Preziose per Natura.
Forum “Idee e proposte per il rafforzamento del sistema delle Aree naturali protette in Sicilia”
- data Giugno 09, 2021
- autore UFFICIO STAMPA
- In # Campagne, COMUNICATI STAMPA
- 0
GIOVEDÌ 10 GIUGNO 2021 – ORE 9:30/13:30 – 15:00/18:00
PALERMO, CANTIERI CULTURALI ALLA ZISA – VIA PAOLO GILI, 4 – SPAZIO MEDITERRANEO
La Sicilia ha uno straordinario patrimonio naturalistico. Lo difendiamo da 40 anni anche con leggi pioneristiche e ancora valide.
Abbiamo 4 parchi regionali, 1 parco nazionale, 74 riserve naturali, 7 aree marine protette e 245 siti Natura 2000, che coprono poco più del 20% del territorio siciliano. Un bel traguardo raggiunto, ma riteniamo che debbano essere gestiti e valorizzati meglio.
La Strategia Europea della Biodiversità per il 2030 punta ad avere il 30% del territorio e del mare tutelati e protetti.
Non è un obiettivo impossibile da raggiungere in Sicilia, tutt’altro. Ci vuole coraggio, coerenza e determinazione: basta completare il Piano del 1991 con le ultime 10 riserve naturali; istituire il Parco dei Monti Sicani, i 3 parchi naturali nazionali e le 6 aree marine protette già previsti dalle leggi; individuare e scegliere altri siti, una dozzina già abbastanza noti, di pregio e valore naturalistico per nuove aree naturali protette.
È la sfida che lanciamo alla politica, alle istituzioni, alla società dell’Isola, perché Legambiente Sicilia, dopo 41 anni, vuole continuare a essere sé stessa e contribuire a salvaguardare ed estendere i nostri magnifici scrigni di biodiversità e bellezza.
PROGRAMMA DEL FORUM
9:30 – INTRODUZIONE
Giuseppe M. Amato – Legambiente Sicilia
9:45/11:00 – PRIMA SESSIONE
LE RIFORME LEGISLATIVE NECESSARIE
Angelo Dimarca – Legambiente Sicilia
Giusy Savarino – Presidente Commissione Ambiente dell’ARS
Giampiero Trizzino – Deputato regionale Movimento 5 Stelle
Anthony Barbagallo – Deputato regionale PD
Giuseppe Battaglia – Dirigente generale Dipartimento Ambiente della Regione Siciliana
11:00/12:15 – SECONDA SESSIONE
DUE MODELLI A CONFRONTO: PARCHI NAZIONALI E REGIONALI IN SICILIA
Giuseppe Alfieri – Legambiente Sicilia
Sonia Anelli – Direttrice Parco nazionale Pantelleria
Carlo Caputo – Presidente Parco dell’Etna
Antonio Nicoletti – Responsabile Aree protette Legambiente nazionale
Giampiero Sammuri – Presidente FederParchi
12:15/13:30 – TERZA SESSIONE
LA SFIDA DELLA RETE NATURA 2000
Giulia Casamento – Legambiente Sicilia
Giorgio Occhipinti – Dipartimento Ambiente della Regione Siciliana
Giorgia Gaibani – LIPU
Anna Giordano – WWF
Dario Febbo – già direttore Parco nazionale d’Abruzzo
13:30/15:00 – PAUSA PRANZO
15:00/16:30 – QUARTA SESSIONE
LE RISERVE NATURALI
Rosario Di Pietro – Legambiente Sicilia
Valeria Restuccia – Dipartimento Sviluppo Rurale della Regione Siciliana
Bartolo Corallo – GRE Sicilia
Enza Messana – CAI Sicilia
Giuseppe Maurici – Dipartimento Ambiente della Regione Siciliana
16:30/18:00 – TAVOLA ROTONDA CONCLUSIVA
Antonio Maturani – Dirigente generale Direzione per il Patrimonio naturalistico del Ministero per l’Ambiente
Carlo Zaghi – Dirigente generale Direzione per il Mare e le coste del Ministero per l’Ambiente
Salvatore Cordaro – Assessore all’Ambiente della Regione Siciliana
Gianfranco Zanna – Presidente Legambiente Sicilia
Modera Mario Pintagro – Giornalista
02.06.2021 – PREZIOSE PER NATURA. Le sfide di Legambiente Sicilia per tutelare la biodiversità e proteggere il 30% del territorio e del mare entro il 2030. FLASH-MOB il 5 giugno per chiedere l’istituzione delle riserve naturali previste dal Piano Regionale del 1991
- data Giugno 02, 2021
- autore UFFICIO STAMPA
- In COMUNICATI STAMPA
- 0
In occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, per protestare contro la mancata istituzione delle riserve naturali e per chiedere il riavvio del procedimento istitutivo delle riserve naturali inserite nel Piano Regionale delle Riserve Naturali, Legambiente Sicilia, sabato 5 giugno, occuperà simbolicamente i territori con 6 flash-mob in contemporanea manifestando il proprio legame con i siti e rappresentando la necessità di una maggiore tutela.
