31.05.2013 – Salvalarte Belìce. Gli ultimi appuntamenti
- data Maggio 31, 2013
- autore ufficiostampa
- In Beni culturali
- 0
Ultimo fine settimana con la sesta edizione di Salvalarte Belìce 2013. Di seguito gli appuntamenti in dettaglio
Sabato 1 giugno Gibellina, ore 9.30, inaugurazione del restauro della scultura Impronta di Turi Simeti;
La conservazione del contemporaneo è un tema estremamente attuale, che implica innovazioni tecnologiche e nuove metodologie conservative, ma in Sicilia conta ad oggi pochi precedenti. Gibellina può essere laboratorio d’avanguardia anche nel campo del restauro delle nuove forme d’arte e le sue “sculture urbane”, dal Cretto di Burri all’opera di Simeti, anticipano la necessità di codificare specifiche metodiche d’intervento sui manufatti esposti agli agenti atmosferici. Il monolite su cui Turi Simeti ha lasciato l’Impronta di un’ellisse – la cifra che lo distingue – rappresenta uno dei più significativi frammenti di poesia sparsi per le strade del centro belicino ed è stato ricavato dalla pietra della sua città d’origine, il travertino di Alcamo, particolarmente caro al committente, il mecenate Ludovico Corrao.
ore 10.30, Museo d’arte contemporanea “L. Corrao”, conferenza “il Cretto di Burri: restauro, completamento, manutenzione. Lavori in corso”. Parteciperanno:
Sergio Gelardi, dirigente generale dell’Assessorato regionale dei Beni culturali; Paola Misuraca, soprintendente ai Beni culturali di Trapani; Rosario Salvato, Fondazione Alberto Burri; Sergio Aguglia, direttore del Museo Riso – Palermo; Sergio Alessandro, Assessorato regionale dei Beni culturali; Rosario Fontana, sindaco di Gibellina; Leonardo Tilotta, responsabile del progetto per il completamento del Cretto – Comune di Gibellina; Gianfranco Zanna, direttore regionale di Legambiente Sicilia
A conclusione proiezione del documentario “Alberto Burri, vita nell’arte” di
Davide Gambino & Dario Guarneri;
Il centro storico di Gibellina venne distrutto dal sisma del 15 gennaio 1968. Su queste macerie Alberto Burri ha realizzato il Grande Cretto. L’opera consta di un’enorme colata di cemento bianco che compatta i dodici ettari di macerie del centro storico di Gibellina. Il progetto fu avviato nel 1984 e terminato cinque anni dopo. Le macerie furono distrutte grazie all’intervento dell’esercito, raccolte con bulldozer, compattate e tenute insieme da reti metalliche. Sopra questi blocchi omogenei si colò il cemento liquido bianco. Ogni fenditura è larga 2-3 metri, mentre i blocchi sono alti un metro e sessanta circa. Il tracciato dei blocchi e delle fenditure ricalca in buona parte l’impianto urbanistico originale, con le strade e gli isolati.
ore 17, Fondazione Orestiadi, “Ludovico Corrao e la sua eredità”, iniziativa per sostenere il Museo delle Trame mediterranee. Parteciperanno:
Francesca Corrao, Marina Giordano, Fabio Granata, Alfonso Leto e Francesca Messana. Coordina Gianfranco Zanna
Durante l’incontro sarà proiettato il documentario “Ludovico Corrao e il Museo delle Trame mediterranee” di Salvo Cuccia.
“Il Mediterraneo è sempre il Mare nostrum, dove diversi popoli si incontrano, si scontrano ma insieme costituiscono la koinè mediterranea. In un tempo carico di tensioni, di integralismi e fondamentalismi, il Museo delle Trame mediterranee di Gibellina ha la forza di un manifesto filosofico e morale per molte generazioni del futuro. E’ una ricerca che ho condotto dall’inizio della mia vita, è la mia ricerca di vita, se vogliamo la mia ragione di vita. E’ essenzialmente una rilettura profonda della storia e della cultura del Mediterraneo in Sicilia, della storia della Sicilia, della sua storia più vera, più profonda. E’ il tentativo di un percorso di fratellanza, a partire dai segni plurimi e comuni dei vari popoli del Mediterraneo, con i quali ho cercato di intensificare il dialogo, di essere, nel mio piccolo, un mediatore, uno strumento… da “Il sogno Mediterraneo” Ludovico Corrao intervistato da Baldo Carollo. Ernesto Di Lorenzo editore. Luglio 2010.
Domenica 2 giugno 10° edizione di Voler Bene all’Italia, la festa nazionale della Piccola Grande Italia
Viaggio nella Memoria, un itinerario nella Valle del Belìce
Gibellina, ore 8.30, raduno con tutti i partecipanti in piazza XV gennaio 1968. Percorso guidato nei luoghi della memoria del terremoto del 1968: Gibellina, Belìce/EpiCentro della Memoria Viva, Museo d’arte contemporanea “Ludovico Corrao”, Fondazione Orestiadi e Museo delle Trame mediterranee; Santa Ninfa, Castello di Rampinzeri; Cretto di Burri; Salaparuta, Convento dei Cappuccini; Ruderi di Poggioreale Vecchia; Santa Margherita di Belìce, Museo della Memoria.
Santa Margherita di Belìce, ore 20, Teatro Sant’Alessandro, incontro “il Belìce 45 anni dopo il terremoto: fra memoria e futuro”.
Durante la serata sarà proiettata un’inchiesta giornalistica realizzata nel 1978, a dieci anni dal terremoto, da Giancarlo Licata per Tele Sicilia.
In collaborazione con l’Istituzione Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
In occasione della Festa della Repubblica i Musei di Santa Margherita saranno aperti al pubblico, dalle 16.00 alle 21.00. A fare le visite guidate saranno gli alunni della Scuola media Giuseppe Tomasi di Lampedusa di Santa Margherita di Belice.
In particolare le guide per un giorno saranno gli alunni che seguono il corso “Educare alla Legalità”.
Visite guidate a:
Museo della Memoria
Museo del Gattopardo
Commenti recenti