10.05.2016 – “Le parole del ministro Alfano a proposito dell’assenza delle associazioni ambientaliste a fianco della battaglia per le demolizioni di Licata, sono frutto di pregiudizio e di grave disinformazione. Dichiarazione di Gianfranco Zanna e Claudia Casa, rispettivamente presidente e direttore di Legambiente Sicilia
- data Maggio 10, 2016
- autore ufficiostampa
- In COMUNICATI STAMPA
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“Le parole del ministro Alfano a proposito dell’assenza delle associazioni ambientaliste a fianco della battaglia per le demolizioni di Licata, sono frutto di pregiudizio e di grave disinformazione.
A differenza di tutti quelli che sono corsi tardivamente a esprimere solidarietà al sindaco, la nostra associazione, che è certamente quella che nella recente storia italiana ha caratterizzato più di ogni altra la propria attività con il contrasto all’abusivismo edilizio (essendo il ministro agrigentino ricorderà certamente che senza le dure battaglie di Legambiente non si sarebbero certamente salvate da ulteriori scempi tanto la Scala dei Turchi quanto la Valle dei Templi), non ha avuto bisogno del vile attentato di ieri per far sentire ad Angelo Cambiano il proprio sostegno e la propria vicinanza. Lo ha fatto in tempi non sospetti mentre tutti si giravano dall’altra parte o continuavano a istillare negli abusivi la vana speranza di una sanatoria.
Avendo apprezzato, invece, la parte delle dichiarazioni del ministro in cui si annuncia il pugno duro contro l’abusivismo e sperando sinceramente che non si tratti di frasi di circostanza quanto di una sincera e profonda revisione dei propri atteggiamenti politici, vorremo sommessamente consigliarli per coerenza due atti concreti, capaci di fugare ogni dubbio sul suo reale impegno:
chieda al proprio partito di votare contro il DDL Falanga alla Camera. Si tratta, infatti, di un disegno di legge volto a bloccare le demolizioni disposte dalle Procure in applicazione di sentenze passate in giudicato. Cioè, proprio l’oggetto del contendere che ha portato all’attentato di Licata. Al Senato il suo partito votò a favore insieme a Forza Italia e al PD;
chieda al suo partito, che è ormai entrato nel governo Crocetta, di bloccare l’emendamento Fazio. Si tratta di un emendamento che cerca di usare la legge di recepimento del testo unico per l’edilizia come “cavallo di troia” per approvare una sanatoria delle case abusive (entro i 150 metri) lungo la fascia costiera siciliana. Sarebbe una norma incostituzionale e quindi inefficace, ma nelle ultime settimane è stata strumentalmente presentata come la soluzione del problema degli abusivi licatesi e quindi usata contro il sindaco Cambiano.
Queste sono due battaglie in cui ci stiamo impegnando da mesi, perché la guerra all’abusivismo si combatte ogni giorno lontani dalle telecamere. Si combatte ogni giorno tentando di bloccare quella mala politica che non ha ancora capito come l’abusivismo non abbia più il consenso sociale degli anni ’80/’90”.
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