09.07.2020 – Il presidente di Legambiente Sicilia, Gianfranco Zanna, è stato nuovamente ascoltato dalla Commissione Cultura dell’Ars sul ddl riguardante i beni culturali e i piani paesistici: “Un ddl eccessivo, che, alla fine, ha solo un lucido obiettivo: bloccare i piani paesaggistici o farli impugnare più facilmente. Chiediamo il ritiro di questi articoli e siamo disposti a continuare a discutere sul resto”
- data Luglio 09, 2020
- autore ufficiostampa
- In COMUNICATI STAMPA
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Dopo essere stato ascoltato ieri dalla Commissione Cultura dell’ARS, il presidente di Legambiente Sicilia, Gianfranco Zanna, ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Ci sono parti di questo ridondante, ripetitivo, complicato ddl, che è stato notevolmente cambiato in più parti, che sono adesso perfino apprezzabili, ma resta, come un macigno, il lucido e perverso obiettivo di farla finita con i piani paesaggistici così come sono stati finora concepiti e approvati, perché, come gli è sfuggito ad un certo punto al presidente Sammartino, “bloccano lo sviluppo”.
Quindi – insiste Zanna -, con pervicacia e una non piccola dose di arroganza politica, l’intento resta quello di voltare pagina per i nuovi piani o per gli aggiornamenti futuri degli attuali: con le nuove pessime norme che si propongono, si creano tutte le condizioni per impedire l’attuale percorso lineare, chiaro e condiviso. Si aggiungono – denuncia il presidente di Legambiente – lacci e laccioli nell’iter approvativo per renderlo praticamente impossibile o per dare nuovi strumenti tecnico-giuridici per i soliti ricorsi amministrativi dei nemici dell’ambiente e del paesaggio.
Questa è l’amara realtà dei fatti. Non ci sono altre riflessioni o valutazioni da fare. Ognuno si assuma le proprie responsabilità, noi continueremo – conclude Zanna – a contrastare il ddl e chiediamo, così come il presidente Sammartino si era impegnato a fare, il ritiro di questi infami articoli”.
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