28.4.2020 Giornata mondiale delle vittime dell’amianto. Dimenticata un‘emergenza sanitaria e ambientale che miete ogni anno migliaia di vittime in Italia e in Europa
- data Aprile 28, 2020
- autore UFFICIO STAMPA
- In # Campagne, COMUNICATI STAMPA, Rifiuti
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Giornata mondiale delle vittime dell’amianto. Dimenticata un‘emergenza sanitaria e ambientale che miete ogni anno migliaia di vittime in Italia e in Europa, quasi 2.000 mesoteliomi diagnosticati negli ultimi vent’anni in Sicilia. E’ urgente dotarsi del Piano regionale Amianto e provvedere al censimento, rimozione e bonifica dell’amianto presente in Sicilia.
In occasione della Giornata mondiale vittime dell’amianto, che si celebra ogni 28 aprile, Legambiente Sicilia intende riaccendere l’attenzione su un‘emergenza ambientale e sanitaria, purtroppo ancora sottovaluta dalle istituzioni regionali e locali, ma anche dalle categorie professionali e dei lavoratori edili impegnati nei lavori di riqualificazione edilizia nei comuni siciliani. Pur in assenza di dati ufficiali, è del tutto evidente la larga diffusione nei nostri territori dei manufatti in cemento amianto (MCA), in particolare serbatoi idrici e tettoie, utilizzati dai cittadini. In particolare, si ritiene che gli edifici privati in Sicilia rappresentino il 70-80% del totale dei siti con presenza dei materiali contenenti amianto.
Sono già trascorsi più di 27 anni dalla messa al bando della loro produzione e commercializzazione a causa dei rischi mortali (mesotelioma, asbestosi, etc.) ai quali si è esposti in seguito all’inalazione di fibre di amianto rilasciate dai MCA in cattivo stato di conservazione.
Mentre sono passati 6 anni dall’approvazione della legge regionale 10/2014, con la quale si ambiva ad eliminare nei successivi 3 anni tutto l’amianto presente in Sicilia. Ma, praticamente la legge è rimasta lettera morta. Niente censimento né mappatura, nessun Piano regionale dell’amianto, non sono stati mai destinati i 10 milioni di euro ai Comuni per la bonifica, la rimozione e lo smaltimento dell’amianto. In questo periodo di emergenza sanitaria, nella quale si è posta la tutela della salute come prioritaria a costo di pesanti ripercussione sociali ed economiche, non possiamo non sottolineare come in questi anni la stessa attenzione non sia stata posta nei confronti di questa emergenza sanitaria e ambientale permanente legata all’amianto. Nel corso degli ultimi 20 anni, solo in Sicilia, sono stati diagnosticati quasi 2.000 casi di mesotelioma, mentre in Europa sono circa 15.000 i decessi ogni anno a causa di patologie amianto correlate. Ritorniamo a richiedere maggiore attenzione da parte della Regione ad affrontare con solerzia l’emergenza amianto, con adeguati interventi efficaci sotto l’aspetto amministrativo, sanitario e prioritariamente ambientale (eliminazione del rischio amianto) mettendo a disposizione adeguate risorse economiche, cosi come è stato fatto per il covid 19.
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