07.07.2012 – Campi di volontariato di Legambiente a Lipari e Filicudi
- data Giugno 07, 2012
- autore ufficiostampa
- In Ambiente
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Oggi, giovedì 7 e domani venerdì 8 giugno, saranno attivati due campi di volontariato di Legambiente, circolo delle Isole Eolie, nelle isole di Lipari e di Filicudi all’interno delle aree archeologiche intestati al Parco Archeologico delle Isole Eolie, che vedranno impegnati circa venti volontari.
Nell’isola di Lipari i volontari di Legambiente, unitamente ad altri volontari e dipendenti del Comune di Lipari procederanno al diserbamento ed alla pulizia dell’area archeologica di Diana, con il controllo e la supervisione del personale del Parco Archeologico e dell’archeologa Maria Clara Martinelli.
Nell’isola di Filicudi, i volontari, unitamente a quelli delle associazioni “Nesos” ed “Eolo a 4 zampe”, procederanno alla pulitura dei villaggi archeologici di Capo Graziano e Filo Braccio.
“Cogliamo l’occasione – dichiara il presidente del Circolo di Legambiente – Giuseppe La Greca – per ringraziare gli abitanti di Filicudi, da sempre legati al territorio ed alla loro Identità, che si sono volontariamente proposti per la pulizia dei siti affinché possano essere visitati dai numerosi turisti prima dell’inizio della stagione estiva, l’arch. Michele Benfari ed il Direttore Spigo per la grande disponibilità manifestata. Le bellezze naturali, i vari aspetti geologici e vulcanologici, assieme ai settemila anni di storia delle Isole Eolie impongono un coerente ed impegnato lavoro di salvaguardia e conservazione del patrimonio, ma anche e soprattutto l’individuazione di quelle forme di collaborazioni che conducano a scelte condivise di governo e di sviluppo eco-sostenibile del nostro territorio. Si tratta di riconoscere l’unità dei valori umanistici, archeologici, etno-antropologici e naturali presenti nell’arcipelago e progettare una loro gestione e valorizzazione, coerente e organica. Con i campi di volontariato – conclude – vogliamo avviare una inversione di tendenza che veda gli eoliani tornare ad riappropriarsi del proprio territorio e del proprio patrimonio per uno sviluppo eco-sostenibile ampiamente condiviso del nostro futuro”.
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