23.05.12 – V edizione di Salvalarte Belìce. Conferenza stampa di presentazione del programma. Venerdì 25 aprile ore 10.00 – Castello di Salemi
- data Maggio 23, 2012
- autore ufficiostampa
- In Beni culturali, COMUNICATI STAMPA
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Salvalarte Belìce per il quinto anno ritorna ad occuparsi dei Beni culturali propri dell’identità territoriale belicina, con l’obiettivo di sottolineare i principi di tutela, valorizzazione e conservazione che risultano fondamentali per uno sviluppo sistematico dell’intera area.
Il programma della V edizione di Salvalarte Belìce sarà presentato venerdì prossimo, 25 aprile, alle ore 10.00, presso il Castello di Salemi
Saranno presenti Gianfranco Zanna, direttore regionale di Legambiente Sicilia; Giuseppe Saluzzo, responsabile Salvalarte Belìce; Rosalia Teri, presidente del circolo di Legambiente Valle del Belìce.
Parteciperanno: i commissari straordinari del comune di Salemi, la sovrintendente ai Beni culturali di Trapani, Paola Misuraca; il presidente della Provincia regionale di Trapani, Girolamo Turano.
Dopo la conferenza stampa, i primi appuntamenti:
alle ore 11, pulizia della Basilica paleocristiana di San Miceli per illustrare i lavori di restauro realizzati.
A seguire la visita alla fornace Santangelo, un progetto di valorizzazione del Gruppo archeologico Xaipe per inserirla negli itinerari della Rete Museale e Naturale Belicina.
A valle della città di Salemi, nella contrada San Miceli, si trovano i resti della Basilica paleocristiana risalente al III – IV secolo d.C. e dedicata a San Michele Arcangelo.
Nel 1893, Antonio Salinas scoprì la presenza di antichi mosaici. Iniziati gli scavi, vennero rinvenute le fondazioni di una Basilica monoabsidata a pianta longitudinale, rivolta da levante a ponente come tutti i templi dorici dell’isola.
La fornace Santangelo. Appartenuta alla famiglia Santangelo, la struttura, in dialetto locale stazzuni, fu utilizzata, fin dal XIX secolo,per la produzione di laterizi (tegole, coppi, mattoni, grondaie etc.) e manufatti in argilla, come pentole, piatti ed i fiaschi, cosiddetti ciaschi, per i quali Salemi era rinomata in tutta la Valle del Belìce.
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