03.05.2021 – All’odg dell’Aula da domani il famigerato nuovo ddl sui rifiuti. “Con questa riforma passeremo dalla dittatura delle discariche a quella degli inceneritori, persi tre anni per eliminare privilegi, sprechi e inefficienze nel sistema di gestione dei rifiuti”. Dichiarazione di Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia
- data Maggio 03, 2021
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“Abbiamo perso tre anni per ritrovarci a discutere di una riforma del sistema degli ambiti territoriali ottimali che non farà altro che creare più confusione e ritardi nella corretta applicazione della gestione del ciclo dei rifiuti. Questa riforma – rimarca Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia – non tocca nessuno dei privilegi e degli sprechi che fino ad oggi ha retto un sistema inefficiente, elefantiaco, permeabile a corruttele e ad interessi criminali e mafiosi”.
Leggi tutto»28.04.2021 – Giornata mondiale delle vittime dell’amianto. Dopo 6 mesi dalla definizione della procedura di VAS, il Piano regionale Amianto non è stato ancora adottato da parte del Presidente della Regione. Dimenticata un‘emergenza sanitaria e ambientale che miete ogni anno migliaia di vittime in Italia e in Europa: circa 2.000 mesoteliomi diagnosticati in Sicilia negli ultimi vent’anni
- data Aprile 28, 2021
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“Avremmo voluto celebrare la giornata mondiale vittime dell’amianto – dichiara Tommaso Castronovo, responsabile rifiuti ed economia circolare di Legambiente Sicilia – potendo dire che la Regione Siciliana aveva finalmente un Piano Regionale Amianto ma, inspiegabilmente, sono passati 6 mesi dalla definizione della procedura della VAS e dal decreto dell’Assessore all’Ambiente che ha espresso parere favorevole, recependo le osservazioni presentate dalla nostra associazione e quelle dell’ARPA.
Leggi tutto»22.04.2021 – Accordo Kore ed Eni per Laurea Magistrale in Ingegneria per l’ambiente e il territorio presso la sede distaccata di Gela. Legambiente scrive a Presidente e Rettore: Eni si conferma uno dei maggiori “nemici del clima”. A Gela territorio devastato dal petrolchimico, l’Università di Enna receda dall’accordo
- data Aprile 22, 2021
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Legambiente lancia la campagna “Eni fuori dalle Università” Fai sentire la tua voce http://bit.ly/EniFuoridalleUniversita
L’università Kore di Enna receda dall’accordo di collaborazione con Eni per avviare e rinnovare il corso di Laurea Magistrale in Ingegneria per l’ambiente e il territorio presso la sede distaccata di Gela, per gli anni accademici 2021/2022 e 2022/2023. Questa la richiesta avanzato oggi in una lettera inviata al presidente, Cataldo Salerno, e al rettore, Gianni Puglisi, dal presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani, e dal presidente di Legambiente Sicilia, Gianfranco Zanna.
Leggi tutto»17.04.2021 – Open Arms. Rinvio a giudizio di Matteo Salvini. Dichiarazione di Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia
- data Aprile 17, 2021
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“Non c’è stata nessuna condanna e neppure una assoluzione. Soltanto si farà giustamente un processo per sapere se, dal punto di vista penale l’ex ministro degli Interni, Matteo Salvini, ha delle responsabilità, perché nessuno è al di sopra della legge. Ma, sicuramente oggi il senatore Salvini subisce una pesante sconfitta, soprattutto la sua arroganza ed il suo cinismo. Questa responsabilità politica ed umana resterà scolpita per sempre e nessuna sentenza la potrà mai cancellare. Porti aperti, salvare vite, restare umani. Questo è il nostro credo”
16.04.2021 – Attività di addestramento dell’Esercito Italiano nel Parco dei Nebrodi. Legambiente Sicilia ed il circolo Legambiente Ancipa dicono no: “Non è questo il modo il modo di valorizzare beni storici e naturalistici e di mantenere un presidio di legalità”
- data Aprile 16, 2021
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Di recente, il circolo Ancipa di Legambiente e Legambiente Sicilia hanno raccolto indiscrezioni in merito alla possibile concessione temporanea da parte dell’amministrazione comunale di aree boschive appartenenti al demanio pubblico di Troina, all’Esercito Italiano, per attività di addestramento.