Le aree in cui si svolgeranno i flash mob:
Leggi tutto»29.05.2021- EcoForum sui rifiuti e l’economia circolare: La provincia di Ragusa sempre più riciclona: a marzo 2021 il 70% di raccolta differenziata e 11 comuni su 12 sopra il 65%.
- data Maggio 29, 2021
- autore UFFICIO STAMPA
- In Senza categoria
- 0
EcoForum provinciale Ragusa sui rifiuti e l’economia circolare
La provincia di Ragusa sempre più riciclona: a marzo 2021 il 70% di raccolta differenziata e 11 comuni su 12 sopra il 65%. Monterosso Almo unico Comune Rifiuti Free con una produzione di rifiuti indifferenziati inferiore a 75kg/ab.
La provincia di Ragusa conferma il percorso intrapreso già da alcuni anni nella direzione dell’economia circolare con una raccolta differenziata che nel 2020 ha superato il 60% e che già nei primi mesi del 2021 sfiora il 70%, con 11 comuni su 12 oltre il 65%.
Tutti i comuni della provincia sono passati al servizio di raccolta porta a porta che si sta rivelando il sistema più efficace, come dimostra Scicli che, in meno di 1 anno, è passato dal 30% al 66%.
Non mancano certo le criticità, come è emerso in occasione dell’Ecoforum provinciale sui rifiuti e l’economia circolare svoltosi in diretta streaming dal Libero Consorzio di Ragusa. In particolare, è stata evidenziata la difficoltà a gestire la crescente quantità di organico prodotta dai comuni, 42.000 t/a, per i ritardi nell’attivare e adeguare l’impianto di compostaggio di Vittoria, che consentirebbe, insieme a quello di Cava dei Modicani, l’autosufficienza nell’ambito provinciale ma che, al momento, costringe diversi Comuni ad esportare l’umido anche fuori regione con costi enormi.
Allo stesso modo, occorre aumentare la qualità del rifiuto differenziato (oltre il 25% risulta contaminato, come denunciato da Fabio Ferreri, dirigente della SRR Ragusa provincia) attraverso un maggiore coinvolgimento dei cittadini e degli operatori commerciali per una corretta separazione dei rifiuti, un’adeguata informazione, maggiori controlli e il passaggio alla tariffa puntuale.
Proprio in questi giorni la provincia di Ragusa ha vissuto un’emergenza legata anche all’impossibilità di conferire il rifiuto secco residuo biostabilizzato nella discarica di Gela per un indice respirometrico dinamico potenziale superiore alla norma che ha rilevato l’elevata presenza di organico e che ha causato, a catena, una serie di disservizi nella raccolta differenziata. Questo episodio, ancora una volta, sottolinea la necessità e l’urgenza di migliorare il sistema di gestione del servizio e dell’impiantistica, anche in vista degli obiettivi sfidanti e selettivi dell’economia circolare.
