08.03.2014 – Palermo. Crollo Vucciria. “Nessuno dei grandi centri storici italiani è stato recuperato semplicemente con un buon piano. Sono altrettanto importanti, o forse di più, le politiche di sostegno all’attuazione delle sue previsioni sia pubbliche che private”
- data Febbraio 08, 2014
- autore ufficiostampa
- In COMUNICATI STAMPA
- 0
“La scelta del comune di Palermo di non riconoscere più lo “stato d’eccezione” per il centro storico, stato che aveva motivato negli anni precedenti una specifica delega assessoriale e la costituzione di un ufficio speciale, ci ha lasciati molto perplessi”. A dirlo Mimmo Fontana, presidente regionale di Legambiente Sicilia. “Se è vero – continua – che una parte rilevante della sua superficie è stata riqualificata, rimane ancora da recuperare molta parte dell’edilizia minore che si trova in condizioni di degrado tanto elevate da risultare, tra l’altro, estremamente pericolosa. Molto è stato fatto, ma il processo di riqualificazione del centro storico è tutt’altro che concluso.
Il crollo di piazza Garraffello è l’ennesima conferma di questo dato incontrovertibile e, assieme ai tanti edifici pericolanti che si incontrano attraversando la città storica, ci fa ritenere che ancora oggi il centro di Palermo necessità di politiche e attenzioni molto specifiche e particolari che difficilmente potranno attuarsi disperdendo competenze e responsabilità in un ambito più ampio come quello della pianificazione generale della città.
Nessuno dei grandi centri storici italiani è stato recuperato semplicemente con un buon piano. Sono altrettanto importanti, o forse di più, – sottolinea Fontana – le politiche di sostegno all’attuazione delle sue previsioni sia pubbliche che private. Il vero cambiamento di cui si sentiva un gran bisogno è appunto un deciso rilancio di queste politiche dopo i lunghi anni di distrazione dell’amministrazione Cammarata. Se non si interviene immediatamente si rischia l’avvio di un nuovo processo di abbandono. Alla luce di questo rischio – conclude – riteniamo che il passaggio alla gestione ordinaria può essere una scelta velleitaria e quindi estremamente controproducente”.
Commenti recenti