20.01.2015 – Boschi abbattuti a bruciati per produrre energia. Esposto di Legambiente alla Procura di Caltanissetta
- data Gennaio 20, 2015
- autore ufficiostampa
- In COMUNICATI STAMPA
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I boschi siciliani non hanno tregua e, sembra un paradosso, gli alberi scampati agli incendi distruttivi di questa estate stanno cadendo ora sotto i colpi delle motoseghe per essere bruciati a fini energetici.
Dopo il caso denunciato lo scorso novembre riguardante i boschi demaniali di Altofonte a Palermo, ora il più grave caso dell’utilizzazione a San Cataldo e Caltanissetta di migliaia di ettari di eucalitteti del demanio forestale regionale per alimentare la centrale a biomasse realizzata da qualche anno nella zona industriale di Dittaino (Enna) dalla Sper e recentemente acquistata dalla Friel Green Power.
“Si tratta di interventi irrazionali e non conformi alle norme di gestione forestale sostenibile – denunciaAngelo Dimarca ResponsabileRegionale del Dipartimento Conservazione Natura di Legambiente Sicilia. La normativa nazionale e regionale vieta il taglio a raso delle fustaie e li subordina alla redazione di piani di gestione che la Forestale non hamai approvato. Peranni il grande business è stato rimboschire e ripiantare le aree distrutte dal fuoco, ora è diventato quello di tagliare i boschi realizzati con grande fatica. In una Regione a grave dissesto idrogeologico e rischio desertificazione ciò non può essere consentito”.
Legambiente denuncia da anni l’assenza dei piani di gestione forestale per ogni complesso boscato obbligatori per legge e l’esecuzione di lavori al di fuori di ogni minima e seria programmazione e chiede un immediato blocco dei lavori e la rivisitazione dell’intero piano della Forestale regionale di abbattimento dei boschi demaniali e di utilizzazione delle biomasse, che non risponde a nessun criterio ambientale né dal punto di vista forestale né da quello energetico.
Le utilizzazioni delle biomasse dovrebbero avvenire con centrali di ridotta potenza (massimo 1 MW) con l’obiettivo di alimentare gli impianti esclusivamente utilizzando a fini energetici gli scarti delle normali lavorazioni agricole e forestali prodotti su piccoli territori e quindi raccolte nell’ambito di filiere corte: in questo caso invece si è sovvertito questo principio e invece di bruciare ciò che non serve si tagliano i boschi pubblici per alimentare la centrale che, sovradimensionata (oltre 18 MW di potenza elettrica e 60 MW di potenza termica), necessita di continui apporti di legname in quantità enormi con un impatto devastante sui boschi demaniali concessi dalla Regione ai privati.
Esposto Legambiente utilizzazione eucalitteti demanio forestale Gabbara S.Cataldo _ CL
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