole, sperando di farla franca.
Il dossier di Legambiente – presentato questa mattina a Palermo contestualmente alle proposte normative al Parlamento – analizza il fenomeno a partire dalla distinzione tra la pesante eredità dei decenni passati e le forme attuali. Alla presentazione hanno partecipato Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente, Antonino Morabito, responsabile Osservatorio ambiente e legalità di Legambiente, Rossella Muroni, deputata della Commissione ambiente della Camera dei deputati e prima firmataria di un progetto di legge per snellire l’iter degli abbattimenti, Pino Virga, sindaco di Altavilla Milicia, insignito del premio Ambiente e Legalità 2018, Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia.
L’indagine è stata realizzata dall’associazione a partire dai dati forniti da 1.804 comuni italiani (il 22,6% del totale), con una analisi del fenomeno dal 2004, anno successivo all’ultimo condono edilizio, ad oggi e il quadro complessivo che emerge conferma la sostanziale inerzia di fronte all’abusivismo e alle prescrizioni di legge rispetto alle procedure sanzionatorie e di ripristino della legalità. Il fatto che oltre 6mila i comuni non abbiano inoltre risposto all’indagine di Legambiente e che 84 abbiano, invece, negato le informazioni richieste, dimostra che purtroppo ancora oggi – in mancanza di un censimento nazionale del fenomeno e con dati in circolazione spesso carenti, contraddittori o palesemente sottostimati, siamo di fronte a informazioni gelosamente custodite.
«È ora di chiudere questa pagina vergognosa della storia italiana che ha prodotto e alimentato illegalità e ha cambiato i connotati, devastandole, a intere aree del Paese – dichiara Stefano Ciafani, Presidente nazionale di Legambiente -. Sappiamo bene di essere di fronte a un fenomeno complesso, immerso in un pantano burocratico che si è allargato a dismisura con i tre condoni edilizi, che hanno puntualmente rilanciato nuove stagioni di abusivismo, con la complice inerzia dei Comuni e con lo stallo prodotto dai ricorsi amministrativi mai giunti a sentenza. Proprio per questo è indispensabile mettere mano a questa materia, perché occorre riscattare interi territori e le loro comunità, riportando legalità, sicurezza, bellezza, economia sana e turismo. È questo il senso nella nostra proposta al Parlamento per accelerare il ripristino della legalità, per rendere più rapido ed efficace l’iter, affidando allo Stato e ai prefetti la competenza sulle demolizioni degli abusi edilizi, oggi in mano ai Comuni troppo spesso vittima del ricatto elettorale».
“E’ bene, così come proponiamo, che la futura responsabilità sulle demolizioni passi ai Prefetti, per togliere qualsiasi alibi a chi, anche su queste vergogne, ha cercato e cerca consensi elettorali, ma è bene ricordare che continuano ad esistere, per fortuna, sindaci onesti, come quelli di Carini o di Altavilla Milicia che con tenacia, coraggio e determinazione non si sono fermati, hanno continuato ad abbattere, liberando i lori territori da scempi, illegalità e obbrobrioso cemento. A loro va il nostro plauso e ringraziamento”, dichiara Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia.
I dati regionali. Tornando ai numeri del dossier, in Italia secondo l’indagine dell’associazione ambientalista, risultano essere stati abbattuti solo 14.018 immobili rispetto ai 71.450 colpiti complessivamente da ordinanze di demolizione negli ultimi 15 anni: praticamente appena il 19,6% delle case dichiarate abusive. Valutando il rapporto tra ordini di demolizione e abbattimenti, la performance migliore è quella del Friuli Venezia Giulia, con il 65.1%; quella peggiore è della Campania, con il 3% di esecuzioni. Se si considera il numero assoluto di ordinanze, allora la prospettiva si corregge: il Friuli Venezia Giulia ha un tasso di demolizioni alto a fronte di un numero basso di ordinanze (l’1,1% a livello nazionale), mentre la Campania detiene il record di ordinanze, oltre il 23% del totale nazionale. Risultano buoni i risultati della Lombardia, che con il 6,9% delle ordinanze nazionali ne ha eseguite il 37,3%, del Veneto (9,5% delle ordinanze nazionali di cui eseguite il 31,5%) e della Toscana (7,1% delle ordinanze nazionali di cui eseguite il 24,8%).
