28.02.2013 – Fermate degli stabilimenti petrolchimici del polo Augusta, Priolo, Melilli. I Circoli Legambiente della provincia di Siracusa: sia garantita la sicurezza
- data Febbraio 28, 2013
- autore ufficiostampa
- In Ambiente
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In questi giorni iniziano le fermate degli stabilimenti petrochimici, che dureranno diversi mesi e che interesseranno progressivamente quasi tutte le aziende del polo industriale siracusano Augusta / Priolo / Melilli.
Mentre è un fatto positivo, per i lavoratori e per tutti i cittadini, che si facciano i lavori di manutenzione e di messa a punto di impianti industriali molto grandi e complessi per mantenerli efficienti, non possiamo però sottovalutare che si tratta di stabilimenti a rischio di incidente rilevante inseriti in un’area ad elevato rischio di crisi ambientale, oltre che Sito di Interesse Nazionale (SIN) ai fini della bonifica.
Come ormai la popolazione dell’area industriale sa bene – per averlo sperimentato sulla propria pelle ed averne spesso pagato le conseguenze in termini rischi e di danni alla salute – le fermate degli impianti, i lavori di manutenzione ed il successivo riavvio degli stessi rappresentano momenti particolarmente delicati e critici perché da essi possono scaturire incidenti di grande portata con conseguenze gravi per tutti.
Le manutenzioni sono caratterizzate dalla presenza contemporanea in impianto di centinaia di persone che utilizzano anche utensili ed attrezzature con fonti termiche che – in assenza delle necessarie precauzioni – possono innescare incidenti e dare vita a scenari infernali. Per quanto banale possa sembrare dirlo, non è mai abbastanza l’informazione fornita ai lavoratori sulle norme e procedure di sicurezza da seguire scrupolosamente e la vigilanza che occorre porre per evitare che un allentamento dell’attenzione causi disastri.
Altrettanto importante è far conoscere i piani di sicurezza esterna alla popolazione dei Comuni che rientrano nell’area a rischio, ai lavoratori dei numerosi centri commerciali posti accanto agli impianti ed ai cittadini che vi si recano per gli acquisti e istruire tutti – con vere esercitazioni – sulle norme di comportamento.
Il primo obbiettivo – in tutte le fasi della fermata, della manutenzione e del riavvio – è quindi garantire SICUREZZA E AMBIENTE e non deve mai essere il risparmio di alcuni giorni o ore di tempo a scapito delle condizioni di lavoro degli addetti, della sicurezza generale e delle componenti ambientali.
È poi di fondamentale importanza che tutte queste operazioni, ed in particolare quella del riavvio, avvengano senza le insopportabili e prolungate emissioni di nubi di fumo nero e/o rumori altrettanto molesti. Non può essere accettato il fatto che per tagliare le spese si scarichino sulla collettività inquinamento e rischio.
Pertanto Legambiente chiede a tutte le parti coinvolte una piena assunzione delle responsabilità che a loro competono:
– alle aziende del polo petrolchimico di non guardare ai crono-programmi fatti sulla base del massimo risparmio ma, invece, fare programmi basati sulla massima sicurezza
– a Confindustria, all’Ispettorato del Lavoro, all’Azienda Sanitaria ASP 8 ed ai Sindacati di rendersi parte attiva per verificare che i lavoratori siano veramente edotti sulle norme di sicurezza e che esse siano applicate – comprese quelle sulla qualità degli ambienti di lavoro – senza sconti e senza deroghe
– agli enti pubblici di controllo (ARPA, Provincia, Comuni) di vigilare affinché non vengano usate scorciatoie e scaricate in ambiente sostanze inquinanti, tossiche e cancerogene.
PERCHÉ NON SI PUÒ VIVERE COL BATTICUORE E LA VITA E LA SICUREZZA DELLE PERSONE DEVONO DAVVERO VENIRE PRIMA DI TUTTO.
I Circoli Legambiente della Provincia di Siracusa
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