22.01.2019 – Appello alla Regione per realizzare almeno un impianto di digestione anaerobica per provincia per chiudere il ciclo dei rifiuti organici differenziati e far decollare l’economia circolare in Sicilia
- data Gennaio 22, 2019
- autore ufficiostampa
- In COMUNICATI STAMPA
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Legambiente Sicilia, Anci Sicilia, Cgil Sicilia, Cisl Sicilia, Uil Sicilia, Arci Sicilia, Zero Waste Sicilia, WWF Sicilia hanno presentato a Palermo un appello per realizzare almeno un impianto di digestione anaerobica per provincia per chiudere il ciclo dei rifiuti organici differenziati e far decollare l’economia circolare in Sicilia.
Presenti, il presidente di Anci Sicilia, Leoluca Orlando; il presidente di Legambiente Sicilia, Gianfranco Zanna, ed i rappresentanti dei sindacati e delle altre associazioni che hanno firmato l’appello.
“Abbiamo promosso questo appello – dichiara Zanna – per sollecitare la Regione a sbloccare una vicenda che si trascina da troppo tempo. In Sicilia si stanno facendo molti sforzi per la raccolta porta a porta dei rifiuti, e stiamo risalendo nella classifica dei comuni che differenziano. Ma, se non vengono realizzati gli impianti, tutto il lavoro sarà vanificato. Il nostro modello è la Campania, dove la percentuale di raccolta differenziata ha sorpassato la Toscana e la Liguria, ma la mancanza di impianti costringe la regione ad inviare fuori i rifiuti. Noi non vogliamo che accada questo. Un anno è già andato perso. Chiediamo, quindi al governo Musumeci di sbloccare al più presto gli impianti, in particolare quelli che riguardano l’umido, che crea i maggiori problemi, come il percolato, ma anche energia circolare con gli impianti anaerobici”.
L’appello:
Rifiuti zero (in discarica e negli inceneritori), impianti mille (per riciclare i rifiuti differenziati a partire dall’organico).
Realizzare almeno un impianto di digestione anaerobica per provincia per chiudere il ciclo dei rifiuti organici differenziati e far decollare l’economia circolare in Sicilia.
Non c’è più tempo da perdere. La Sicilia ha bisogno di nuovi impianti di riciclo per archiviare la stagione delle discariche, altrimenti tutti gli sforzi per far crescere la raccolta differenziata e promuovere l’economia circolare sul territorio regionale saranno vani.
La Sicilia ha bisogno, subito e prioritariamente, degli impianti (almeno uno per provincia) per trattare l’organico differenziato, che rappresenta circa il 40% dei rifiuti urbani che produciamo, altrimenti questa parte continuerà a finire, riempiendole, nelle discariche producendo cattivi odori e percolato, o in impianti di riciclo lontani anche centinaia di chilometri, a costi insopportabili per le tasche dei cittadini, consumando gasolio, inquinando l’aria e rendendo sempre più insicure strade e autostrade.
A questa grave carenza impiantistica e a questa indispensabile e non più rinviabile necessità non c’è, ancora oggi, un’adeguata, pronta e immediata risposta della Regione, che continua a perdere tempo. Infatti, dopo un altro anno, non ha ancora autorizzato nessun nuovo impianto per trattare e riciclare l’organico differenziato.
Noi riteniamo che gli impianti migliori, più moderni, efficienti ed economicamente convenienti, siano gli impianti di digestione anaerobica, che producono compost di qualità e biometano per l’autotrazione o l’immissione nella rete di distribuzione del gas, e che hanno un impatto trascurabile sull’ambiente e sul territorio.
Occorre fare presto e realizzare gli impianti per gestire il ciclo dei rifiuti, impianti coerenti con le linee guida del piano, ma soprattutto con le necessità dei territori, dell’economia circolare, della gestione di prossimità dei rifiuti prodotti, promuovendo percorsi di partecipazione e coinvolgimento dei territori coinvolti.
In caso contrario perderemo, tutti, la scommessa, e stavolta per sempre, di far diventare anche la Sicilia una regione virtuosa nella gestione dei rifiuti.
Legambiente Sicilia, Anci Sicilia, Cgil Sicilia, Cisl Sicilia, Uil Sicilia, Arci Sicilia, Zero Waste Sicilia, WWF Sicilia
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