04.06.2024 – L’Europa ha bisogno di un “Patto europeo per il futuro” che abbia davvero al centro l’ambiente
- data Giugno 04, 2024
- autore ufficiostampa
- In COMUNICATI STAMPA
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Per fronteggiare al meglio la crisi climatica ed essere più competitiva e inclusiva, l’Europa ha bisogno di un “Patto europeo per il futuro” che abbia davvero al centro l’ambiente. A sottolinearlo è Legambiente con la sua agenda per la legislatura europea 2024-2029.
Sono 13 i pilastri – clima-energia; economia circolare; piano d’azione Zero pollution; agricoltura; salute dei suoli; industria; trasporti e mobilità sostenibile; biodiversità, aree protette e foreste; investimenti per la Just Transition; tutela penale dell’ambiente; giustizia climatica; ricerca e innovazione; coinvolgimento e partecipazione dei cittadini – su cui dovrà fondarsi il Nuovo Green Deal europeo, e 16 le priorità ambientali su cui sarà importante lavorare nella prossima legislatura europea, anche per creare nuovi posti di lavoro e migliorare la vita dei cittadini europei. In questa partita, per Legambiente, l’Italia deve dare il suo contributo per un’ambiziosa azione comune europea che, se messa in campo, potrà portare ai cittadini importanti benefici economici. Il dossier è stato presentato oggi a Palermo alle candidate ed ai candidati siciliani al Parlamento europeo.
“Diciamo e scriviamo nel nostro dossier – dichiara Tommaso Castronovo, presidente di Legambiente Sicilia – che le prossime elezioni del 8 e 9 giugno, saranno un importante bivio nella storia delle istituzioni europee. Fondamentali le nostre proposte che hanno un’incidenza per il superamento di alcune criticità in Sicilia. E cioè, l’approvazione di una nuova direttiva quadro sulla giusta transizione che acceleri la decarbonizzazione e la rinconversione ecologica dei settori industriali maggiormente dipendenti dalle fonti, e nei cui territori saranno più evidenti le conseguenze in termini occupazionali e sociali legate alla trasformazioni dei processi produttivi. Una trasformazione ed una riconversione che non può non riguardare le aree industriali dei petrolchimici siciliani da Priolo a Milazzo e Gela, i cui territori hanno pagato e stanno pagando tutt’ora un prezzo altissimo ad un’industrializzazione fondata sul fossile. L’approvazione di una strategia europea per la giustizia climatica fondata su una politica comune dell’accoglienza e della solidarietà capace di dare risposte concrete alla crisi umanitaria dovuta anche alle migrazioni forzate dall’emergenza climatica”.
“Nella prossima legislatura europea – dichiara Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente – è fondamentale che si affermi una solida maggioranza a sostegno di un ‘Patto europeo per il futuro’, motore di un Nuovo Green Deal in grado di coniugare ambiziose politiche ambientali, climatiche ed energetiche con quelle fondate sulla competitività industriale e sulla coesione sociale. È fondamentale far recuperare ai paesi europei il tempo perso sulla produzione di tecnologie pulite. Nell’era dell’emergenza climatica, infatti, chi prima produrrà le soluzioni tecnologiche più innovative ai problemi del Pianeta, occuperà in anticipo i mercati internazionali. Rallentando il Green Deal lasceremo sempre più spazio alle tecnologie prodotte fuori dal Vecchio Continente, a partire dalla Cina. Per rendere possibile questo scenario la nostra associazione ha deciso di organizzare la sua ‘campagna elettorale’, promuovendo la partecipazione al voto di cittadine e cittadini e confrontandosi con i partiti e i loro candidati sull’importanza dell’Europa e del Green Deal, con iniziative organizzate in ogni regione italiana”
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