Se guardiamo alle regioni storicamente più esposte al fenomeno dell’abusivismo, la Sicilia ha il 9,3% del totale nazionale delle ordinanze emesse e di queste ne ha eseguite il 16,4%, la Puglia ha abbattuto il 16,3% degli immobili colpiti da ordinanza che sono il 3,2% del dato nazionale, la Calabria, sul 3,9% delle ordinanze nazionali ha solo il 6% delle esecuzioni. L’abusivismo lungo costa è sempre stato quello quantitativamente maggioritario e lo confermano anche i dati sugli abbattimenti: se nei comuni dell’entroterra la media delle ordinanze di demolizione è di 23,3 a comune, spostandosi al mare, il dato decuplica, arrivando a 247,5 ordini di abbattimenti.
La trascrizione nel patrimonio immobiliare pubblico. Secondo la legge il patrimonio edilizio abusivo, colpito da ordine di abbattimento non eseguito entro i tempi di legge, è a tutti gli effetti proprietà del Comune, che lo demolisce in danno dell’ex proprietario o può destinarlo a usi di pubblica utilità. È però evidente che negli uffici comunali preposti quasi nessuno pensa di dover seguire queste prescrizioni, visto che rispetto ai 57.432 abusi non demoliti censiti da Legambiente solo 1.850 (appena il 3%) risulta oggetto di acquisizione al patrimonio comunale. Così le case restano nella disponibilità degli abusivi che ne godono senza alcun titolo e senza oneri, nell’indifferenza più totale. Una prassi consolidata, purtroppo, che però si scontra con l’applicazione della legge. Ne sanno qualcosa dirigenti e amministratori del comune di Lettere, in provincia di Napoli, che la Corte dei Conti, con sentenza del novembre scorso, ha condannato per omessa riscossione di canoni di occupazione e dei tributi relativi a due immobili abusivi acquisiti al patrimonio comunale, ma di fatto rimasti nelle mani dei proprietari. Un caso raro, quasi unico purtroppo. Ma che potrebbe rappresentare un esempio se altre Procure dovessero seguire la strada indicata dalla Procura generale di Napoli, autrice della citazione in giudizio.
«Rispetto al boom degli ultimi decenni del secolo scorso, l’abusivismo non è scomparso, ha sostanzialmente scelto di non dare troppo nell’occhio, è diventato una pratica più subdola e quindi meno facile da individuare – aggiunge Laura Biffi, curatrice del dossier di Legambiente –. Tenere alta la vigilanza su questo tema è di fondamentale importanza, anche per opporsi con tempestività ai tentativi, mai sopiti, di varare un quarto condono magari celandolo, grazie a qualche escamotage, in un emendamento. E non si sventoli la bandiera degli abusivi di necessità, cavallo di battaglia di tanti politici, perché l’unica risposta degna da parte delle istituzioni deve essere nel solco della legalità, assicurando non la disponibilità di una casa abusiva, ma un alloggio regolare, di edilizia pubblica e realizzato seguendo le più elementari regole costruttive che ne assicurino stabilità e sicurezza. Perché anche quello della sicurezza antisismica degli edifici è un aspetto ancora gravemente sottovalutato. Se fino a oggi nessun terremoto ha pesantemente colpito le aree del paese più densamente abusive è stato semplicemente un caso».
Demolire si può. C’è un’Italia abusiva, dunque, che resiste alle ruspe. Ma per fortuna ci sono anche aree del nostro Paese in cui, seppur lentamente, gli abusi vengono abbattuti. È il caso del Salento, dove la Procura della Repubblica di Lecce prosegue da alcuni anni con gli interventi di demolizione. Qualche buona notizia arriva anche dalla Calabria, dove a febbraio i proprietari di un abuso in costruzione, a pochi metri dal mare nell’area marina protetta Capo Rizzuto, nel crotonese, hanno deciso di abbatterlo senza aspettare che lo facesse il Comune o la Procura. E sono in corso quest’anno interventi di autodemolizione nel comune di Rocca di Papa, cittadina dei Castelli Romani, su ordine della Procura di Velletri, così come sono stati abbattuti all’inizio dell’anno due immobili in un territorio difficile come quello di Casal di Principe e di Caserta costruiti in aree a vincolo di inedificabilità. Sempre in Campania, le ruspe sono entrate in azione a Terzigno, dove era stato realizzato abusivamente un intero impianto sportivo all’interno del Parco nazionale del Vesuvio.