Leggi tutto»14.04.2021 – La Sicilia sull’orlo dell’ennesima “Emergenza rifiuti programmata”. Il Governo regionale punta su soluzioni inadeguate ed anacronistiche. Appello di WWF Sicilia, Rifiuti Zero Sicilia e Legambiente Sicilia che dicono no alla costruzione di nuovi inceneritori
- data Aprile 14, 2021
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Impianti prevalentemente pubblici di gestione della frazione organica dei rifiuti; investimenti in “Fabbriche dei Materiali”; estensione del “porta a porta” con tariffazione puntuale; applicazione di piani di prevenzione atti a ridurre la mole di rifiuti prodotti; una pianificazione seria, trasversale e l’apertura di un concreto dibattito a valere sulla spesa dei fondi previsti dal PNRR sulla transizione ecologica. Queste le richieste di WWF Sicilia, Rifiuti zero Sicilia e Legambiente Sicilia, in un appello al governo regionale affinché rispetti l’applicazione delle leggi e l’osservanza delle direttive europee, attui strategie impiantistiche basate sull’osservanza della gerarchia dei rifiuti, e soprattutto preveda l’intervento del pubblico per l’apertura degli impianti che servono realmente al territorio e lo sviluppo economico dell’isola.
Per le associazioni ambientaliste è inaccettabile che la nuova politica ambientale sui rifiuti si baserà sulla costruzione degli inceneritori, invertendo la rotta e inficiando la strategia che aveva finalmente permesso alla Sicilia di avviare processi di normalizzazione nella gestione. L’obiettivo “discarica zero” grazie agli inceneritori non è credibile, fermerebbe la raccolta differenziata, rallenterebbe la raccolta domiciliare dei comuni già in difficoltà per la mancanza di impianti a cui conferire la differenziata e si produrrebbe comunque dal 22 al 27% di scorie speciali da smaltire in qualche nuova discarica. La costruzione e la loro messa in funzione richiederebbero almeno 7 anni; sarebbe molto più onerosa di altre soluzioni e non si ripagherebbe prima di 20 anni, condannando la Sicilia al medioevo nella gestione dei rifiuti.
13.04.2021 – Impugnata legge sul governo del territorio. “Lo avevamo detto: basta altre forzature. Non ci hanno voluto ascoltare e hanno fatto un’altra pessima figura. Per legiferare ci vuole serietà e competenza e niente propaganda”. Dichiarazione di Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia
- data Aprile 13, 2021
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“Il medagliere di cattive figure è ormai stracolmo. La Regione siciliana ne colleziona una dopo l’altra. L’ultima riguarda la legge n. 2 del 03/02/2021, recante “Intervento correttivo alla legge regionale 13 agosto 2020, numero 19 recante norme sul governo del territorio”, impugnata dal Consiglio dei Ministri oggi che sottolinea, in una nota, che talune disposizioni, eliminando il vincolo paesaggistico, si pongono in contrasto con gli articoli 39 e 97 della Costituzione, nonché con le norme di grande riforma economico-sociale in materia di tutela del paesaggio, dettate dallo Stato nell’esercizio della potestà di cui all’articolo 117, secondo comma, lettera s), della Costituzione e contenute nel Codice dei beni culturali e del paesaggio.
Leggi tutto»08.04.2021 – Ecomostro di Aspra. Legambiente Sicilia ed il circolo Bagheria e dintorni: si rispettino i tempi previsti nell’ordinanza per la demolizione dell’immobile abusivo
- data Aprile 08, 2021
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Legambiente ha partecipato oggi ad Aspra al sopralluogo per verificare le condizioni in cui versa l’Ecomostro di proprietà della Nuova Poseidonia srl, destinatario di ordinanza demolizione n. 10 del 24/03/2021 emessa dal Comune di Bagheria. Il circolo Legambiente di Bagheria segue da sempre la vicenda di questo immobile abusivo che deturpa una delle più suggestive spiagge della costa bagherese ed è per questo che l’associazione rivendica con orgoglio l’avere tenuto accesi i riflettori
Leggi tutto»01.04.2021 – La Regione si è costituita nel processo civile in corso al Tribunale di Agrigento sulla proprietà della Scala dei Turchi. Legambiente Sicilia: “Molto bene, era ora. La Scala dei Turchi venga dichiarata sito di pubblica utilità e si avviino subito le procedure per istituire una riserva naturale”
- data Aprile 01, 2021
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“È una decisione molto importante, perché riteniamo che la presenza della Regione, tramite l’Assessorato Territorio e ambiente, sia una parte necessaria per la definizione del giudizio proprio in ragione della natura demaniale del bene.
Leggi tutto»31.03.2021 – Ponte sullo Stretto di Messina. Gli ambientalisti chiedono al governo di resistere alle pressioni. Quel progetto è fallito, bene il vaglio delle alternative e nessun passo falso sul Pnrr
- data Marzo 31, 2021
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Dieci associazioni di protezione ambientale chiedono al Governo di resistere alle pressioni politiche e delle imprese interessate alla costruzione dell’opera che vogliono il rilancio del progetto del ponte sullo Stretto di Messina (abbandonato nel 2013) e alla richiesta che l’intervento venga inserito nel PNRR. Le associazioni intervengono, anche, a sostegno della posizione del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile Enrico Giovannini che sta valutando le alternative sull’attraversamento dello Stretto sino all’opzione zero.
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