24.06.2020 – Legambiente Sicilia ha incontrato gli amministratori giudiziari della ‘Sicula Trasporti’. Gianfranco Zanna, presidente regionale dell’associazione ambientalista: “Abbiamo spiegato la nostra ferma opposizione al progetto di ampliamento della discarica dei Leonardi. Chiediamo che la Regione o il Tribunale di Catania fermino l’iter autorizzativo di questo nuovo possibile scempio ambientale, economico e di sistema”
- data Giugno 24, 2020
- autore ufficiostampa
- In COMUNICATI STAMPA
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In un incontro avvenuto ieri tra la Legambiente Sicilia e gli amministratori giudiziari della ‘Sicula Trasporti’, la società che gestisce la più grande discarica privata del Mezzogiorno finita sotto inchiesta dalla Procura di Catania, l’Associazione ambientalista ha riproposto la sua ferma e dura opposizione al progetto di ampliamento della discarica, presentato dai fratelli Leonardi, proprietari del sito, per 4 milioni e 550mila metri cubi di nuovi rifiuti da abbancare, con un possibile prevedibile guadagno per i gestori/proprietari di oltre 500 milioni di euro.
“Sarebbe l’ennesimo nuovo scandalo della gestione dei rifiuti in Sicilia. Un ampliamento mostruoso, – dichiara Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia – su un territorio già ampiamente distrutto e devastato”.
La Commissione VIA VAS della Regione, che ha esaminato il progetto, ha già evidenziato 33 osservazioni puntuali e precise, molte di forte sostanza, evidenziando la presenza di numerose e importanti criticità.
“Abbiamo ribadito la richiesta di fermare l’iter autorizzativo per questo nuovo ampliamento, non facendo svolgere la conferenza dei servizi convocata per il prossimo 7 luglio e chiedendo il ritiro del progetto, pieno di incongruenze e carente di tanti documenti, elaborati e studi indispensabili – continua Zanna-. Gli amministratori giudiziari non possono essere lasciati soli nel gestire questa ‘patata bollente’ che riguarda tutta la Sicilia, visto che a Lentini portano i rifiuti più di 200 Comuni. È la Regione che deve fa la sua parte. Non può solo spostare i rifiuti in altre discariche, ma deve compiere degli atti coraggiosi per rompere il sistema fondato sulle discariche. Fermi questo e altri ampliamenti, compresa la settima vasca di Bellolampo, a costo di portare i rifiuti fuori dalla Sicilia, e forzi le procedure per estendere la raccolta differenziata, costringendo in tutti i modi anche i più riottosi, come gli amministratori di Palermo, Catania e Messina”.
Legambiente Sicilia chiede, inoltre, alla Procura di Catania, se ancora non lo avesse fatto, di avviare un’indagine sull’altro ampliamento della discarica della ‘Sicula Trasporti’ di 1 milione e 800mila mc, autorizzato celermente dalla Regione nel gennaio del 2018, viste le dichiarazioni messe a verbale in alcune deposizioni rese alla Commissione regionale Antimafia.
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