10.10.2020 – 3° Ecoforum sui rifiuti e l’economia circolare. Legambiente: “Occorre fare in fretta e chiudere il ciclo dei rifiuti con gli impianti che devono essere realizzati nel rispetto delle norme e del territorio e chiudere tutte le discariche”
- data Ottobre 10, 2020
- autore ufficiostampa
- In COMUNICATI STAMPA
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“Dobbiamo fare pubblicamente ammenda: in tutti questi anni abbiamo sbagliato noi, non servono impianti per chiudere il ciclo dei rifiuti, ma inceneritori, come quelli a Copenaghen, dove realizzarci sopra una pista da sci e vendere la produzione in più di calore al Nord Africa. Risolto problema”. Questa la provocazione del presidente di Legambiente Sicilia, Gianfranco Zanna, nel corso dei lavori del 3° EcoForum regionale sui rifiuti e l’economia circolare che si è svolto ieri allo Spazio Mediterraneo dei Cantieri culturali alla Zisa. Zanna ha con una serie di paradossi ha attaccato la Regione sulla gestione dei rifiuti. “Da una parte – ha detto – prendiamo atto del fatto che con questo governo si parla, finalmente, di raccolta differenziata. Ma non è sufficiente, non basta: non abbiamo una legge sui rifiuti, manca la programmazione. Non è stato realizzato alcun impianto, ma si continua ottusamente a parlare di discariche nuove e, peggio, da ampliare. Siamo stanchi, e come noi anche i tanti imprenditori che hanno investito e vogliono investire nell’economia green. Non abbiamo più tempo, occorre fare in fretta e chiudere il ciclo dei rifiuti con gli impianti che devono essere realizzati nel rispetto delle norme e del territorio e chiudere tutte le discariche”.
Nel corso dei lavori dell’Ecoforum è stata lanciata la nuova edizione di Sicilia Munnizza free che avrà come fulcro centrale la prossima attuazione del pacchetto delle direttive europee sull’economia circolare che non potrà che essere, anche per la nostra regione, una sfida esaltante e un’occasione irripetibile per chiudere definitivamente con la stagione delle discariche e pianificare e realizzare un sistema industriale del recupero e del riciclo che possa generare sviluppo, occupazione e benessere per la nostra isola. E proprio sulle prossime sfide dell’ End Of Waste che si sono concentrate le sessioni dell’Ecoforum regionale, con la partecipazione di rappresentanti istituzionali, mondo dell’impresa ed esperti che si sono confrontati sulle proposte in campo e sulle soluzioni anche industriali per la gestione sostenibile dei rifiuti, a partire dalla necessità della realizzazione di impianti a servizio della raccolta differenziata e del recupero e riuso della materia prima seconda.
“I buoni risultati raggiunti in diversi comuni siciliani, seppur con tutti i limiti e le criticità che abbiamo e continuiamo a segnalare, – dichiara Tommaso Castronovo coordinatore del Progetto “Sicilia Munnizza Free”- sono comunque il segnale che qualcosa sta comunque cambiando. Magari non proprio come avremmo voluto: la differenziata è quasi al 40%, ma la qualità è ancora insufficiente, sono centinaia i comuni che hanno raggiunto gli obiettivi di legge del 65% ma ancora le 3 città metropolitane sono sotto il 20%, si stanno progettando nuovi impianti di compostaggio ma quelli attualmente in esercizio sono stati progettati male e gestiti ancora peggio, e comunque del tutto insufficienti per le esigenze attuali e future. C’è quindi ancora molto da fare e, soprattutto, farlo ancora meglio adesso che si apre la sfida dell’economia circolare anche nella nostra regione”.
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