17.05.2018 – SALVALARTE SICILIA 2018, 17° anno. Ultimo fine settimana, appuntamenti di venerdì 18 e sabato 19 maggio 2018
- data Maggio 17, 2018
- autore ufficiostampa
- In COMUNICATI STAMPA
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Ultimo fine settimana di “Salvalarte Sicilia” la storica campagna di Legambiente per la difesa e la valorizzazione del patrimonio culturale.
Venerdì 18 maggio ore 17.00 Reale Cantina Borbonica
Partinico
Giornata/dibattito a tema “Dal degrado culturale a quello reale – rifiuti, abbandoni, in un paese che vuole cambiare”
In un contesto di degrado, fisico, tangibile e culturale, causato da cattiva amministrazione, menefreghismo generalizzato da parte di cittadini, istituzioni ed enti preposti ai vari compiti di gestione delle varie parti della cosa pubblica, Legambiente Partinico ha pensato di organizzare una giornata/dibattito a tema “Dal degrado culturale a quello reale – rifiuti, abbandoni, in un paese che vuole cambiare”, alla presenza presidente di Legambiente nazionale, Stefano Ciafani, e del presidente regionale, Gianfranco Zanna.
L’incontro non sarà fine a se stesso, ma vedrà la partecipazione attiva di tutto il mondo associazionistico presente nel territorio partinicese e nei paesi limitrofi. Le associazioni, i volontari, i comitati, le parrocchie, i commercianti, i movimenti, le scuole, i sindacati e/o i singoli cittadini, si faranno attori di un piccolo miglioramento della nostra città. Ognuno degli attori si farà promotore, attraverso un protocollo di intesa stilato durante l’incontro e da presentare alla nuova amministrazione comunale, di un qualcosa, anche di piccolo, che possa portare migliorie al nostro territorio.
Sabato 19 maggio ore 16.00 – Appuntamento all’ingresso dell’area recintata
PRIOLO GARGALLO
Passeggiata archeologica a Thapsos
Alla riscoperta della necropoli, accompagnati dall’Associazione Koiré di Priolo Gargallo
Thapsos è uno dei più importanti siti protostorici siciliani. Il sito è localizzato sulla penisola di Magnisi, nel comune di Priolo Gargallo. Il sito ha ospitato, fra il XV e il IX sec. a.C., un insediamento preistorico la cui prima fase di vita (XV-XIII sec. a.C.) ha dato il nome alla facies culturale più diffusa, nella Media Età del Bronzo, nella Sicilia orientale e centrale. Il vasto abitato è articolato in diverse fasi costruttive. Dal primo impianto a capanne circolari disposte con un’embrionale forma di organizzazione si passa, fra il XIII e il XII sec. a.C., ad un complesso di vani rettangolari distribuiti intorno a cortili pavimentati e collegati da stradelle regolari e spazi comuni esterni. La vasta necropoli, caratterizzata da tombe a grotticella, con accesso a pozzetto o a dromos (corridoio), ha restituito ricchi corredi funerari, fra cui numerosi sono i manufatti (ceramiche, oggetti di ornamento) di importazione, dal mondo miceneo, da Cipro e da Malta, a testimonianza della vivacità di una cultura aperta, proiettata sul mare.
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