“Riteniamo che l’unica strada per uscire definitivamente dall’emergenza sia quello di puntare alla riduzione, al riuso e alla raccolta differenziata di qualità e ad un impiantistica innovativa del recupero e del riciclo che sia quanto più vicina ai luoghi di produzione dei rifiuti- dichiara Tommaso Castronovo coordinatore di Sicilia Munnizza Free e responsabile rifiuti ed economia circolare di Legambiente Sicilia. Prospettare ai Sindaci e alle SRR, come sta facendo la Regione, la soluzione degli inceneritori per risolvere il problema della gestione del secco residuo è solo ingannevole, o meglio, come ha detto il Sindaco di Giarratana, una fuga dalla realtà, poiché oltre ad essere un investimento oneroso sia per il pubblico che per il privato, verrebbe pagato comunque dalle tasse dei siciliani con costi di conferimento di 200€/t. Inoltre, ci vorrebbero non meno di 7 -10 anni per la loro realizzazione e di fatto impedirebbe il raggiungimento gli obiettivi selettivi e sfidanti di riciclo previsti dalle direttive europee sull’economia circolare”.
“Raccogliamo e condividiamo la preoccupazione dei Sindaci, delle SRR e degli operatori del settore – dichiara Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia – sulla riforma degli ambiti ottimali proposta dal Governo e della trasformazione delle SRR in ADA che rischia ancora di più ingessare e paralizzare il sistema come lo è stato nei precedenti anni. Bisogna dare invece piena attuazione alla legge 9/2010, riconducendo gli ambiti ottimali a quanto previsto dalla norma nazionale e alle esigenze dei territori, adeguandola ai nuovi obiettivi di riciclo e far si che le SSR si assumano le loro responsabilità, mettendoli però nelle condizioni di funzionare pienamente con tempi, risorse e procedure certe in particolare nella gestione dell’impiantistica”.
All’EcoForum sono intervenuti diverse realtà industriali e start up della provincia dell’economia circolare che hanno anche loro sottolineato le difficoltà a definire e realizzare investimenti e creare occupazione a causa dei ritardi e le incertezze legate al rilascio delle autorizzazioni e anche dell’adozione dei criteri minimi ambientali da parte delle amministrazioni pubbliche per poter generare quella domanda dei prodotti riciclati del mercato dell’economia circolare.
L’intero Ecoforum provinciale è disponibili sui canali social di Legambiente Sicilia
https://www.facebook.com/watch/live/?v=838687370410707&ref=watch_permalink
https://www.youtube.com/watch?v=bN6ay0V7ej0
29 maggio 2021
Ufficio stampa Teresa Campagna 338 2116468
27.05.2021. EcoForum provinciale Ragusa sui rifiuti e l’economia circolare. Diretta streaming venerdì 28 maggio dalle ore 10.00
- data Maggio 28, 2021
- autore UFFICIO STAMPA
- In COMUNICATI STAMPA, Rifiuti
- 0
EcoForum provinciale Ragusa sui rifiuti e l’economia circolare
Diretta streaming venerdì 28 maggio dalle ore 10.00
sui canali social di Sicilia Munnizza Free e Legambiente Sicilia
Ragusa è la provincia che, nonostante 10 comuni su 12 nel 2020 abbiano superato il 65 per cento di raccolta differenziata, sconta la mancanza di adeguata impiantistica di servizio.
Venerdì 28 maggio dalle ore 10.00 si svolgerà l’EcoForum sui rifiuti e l’economia circolare, un confronto aperto con esperti, amministratori locali, responsabili della SRR, operatori industriali dei rifiuti e dell’economia circolare, innovatori e associazioni del territorio per analizzare le criticità e, soprattutto, per tracciare insieme la strada per uscire dall’emergenza e avviarci verso l’economia circolare.
L’EcoForum provinciale sarà trasmesso in diretta streaming sui canali social di Sicilia Munnizza Free https://www.facebook.com/SiciliaMunnizzaFree e Legambiente Sicilia https://www.youtube.com/channel/UCRIyFQxroNs3nkOzVeD0aZA/videos, dalla sala del Libero consorzio Comunale di Ragusa.
