27.03.2023 – CLEAN CITIES CAMPAIGN 2023. Arriva a Catania la campagna itinerante di Legambiente per promuovere con forza una mobilità urbana più efficiente, sicura e pulita
- data Febbraio 27, 2023
- autore ufficiostampa
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Legambiente presenta oggi la scheda città “Catania 2030”, l’approfondimento realizzato in occasione della tappa locale di Clean Cities, la campagna itinerante dell’associazione ambientalista che fa il punto sulle politiche cittadine per la riduzione dell’inquinamento atmosferico e la mobilità sostenibile, in favore del ridisegno dello spazio urbano per una città a misura di uomo. La scheda si concentra sui principali indicatori urbani di mobilità, fornendo strumenti e proposte per trasformare Catania in una vera “clean city” inclusiva e sicura per tutti, entro il 2030.
L’ aria di Catania è ancora inquinata. Ad allarmare è, soprattutto, la distanza rispetto ai valori limite sanitari e persino a quelli più tolleranti che stanno per essere adottati dall’Europa per il 2030. Il PM10 dovrà essere ridotto del 29 % entro il 2030, il PM2.5 del 23% e gli ossidi d’azoto (NO2) del ben 41%. Dal 2011 al 2021 Catania ha visto una riduzione dell’NO2 del solo 1%: di questo passo, impiegherebbe più di 40 anni a risanare l’aria. Male anche per il Pm10, con una tendenza di riduzione del solo 2%.
Catania presenta una situazione non proprio rosea dal punto di vista della mobilità urbana, soprattutto per quanto riguarda gli indici di traffico e incidentalità. Ci sono ancora troppe auto in circolazione (79 per ogni 100 abitanti), il che rende il capoluogo siciliano una delle città più insicure d’Italia con valori di incidenti stradali superiori alla media nazionale: 5,72 tra morti e feriti ogni 1000 abitanti all’anno, mentre l’obiettivo al 2030 è indicato sotto i 2. L’utilizzo del trasporto pubblico è ancora insufficiente: inferiore di 15 volte rispetto a Milano e 20 volte meno di quel che si osserva in Centro Europa, ma migliora con l’introduzione delle linee ferroviarie e della nuova metropolitana. Insufficiente anche l’offerta di percorsi ciclabili, anche se non pochi i ciclisti urbani che li popolano. Inoltre, serve maggior impegno nell’estensione delle strade a velocità calmierata che è appena di 19 km. Le strade 30, oltre a incentivare la mobilità ciclopedonale, sono indispensabili per ridurre la gravità degli incidenti stradali. Affinché Catania possa diventare una “CITTÀ 30” è necessaria loro moltiplicazione di 30 volte entro il 2030 (obiettivo 80% strade cittadine).
“A causa dell’elevato livello di traffico ogni catanese perde circa 120 ore ogni anno, quasi un mese di lavoro – dichiara Viola Sorbello, presidente di Legambiente Catania – questo colloca Catania al quarto posto in Italia per congestione. Occupiamo le ultime posizioni in tutti i rapporti che valutano la mobilità sostenibile delle città per uso del trasporto pubblico, mobilità ciclistica e pedonale. Le conseguenze più gravi sono per la nostra salute. Per fronteggiare i rischi sanitari connessi alla mal’aria, nel 2015, Catania emanò un’ordinanza molto coraggiosa – continua Viola Sorbello – il divieto di circolazione in un ampio perimetro urbano per tutte le auto alimentate a gasolio tipo Euro 0 e 1- Azione coraggiosa ma del tutto inefficace per l’assenza di azioni repressive contro la violazione a tale ordinanza”.
Il circolo Legambiente di Catania ha più volte lanciato l’allarme. Di recente, gli attivisti hanno indossato maschere antigas e appeso striscioni ai balconi dei palazzi. E anche quest’anno, in occasione di Clean Cities, lancia l’ennesimo grido d’allarme. “Occorre prendere provvedimenti immediati”, chiosa Sorbello, “L’intervento più ovvio è quello di limitare l’uso dell’automobile con restrizioni del traffico, della velocità, delle auto più inquinanti, imponendo tariffe per l’accesso alla città, riducendo le aree di sosta e aumentando le tariffe di quelle esistenti. Ma bisogna agire con decisione anche per favorire il rinnovo del parco auto con incentivi per chi sostituisce un veicolo inquinante con uno a basso impatto, migliorare il trasporto pubblico, istituire Low Emission Zone, ZTL, zone 30 e accelerare la realizzazione della rete ciclabile”.
La campagna itinerante Clean Cities è un viaggio in 18 capoluoghi italiani, da Nord a Sud, per promuovere con forza una nuova mobilità urbana: più sicura, più efficiente, meno inquinante. L’iniziativa rientra nell’ambito della Clean Cities Campaign, un network europeo di associazioni ambientaliste e movimenti di base che ha come obiettivo una mobilità urbana a zero emissioni entro il 2030. Insieme alla campagna itinerante viaggia anche il progetto MOB – movimento in rivoluzione della Fondazione Unipolis, in partnership con Legambiente. . L’iniziativa ha come obiettivo l’engagement dei giovani tra i 16 e i 21 anni, che si sfideranno in un grande torneo nazionale dove vincerà chi si muoverà in modo sostenibile e saranno poi impegnati nella definizione di interventi per rendere la mobilità della propria città più sostenibile ed efficiente.
Petizione on line. “Ci siamo rotti i polmoni. No allo smog!” per chiedere al Governo risposte urgenti nella lotta allo smog, a partire dagli interventi sulla mobilità e l’uso dello spazio pubblico e della strada. Firmala anche tu >> attivati.legambiente.it/malaria
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