27.05.2024 – Legambiente Sicilia e WWF Sicilia sull’accordo per la Coesione: un enorme sperpero di denaro pubblico – 2,2 miliardi per opere inutili – ponte, inceneritori e discariche. Sono altre le priorità per promuovere lo sviluppo sostenibile e realizzare velocemente la transizione ecologica
- data Maggio 27, 2024
- autore ufficiostampa
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Un enorme sperpero di denaro pubblico per opere assolutamente inutili e insostenibili ambientalmente ed economicamente – ponte, inceneritori e discariche- che non serviranno a recuperare il ritardo nello sviluppo economico e nella coesione sociale della nostra regione rispetto al resto del Paese. Anzi, sottolineano Legambiente Sicilia e WWF Sicilia: “siamo certi che contribuiranno solo a ritardare il raggiungimento di importanti obiettivi, come quelli fissati al 2030 sull’economia circolare e la transizione energetica”.
Somme per oltre 2,2 miliardi saranno destinate al ponte sullo stretto (1,3 miliardi sui 13 miliardi), inceneritori (800 milioni), discariche e TMB (164 milioni), somme che saranno sottratte agli investimenti necessari per realizzare la transizione ecologica.
Saranno opere che ingesseranno per anni il sistema del trasporto pubblico e quello del ciclo dei rifiuti e, se mai realizzate, avranno costi ben più alti di quelli previsti e saranno ingestibili economicamente, senza dare nessuna risposta immediata al superamento delle criticità di questi due settori. Occorrono, infatti, seri investimenti per una poderosa cura del ferro, anziché i soli 190 milioni previsti dall’accordo per la coesione, per potenziare davvero il trasporto pubblico regionale e urbano, nonché per la realizzazione di impianti che rafforzino la filiera dell’economia circolare.
“Dell’elenco degli investimenti previsti, non possiamo che sottolineare – concludono le associazioni- la scarsità di risorse previste per l’efficientamento energetico, per gli investimenti sulle energie rinnovabili (100 milioni) e per la tutela del patrimonio ambientale (30 milioni). Scelta che denota la mancanza di visione strategica dei governi regionale e nazionale, una visione indispensabile per garantire l’unico sviluppo possibile per la nostra regione: quello legato alla transizione ecologica”.
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