Nella prima sessione, confronto con esperti e realtà industriali, pubbliche e private, sul nuovo modello industriale per l’economia circolare. La seconda sarà dedicata alle criticità nella gestione del ciclo dei rifiuti e le buone pratiche dell’economia circolare nella provincia di Ragusa. Nella terza sessione saranno affrontate, con i responsabili locali e regionali, le strategie e le prospettive dell’economia circolare.
Sicilia Munnizza Free è patrocinato dal Dipartimento Regionale dei Rifiuti –Assessorato Regionale Energia e servizi di pubblica utilità -Regione Sicilia e dall’Anci Sicilia
Il progetto è sostenuto da: CONAI, ASJA, LVS GROUP, AGESP, SARCO, A2A, SEAP e NOVAMONT,
12.05.2021 – Spiagge e Fondali Puliti 2021. Nel fine settimana torna l’iniziativa di Legambiente per ripulire arenili e fondali dai rifiuti spiaggiati. Oltre 60 gli eventi in programma lungo la Penisola. Legambiente: “Il marine litter resta un problema irrisolto e di portata mondiale
- data Maggio 12, 2021
- autore UFFICIO STAMPA
- In COMUNICATI STAMPA
- 0
“Fai anche tu la tua parte: per contrastare la presenza dei rifiuti che vedi sulle spiagge e che finiscono in mare, ogni tua scelta quotidiana è importante e può fare la differenza”. Con questo slogan Legambiente organizza il prossimo fine settimana l’edizione 2021 di Spiagge e Fondali Puliti. Una tre giorni importante segnata da una mobilitazione attiva lungo le coste e gli arenili della Penisola, ma anche lungo le sponde del Mediterraneo, e che riprende il via dopo lo stop del 2020 legato alla pandemia e alle misure del lockdown. Oltre 60 le iniziative in programma in 15 regioni italiane, tutte organizzate nel pieno rispetto delle normative anti-covid.
Leggi tutto»25.4.2021 EcoForum provinciale Trapani sui rifiuti e l’economia circolare: La provincia di Trapani al top della raccolta differenziata nel 2020 con il 66% e 16 comuni sopra il 70%, 7 Comuni Rifiuti Free.
- data Aprile 26, 2021
- autore UFFICIO STAMPA
- In COMUNICATI STAMPA, Rifiuti
- 0
EcoForum provinciale Trapani sui rifiuti e l’economia circolare
La provincia di Trapani al top della raccolta differenziata nel 2020 con il 66% e 16 comuni sopra il 70%, 7 Comuni Rifiuti Free.
Risultati importanti acquisti negli ultimi due anni dalla provincia di Trapani nella raccolta differenziata passando dal 38% del 2018 al 66% del 2020, facendola diventare la provincia siciliana più virtuosa grazie anche ad un’attenta pianificazione del servizio di raccolta porta a porta nei comuni. Particolarmente significativo il grande balzo in avanti fatto anche al Comune di Trapani che è passato dal 15% al 64% in soli due anni.
Sono invece sette i Comuni Rifiuti Free della provincia, ossia i comuni che hanno una produzione pro-capite di rifiuto secco residuale inferiore a 75kg. Il Comune di Paceco si piazza al primo posto in questa particolare classifica con 63,95 kg/ab, a seguire Buseto Palizzolo con 68,90 kg/ ab, Partanna 70 Kg/ab, chiudono Salemi, Santa Ninfa Vita e Poggioreale con 75Kg/ab.
Sono questi alcuni dei dati emersi nel corso del EcoForum provinciale sui rifiuti e l’economa circolare svoltosi in diretta streaming dal Centro Esplora ambiente della Riserva Naturale della Grotta di Santa Ninfa
All’EcoForum hanno partecipato 10 sindaci della Provincia e i Presidenti delle due SRR trapanesi (Massimo Grillo e Nicola Catania) che hanno unanimemente manifestato le difficoltà di dover gestire gli importanti risultati ottenuti nella raccolta differenziata in assenza di impianti del trattamento dell’organico, che incide per oltre il 42% del complessivo di quanto raccolto. Infatti, gran parte dei comuni sono costretti a sobbarcarsi enormi i costi, pari anche a 260/280€/t, per il conferimento, anche fuori regione, ad impianti dedicati.
