12.04.2013 – La settimana della bellezza. Tuteliamo l’idroscalo ed il Parco dell’hangar di Augusta
- data Aprile 12, 2013
- autore ufficiostampa
- In Beni culturali
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Lo scorso 10 aprile, Legambiente ha segnalato agli organi competenti che nell’area dell’ex idroscalo di Augusta erano corso lavori di demolizione dei manufatti e delle strutture ivi esistenti. Opere che possedevano requisiti di interesse storico / culturali, risalendo essi agli anni 30-40 del secolo scorso ed essendo strettamente connessi alle vicende ante e post belliche che videro coinvolto il porto di Augusta. Le macerie ed il materiale di risulta sono stati trasportati a mezzo camion e depositati in uno spiazzo non recintato nella soprastante area del parco dell’Hangar per dirigibili. Sul luogo non ci sono cartelli che indichino a cosa siano finalizzate le demolizioni, chi le ha autorizzate e chi le stia eseguendo.
“Bisogna ricordare a tutti – dice Gianfranco Zanna, direttore di Legambiente Sicilia e responsabile del dipartimento beni culturali dell’associazione – che a salvaguardia dell’area dell’idroscalo ed il parco dell’Hangar, struttura questa tutelata ex legge (vincolo monumentale DA 2739 del 24.12.1987), Legambiente si è più volte impegnata con le iniziative “Puliamo il Mondo” e “Salvalarte” ed è anche grazie a queste campagne ed alla sensibilità di qualche assessore regionale e delle associazioni locali se oggi l’importante opera di ingegneria militare e la circostante area verde sono sopravvissute al degrado ed all’abbandono”.
Il loro valore è ancor più rilevante perché sono elementi peculiari del paesaggio del golfo di Augusta e della bellezza dei luoghi.
Pare che le demolizioni siano state fatte per “liberare” l’area prima che essa sia ceduta dal demanio militare all’Autorità Portuale di Augusta che vi vuole realizzare l’ampliamento dei piazzali del porto commerciale, opera fortemente contestata da Legambiente e dalle associazioni ambientaliste locali per gli insostenibili impatti ambientali che produrrebbe sulla zona umida e sulle contigue emergenze archeologiche e monumentali.
Dopo la segnalazione di Legambiente, sembra per intervento delle autorità militare, stamattina le operazioni di demolizione sono state fermate. Purtroppo non vi sono più tracce della grande struttura metallica che in epoca passata fungeva da officina per gli idrovolanti.
Enzo Parisi di Legambiente Sicilia afferma che “mentre rimane da accertare chi ha responsabilità dell’accaduto, è ora necessario ed urgente (dopo le analisi del caso per stabilire l’eventuale presenza di fibre d’amianto o altro materiale pericoloso) rimuovere dal parco la massa di macerie e detriti accumulati in quella che ha tutte le caratteristiche per essere definita una discarica abusiva. Chiediamo all’assessore all’Ambiente ed all’assessore dei Beni Culturali di disporre – ciascuno secondo le proprie competenze – un’approfondita indagine attraverso gli uffici, di apporre il vincolo paesaggistico sull’intera area e di promuovere un’azione per il recupero dei danni ambientali”.
“Queste – aggiunge Gianfranco Zanna- sono le risposte che ci attendiamo vengano prontamente fornite, affinché la ‘’Settimana della Bellezza’’ che inizia oggi veda anche concretizzarsi la volontà politica di fermare gli sfregi verso la bellezza, i beni naturali, storici, archeologici e monumentali della nostra terra”.
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