Le proposte normative al Parlamento. Legambiente chiede al Parlamento di intervenire con una proposta legislativa che renda più rapido ed efficace l’istituto delle demolizioni degli immobili abusivi, avocando innanzitutto la responsabilità delle procedure di demolizione agli organi dello Stato, nella figura dei prefetti, esonerando da tale onere i responsabili degli uffici tecnici comunali e i sindaci. Contestualmente, è necessario intervenire su altri tre aspetti significativi che concorrono all’efficacia delle procedure di ripristino della legalità in materia di abusivismo: il controllo della Corte dei Conti sul danno erariale prodotto; il rapporto tra la prescrizione del reato di abusivismo e la demolizione; l’effetto dei ricorsi per via amministrativa sull’iter delle demolizioni. Infine Legambiente propone di istituire un fondo di 100 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2019 al 2025 per chiudere la stagione dei condoni edilizi e completare finalmente l’esame di milioni di pratiche ancora inevase e sepolte negli uffici comunali (secondo uno studio di Sogeea nel 2016 risultano ancora inevase 5.392.716 pratiche di condono edilizio, alcune addirittura risalenti al primo, quello del 1985). Procedendo, infine, all’emersione degli immobili non accatastati, le cosiddette “case fantasma”.
All’abusivismo edilizio Legambiente ha anche dedicato ABBATTI L’ABUSO, una campagna permanente che ha l’obiettivo di liberare il Paese dalle case illegali www.legambiente.it/abbattilabuso
21.09.2018 – Stazioni ecologiche in piazza per spiegare tutti i vantaggi della raccolta differenziata di qualità. Il secondo appuntamento domenica 23 settembre, ad Acireale, in piazza Duomo
- data Settembre 21, 2018
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Domenica 23 settembre, si terrà ad Acireale, in piazza Duomo dalle 8.30 alle 14.30, l’iniziativa “100 PIAZZE PER DIFFERENZIARE”, promossa da Legambiente con il patrocinio dal Comune di Acireale.
Leggi tutto»20.09.2018 – Legambiente Sicilia ha presentato oggi un esposto alla Procura della Repubblica di Palermo sull’inquinamento batterico di origine fecale rilevato dai tecnici di Goletta Verde alla foce del fiume Nocella
- data Settembre 20, 2018
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“Da molti anni – dichiara Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia – la nostra associazione, con il locale circolo e grazie alle competenze tecnico-scientifiche di personale addetto al campionamento e monitoraggio dei dati, riscontra criticità elevate che sono sempre state pubblicate nei Report di Goletta Verde, e trasmesse agli enti competenti in modo da attivarsi per il rispetto delle norme ed a tutela della salute pubblica e della biodiversità presente.
Leggi tutto»19.09.2018 – Caccia in Sicilia: il TAR Palermo accoglie il ricorso delle associazioni ambientaliste. Chiusa la caccia sino al 1° ottobre, illegittima la preapertura al 1° settembre, niente attività venatoria a febbraio, chiusa la caccia al coniglio. Vincono la natura e lo stato di diritto
- data Settembre 19, 2018
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Con un’articolata ordinanza il TAR Palermo ha accolto totalmente il ricorso presentato da Legambiente Sicilia, LIPU e WWF, con il patrocinio degli avvocati Antonella Bonanno e Nicola Giudice del Foro di Palermo, contro il calendario venatorio 2018/2019 emanato ad agosto dall’Assessore all’Agricoltura Eddy Bandiera in contrasto con il parere dell’ISPRA .
Leggi tutto»17.09.2018 – Nate le tartarughe marine sulla spiaggia della Guitgia a Lampedusa
- data Settembre 17, 2018
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Ieri sera, sotto gli sguardi attenti e meravigliati di decine di turisti, a Lampedusa si è ripetuto il miracolo della nascita delle tartarughe marine Caretta caretta. Questa volta è accaduto nella spiaggia della Guitgia, dove lo scorso 7 luglio, il personale di Legambiente – Ente Gestore della Riserva Naturale Isola di Lampedusa aveva accertato la nidificazione per la prima volta su tale spiaggia.
Leggi tutto»10.09.2018 – Seconda edizione della Carovana degli Appennini siculi. Il Trekking dell’Ancipa: scoperti paesaggi e scorci, inconsueti e sconosciuti, delle nostre montagne
- data Settembre 11, 2018
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Tappa, ieri, della seconda edizione della Carovana degli Appennini Siculi con il Trekking dell’Ancipa.
Organizzato dal circolo Legambiente Ancipa di Troina, il trekking ha permesso ai partecipanti di scoprire paesaggi e scorci, inconsueti e sconosciuti, delle nostre montagne.
Leggi tutto»07.09.2018 – Al via i lavori di ristrutturazione e recupero dei padiglioni Marceau ai Cantieri Culturali alla Zisa
- data Settembre 07, 2018
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Sono iniziati i lavori di ristrutturazione e recupero dei padiglioni Marceau ai Cantieri Culturali alla Zisa.
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