E tutto questo pur in presenza di progetti pubblici autorizzati, finanziati, o addirittura già realizzati, ma ancora bloccati. Come denunciano gli stessi sindaci del territorio, a proposito dell’impianto per il trattamento dell’organico a Calatafimi Segesta, già autorizzato nel 2013, finanziato per 16 milioni di euro e con progetto esecutivo realizzato nel 2019, ma la cui messa a gara è bloccata da gennaio 2020 in attesa che la Regione affidi la titolarità, quale soggetto attuatore, alla SRR Trapani Nord.
O ancora più paradossalmente come il polo tecnologico di Castelvetrano – già realizzato con soldi pubblici -la cui vicenda kafkiana si trascina dal fallimento dell’Ato Belice ambiente con la messa all’asta dell’impiantistica da parte del procuratore fallimentare, sottraendola di fatto alla disponibilità da parte della SRR Trapani Sud. Anche in questo caso in attesa di ricevere un finanziamento da parte della Regione necessario a riacquistare, come estrema ratio, nuovamente l’impianto pubblico.
“Abbiamo sperato che questo governo regionale segnasse una discontinuità con le tragedie del passato- ha detto Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia, a conclusione dei lavori -. È stato fatto qualcosa sulla raccolta differenziata, ma poi più nulla. Si è continuato con la vecchia logica che i rifiuti vengono portati in discarica, gli unici progetti realizzati e pianificati nel piano rifiuti riguardano nuove discariche o l’ampliamento di quelle esistenti, mentre nessun impianto pubblico per il riciclo è stato realizzato e i comuni sono stati lasciati soli e costretti a portare i rifiuti fuori regione. La questione è questa: ci vogliono impianti per il riciclo e l’economia circolare, e non gli inceneritori, e norme che semplificano il rilascio delle autorizzazioni e tempi certi per la loro realizzazione”.
“Non c’ è più tempo d perdere- ha ribadito Tommaso Castronovo, coordinatore di Sicilia Munnizza Free e responsabile rifiuti ed economia circolare di Legambiente Sicilia- gli obiettivi sfidanti e selettivi del pacchetto dell’economia circolare impongono un approccio diverso rispetto al passato, non più basato sulla quantità di raccolta differenziata dei rifiuti, ma sull’effettivo riciclo dei rifiuti e quindi sulla qualità di quanto raccolto. Ma per tutto questo occorre avere tanti impianti di riciclo di tutte le materie prime seconde e occorrono procedimenti ben definiti da parte degli uffici della regione e norme chiare che non facciano più attendere, come accade normalmente oggi, due anni per avere un autorizzazione.”
All’EcoForum sono intervenute, anche, diverse realtà industriali e start up della provincia dell’economia circolare che hanno sottolineato le difficoltà a definire e realizzare investimenti e creare occupazione a causa dei ritardi e le incertezze legate al rilascio delle autorizzazioni e anche dell’adozione dei criteri minimi ambientali da parte delle amministrazioni pubbliche per poter generare quella domanda dei prodotti riciclati del mercato dell’economia circolare.
Un altro grave problema denunciato dai circoli di Legambiente del Trapanese, con un video realizzato per l’occasione, è il proliferare degli abbandoni illegali dei rifiuti e la creazione di micro discariche nelle campagne che richiede un maggiore e deciso impegno per il contrasto e vigilanza del territorio da parte delle autorità competenti.
L’intero Ecoforum provinciale è disponibili sui canali social di Legambiente Sicilia
https://www.facebook.com/SiciliaMunnizzaFree/videos/192204882716980
https://www.youtube.com/watch?v=MaVL3CVi72c
Sicilia Munnizza Free è patrocinato dal Dipartimento Regionale dei Rifiuti –Assessorato Regionale Energia e servizi di pubblica utilità -Regione Sicilia e dall’Anci Sicilia
Il progetto è sostenuto da: CONAI, ASJA, LVS GROUP, AGESP, SARCO, A2A, SEAP e NOVAMONT.
