21.02.2018 – Spiaggia dei Conigli di Lampedusa: la più bella d’Italia. Legambiente: la nostra gestione della riserva naturale è un modello, mantenere l’integrità della natura è la prima condizione per un turismo di qualità. La Regione rafforzi la sua politica in materia di riserve naturali
- data Febbraio 21, 2018
- autore ufficiostampa
- In COMUNICATI STAMPA
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Il riconoscimento assegnato oggi da Tripadvisor alla Spiaggia dei Conigli come più bella spiaggia d’Italia, rappresenta la migliore conferma che il modello realizzato da Legambiente di gestione della riserva naturale, dove ricade la spiaggia, è vincente e riconosciuto a livello nazionale.
Nel 1995, all’atto di insediamento di Legambiente, l’area era oggetto di ogni sorta di abuso, le macchine arrivavano sin sulla spiaggia, i chioschi abusivi costituivano uno sfregio per ambiente e legalità, i fenomeni di dissesto idrogeologico stavano portando alla distruzione del sito.
“Il riconoscimento ottenuto, che si aggiunge a quelli degli anni precedenti, è legato alla qualità delle azioni portate avanti in questi anni – dichiara Angelo Dimarca, Coordinatore regionale delle riserve di Legambiente e direttore della riserva di Lampedusa – dagli interventi di rinaturalizzazione ai progetti di conservazione delle specie minacciate, dalla realizzazione dei sentieri alla regolamentazione dell’accesso oggi esclusivamente pedonale”.
In questi anni Legambiente ha dimostrato con successo, e con il sostegno dei visitatori e della comunità locale, che il migliore ed unico strumento per la promozione di un turismo sano e duraturo è rappresentato dal rigore nelle azioni di tutela, rendendo compatibili fruizione e conservazione e garantendo l’integrità del paesaggio, che va preservato dalla realizzazione di strutture che in altri posti sfregiano la bellezza della natura.
Per Legambiente tale riconoscimento dovrebbe costituire monito e stimolo per la Regione e soprattutto per il nuovo Governo Regionale a rafforzare e rilanciare la politica delle riserve naturali che oggi versano in una gravissima condizione di precarietà e crisi a causa dei tagli operati sul bilancio regionale e della mancanza di idonei strumenti di intervento.
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