12.02.2013 – Sicilia, la Regione concede deroghe arbitrarie per la pesca al novellame, contro ogni parere scientifico e contro le normative europee. Le associazioni ambientaliste protestano e minacciano azioni legali
- data Febbraio 12, 2013
- autore ufficiostampa
- In Ambiente, Natura
- 0
La storia si ripete e non a caso in piena campagna elettorale. Con un Decreto assessoriale della Giunta Siciliana di Crocetta è stata appena concessa una deroga che, in barba alla normativa europea che vieta la pesca al novellame (bianchetto e rossetto), ai pareri scientifici e ad ogni logica di gestione sostenibile delle risorse marine, concede per 40 giorni la possibilità di pesca al bianchetto, rossetto e cicerello, specie già dichiarate gravemente sovrasfruttate e per le quali già dal 1 giugno 2010 non è più consentita la pesca (Reg. Mediterraneo).
“La scellerata ed arbitraria scelta della Regione Sicilia di concedere l’ennesima, vergognosa deroga sul novellame puzza molto di regalia pre-elettorale e soprattutto rappresenta una nuova minaccia per il mare, le sue risorse e il futuro della pesca e dei pescatori”, dichiarano congiuntamente i rappresentanti di Legambiente, GreenLife, Marevivo, WWF e Greenpeace.
Per ogni chilo di novellame, ovvero il pesce come il bianchetto e il rossetto pescati ancona neonati, si perdono fino a 2 quintali di pesce adulto: un vero e proprio scempio di risorse che non solo danneggia il mare, ma che minaccia la sopravvivenza della pesca stessa.
La crisi del settore, da anni “vittima” di logiche e politiche di corto respiro che hanno negli anni portato all’attuale impoverimento delle risorse ittiche (-90% nel Mediterraneo e -47% nell’Atlantico!!), non si risolverà attraverso concessioni arbitrarie come quella fatta dalla regione Sicilia, ma solo garantendo la sostenibilità delle attività di pesca e il rispetto delle regole.
E’ quello che anni chiedono le associazioni ambientaliste italiane e che la stessa Unione Europea ha imposto ai Paesi membri, obbligati a presentare dei Piani di Gestione e di sfruttamento delle risorse in linea con i pareri scientifici che, come per il caso del novellame in Sicilia, avevano già ampiamente dato un parere contrario a nuove concessioni di pesca per bianchetto, rossetto e cicerello, specie già gravemente sovra sfruttate.
“Siamo decisi a non permettere che questo scempio si ripeta indisturbato e ci siamo già attivati con azioni forti contro questo decreto, sia a livello nazionale che attraverso l’Unione Europea e la Corte dei Conti e allo stesso tempo ci auguriamo che il Ministro Catania intervenga immediatamente con azioni forti contro questo vergognoso provvedimento della regione Sicilia” concludono i rappresentanti di Legambiente, GreenLife, Marevivo, WWF e Greenpeace.
Commenti recenti