25 aprile 2021
Ufficio stampa Teresa Campagna 338 2116468
EcoForum provinciale Trapani sui rifiuti e l’economia circolare
- data Aprile 22, 2021
- autore UFFICIO STAMPA
- In COMUNICATI STAMPA, Rifiuti
- 0
EcoForum provinciale Trapani sui rifiuti e l’economia circolare
Diretta streaming sabato 24 aprile dalle ore 10.00 sui canali social di Sicilia Munnizza Free e Legambiente Sicilia dal centro Esplora Ambiente della riserva naturale Grotta di Santa Ninfa
Venti comuni sopra il 65 per cento, sette Comuni Rifiuti Free con produzione di secco residuale inferiore a 75kg/ab, un distretto dell’economia circolare del vetro e tante esperienze virtuose pubbliche e private di economa circolare. Trapani è la provincia che negli ultimi anni ha registrato il maggior incremento percentuale di Raccolta differenziata e che ha fatto grandi passi verso l’economia circolare, ma, purtroppo, ancora sconta la mancanza di un impiantistica di servizio.
Nel corso della diretta streaming di sabato prossimo, 24 aprile, analizzeremo con sindaci, SRR, esperti, realtà industriali e associative del territorio, le criticità e le soluzioni per sostenere il percorso della provincia verso l’economia circolare.
L’EcoForum provinciale sarà trasmesso sui canali social di Sicilia Munnizza Free e Legambiente Sicilia, dal Centro Esplora Ambiente della Riserva naturale Grotta di Santa Ninfa
Nella prima sessione, confronto con esperti e realtà industriali, pubbliche e private, sul nuovo modello industriale per l’economia circolare. La seconda sessione sarà dedicata alle criticità nella gestione del ciclo dei rifiuti e le buone pratiche dell’economia circolare nella provincia di Trapani. Nella terza sessione saranno affrontate, con i responsabili locali e regionali, le strategie e le prospettive dell’economia circolare.
Programma EcoForum provinciale TRAPANI
Sicilia Munnizza Free è patrocinato dal Dipartimento Regionale dei Rifiuti –Assessorato Regionale Energia e servizi di pubblica utilità -Regione Sicilia e dall’Anci Sicilia
Il progetto è sostenuto da: CONAI, ASJA, LVS GROUP, AGESP, SARCO, A2A, SEAP e NOVAMONT, Kalat IMPIANTI
22 aprile 2021
Ufficio stampa Teresa Campagna 338 2116468
Per una Sicilia più verde, innovativa e inclusiva
- data Marzo 17, 2021
- autore UFFICIO STAMPA
- In # Campagne
- 0
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza
che serve alla Sicilia
Incontro online
giovedì 25 marzo 2021
dalle ore 17.30
Introduce Giuseppe Alfieri
Ufficio di presidenza Legambiente Sicilia
Intervengono
Alessandro Albanese
Vice presidente vicario Sicindustria
Gaetano Armao
Vice presidente della Regione Siciliana
Stefano Ciafani
Presidente nazionale Legambiente
Adele Furnari
Fridays For Future
Alfio Mannino
Segretario CGIL Sicilia
Leoluca Orlando
Presidente ANCI Sicilia
Giuseppe Provenzano
Ex Ministro per il Sud e la Coesione territoriale
Diretta streaming sulle pagine Facebook di Legambiente Sicilia
e La Nuova Ecologia e sul canale YouTube di Legambiente Sicilia
Scarica la locandina | Approfondisci l’argomento…
EcoForum provinciale Catania sui rifiuti e l’economia circolare 12.3.2021
- data Marzo 10, 2021
- autore UFFICIO STAMPA
- In COMUNICATI STAMPA, Rifiuti, Senza categoria
- 0
Primo appuntamento della 3^ edizione di Sicilia Munnizza Free Venerdi 12 Marzo dalle 9.30. Si inizia da Catania con l’EcoForum provinciale, insieme ad esperti e ai soggetti responsabili, pubblici e privati, della gestione del ciclo dei rifiuti della provincia. Sarà un confronto sui progetti buoni che servono, e anche quelli cattivi che non servono, per raggiungere gli obiettivi sfidanti dell’economia circolare.
