04.08.2016 – “Il consumo delle aree costiere italiane. La costa siciliana: l’aggressione del cemento ed il cambiamento del paesaggio”
- data Agosto 04, 2016
- autore ufficiostampa
- In COMUNICATI STAMPA
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Questa mattina, alla sala stampa dell’ARS, è stato presentato il dossier “Il consumo delle aree costiere italiane. La costa siciliana: l’aggressione del cemento ed il cambiamento del paesaggio”.
“Il quadro che viene fuori da questo studio – ha detto Gianfranco Zanna, presidente regionale di Legambiente Sicilia -, è l’eccessiva antropizzazione e cementificazione delle coste siciliane. Il 61 per cento è totalmente ricoperto da manufatti, case, spesso abusive, o altri edifici. Soltanto il 21 per cento è tutelato o dalle riserve e, comunque, da vincoli, per il resto è solo una colata di cemento.
Questo ci deve fare riflette e, soprattutto, deve fare riflettere coloro i quali, sul tema della tutela delle coste e del paesaggio siciliano in genere, continuano a proporre soluzioni di sanatoria o di nuove edificazioni che, francamente ci lasciano sconcertati”.
“Lo studio che abbiamo realizzato – spiega Stefano Ciafani, direttore nazionale Legambiente – è basato su foto satellitari scattate sulla Sicilia del 1988 e del 2013. Abbiamo puntualmente verificato la portata della cementificazione delle coste siciliane in questi 25 anni. Nel 1985 è entrata in vigore la legge Galasso che puntava a salvaguardare l’integrità delle coste italiane. Nel 1988 quello che emerge delle coste siciliane cementificate è che quasi il 10 per cento è stato realizzato dopo l’approvazione della legge. La norma – sottolinea Ciafani – in questa regione non ha sortito grandi effetti: c’è stata una cementificazione autorizzata, ma anche una abusiva che va affrontata solo con le demolizioni e non con il condono”.
Nel corso della conferenza stampa è stato consegnato al sindaco di Licata Angelo Cambiano il premio “Ambiente & Legalità”.
Questo riconoscimento nazionale, istituito dal 2006 Legambiente insieme a ‘Libera’, è assegnato, ogni anno, a coloro – magistrati, esponenti delle forze dell’ordine, di associazioni, del mondo dell’impresa, singoli cittadini – che, a vario titolo, si sono particolarmente distinti e spesi nel contrastare le illegalità ambientali e si sono battuti per la tutela dell’ambiente e della natura.
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