19.02.2016 – Finanziaria regionale 2016: durissimo colpo inferto alle riserve naturali. Legambiente: tagli immotivati ed inaccettabili, rischio chiusura e licenziamento del personale
- data Febbraio 19, 2016
- autore ufficiostampa
- In COMUNICATI STAMPA
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La lettura della finanziaria all’esame dell’Assemblea Regionale Siciliana continua a far emergere dati incredibili come la scandalosa ed immotivata mortificazione di importanti settori.
E’ il caso delle riserve naturali affidate in gestione all’Università ed alle Associazioni ambientaliste il cui capitolo (443302) è stato drasticamente tagliato del 55 per cento destinando alla precarietà aree importantissime come le Saline di Trapani, l’Isola di Lampedusa, Torre Salsa, Monte Conca con il concreto rischio di chiusura dei presidi e di licenziamento del personale.
A questo si aggiunge l’azzeramento totale del capitolo (442525) per la istituzione di nuove riserve naturali.
E tutto questo mentre, invece, sono stati totalmente garantiti per tutto il triennio 2016/2018 il personale dei parchi regionali e quello delle riserve naturali affidate alle soppresse province regionali.
“E’ una vergogna. Il governo Crocetta e la sua variopinta maggioranza – dichiara Gianfranco Zanna, presidente regionale di Legambiente Sicilia – ha scelto di chiudere l’esperienza delle riserve naturali gestite dal privato sociale. Quella che era ed è un’eccellenza viene chiusa, salvando quelle piene di contraddizioni, limiti e sprechi.
Neanche un euro per istituire nuove aree protette, a conferma che non gliene frega nulla!
Solo con azioni forti, gesti eclatanti, mobilitazione dei cittadini, possiamo far cambiare opinione ad una classe politica inetta e che – conclude – quando si occupa di natura e territorio lo fa solo per proporre nuove sanatorie e dare nuove opportunità a chi vuole costruire in verde agricolo”.
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