L’EcoForum provinciale sarà trasmesso in diretta streaming sui canali social di Sicilia Munnizza Free e Legambiente Sicilia, dall’Ecostazione- Centro di riuso di Caltagirone.
Nella prima sessione, confronto con esperti e realtà industriali, pubbliche e private, sul nuovo modello industriale per l’economia circolare. La seconda sessione sarà dedicata alle criticità nella gestione del ciclo dei rifiuti e le buone pratiche dell’economia circolare nella provincia di Catania. Nella terza sessione saranno affrontate, con i responsabili locali e regionali, le strategie e le prospettive dell’economia circolare.
Programma Ecoforum Provinciale Catania 12.3.2021
Sicilia Munnizza Free è patrocinato dal Dipartimento Regionale dei Rifiuti –Assessorato Regionale Energia e servizi di pubblica utilità -Regione Sicilia e dall’Anci Sicilia
Il progetto è sostenuto da: CONAI, ASJA, LVS GROUP, AGESP, SARCO, A2A, SEAP e NOVAMONT, Kalat IMPIANTI
10 marzo 2021
Ufficio stampa Teresa Campagna 338 2116468
04.03.2021- Rifiuti. I circoli Legambiente di Palermo sulle dichiarazioni del presidente della RAP
- data Marzo 04, 2021
- autore UFFICIO STAMPA
- In COMUNICATI STAMPA, Rifiuti
- 0
Rifiuti. I circoli Legambiente di Palermo: “Troviamo desolante continuare a leggere le dichiarazioni dei responsabili della gestione della raccolta dei rifiuti, in cui si continuano a ripetere le cose che non vanno, e mai ad offrirci una serie e concreta risposta ai problemi che oggi ostacolano a Palermo la corretta applicazione della gestione del ciclo dei rifiuti”.
Le settimane scorse, scrivono in una nota congiunta i circoli di Legambiente di Palermo, abbiamo incontrato l’amministrazione e, come è nostro modus operandi, abbiamo indicato alcune soluzioni e condiviso un percorso che purtroppo tarda a concretizzarsi.
Non possiamo accettare che si invochi l’aumento della TARI per coprire i costi di un’incapacità gestionale che, invece di puntare ad incrementare la percentuale di raccolta differenziata (oggi come dieci anni fa sotto il 20%), è costretta a spendere 30 milioni ogni anno e mezzo per portare i rifiuti indifferenziati in discarica. Riteniamo inaccettabile che non si sia riusciti a sviluppare un decente sistema di riscossione della Tari e un controllo del territorio che risponda ad un sistema equo di attribuzione del carico dei costi di gestione del servizio ai cittadini e rispetto del bene comune. Parimenti non giustificabili nuove assunzioni, in un’azienda che conta in proporzione per numero di abitanti più personale in forza del comune di Milano, aggravando i costi per il cittadino.
È il momento, e non è troppo tardi, – concludono i circoli Legambiente di Palermo – di ridefinire obiettivi e strategie di breve e medio periodo che siano in grado idi restituire alla città un’azienda pubblica che offra servizi efficienti di raccolta e spazzamento in ogni quartiere, in linea con gli obiettivi di legge e standard di vivibilità europei. Chi ritiene di puntare ancora sull’utilizzo delle discariche, pubbliche o private, non è in grado di attuare la gestione integrata dei rifiuti, che ne prevede invece il progressivo abbandono attraverso la raccolta differenziata. Chi non crede che questo possa avvenire, allontanandoci dagli obiettivi europei e nazionali in materia e facendone pagare i costi (monetari e di salute) ai cittadini, dia le dimissioni.
Commenti recenti