09.10.2024 – Incendio nell’impianto di Kalat Impianti. La solidarietà di Legambiente Sicilia e del Circolo il cigno di Caltagirone. Una chiara strategia per cancellare una delle migliori esperienze di gestione pubblica del ciclo integrato dei rifiuti
- data Ottobre 09, 2024
- autore ufficiostampa
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I continui incendi, di presumibile origine dolosa – dichiara Tommaso Castronovo, presidente di Legambiente Sicilia – subiti dall’impianto pubblico di recupero e riciclo dei rifiuti provenienti dalla raccolta differenziata di Kalat Impianti, sono più che segnali inquietanti: si tratta di una chiara strategia per cancellare una delle migliori esperienze di gestione pubblica del ciclo integrato dei rifiuti nella nostra regione. Legambiente Sicilia e il circolo Il Cigno di Caltagirone esprimono solidarietà alla dirigenza e ai lavoratori di Kalat Impianti, messi in cassa integrazione dopo l’incendio del 2021. Ricordiamo che quello di Kalat Impianti è l’ultimo impianto a servizio della raccolta differenziata e del riciclo, interamente finanziato e realizzato con fondi pubblici, ormai nel lontano 2005.
Dopo circa 20 anni, nessun altro impianto pubblico per il riciclo è stato finanziato e realizzato, nonostante decine di annunci. E proprio quando, dopo 3 anni, sono stati finalmente individuati i finanziamenti per riattivare l’impianto di selezione e valorizzazione di carta, cartone e plastica provenienti dalla raccolta differenziata nei comuni del Calatino, viene appiccato un altro incendio. A pensare male, a volte ci si azzecca! Ritardi colpevoli e scelte sbagliate e costose – conclude Castronovo – che puntano a discariche e inceneritori anziché sostenere e accelerare la realizzazione di impianti a servizio della raccolta differenziata e dell’economia circolare, sono il brodo di coltura per mantenere il caos e alimentare interessi opachi nella gestione del ciclo dei rifiuti”.
“La realtà virtuosa dei 15 comuni del Calatino – dichiara Anita Astuto, presidente del Circolo Legambiente Il Cigno di Caltagirone e vicepresidente di Legambiente Sicilia – in vent’anni di pionieristica gestione del sistema integrato dei rifiuti con Kalat Ambiente non aveva mai dato fastidio, perché era una mosca bianca in un sistema viziato, basato sulle discariche, quest’ultimo ben ingrassato dai pessimi risultati del resto della Sicilia. Negli ultimi anni – continua Astuto – la stragrande maggioranza dei comuni siciliani ha raggiunto importanti obiettivi di raccolta differenziata (tranne le due città metropolitane di Palermo e Catania), dimostrando che l’alternativa dell’economia circolare allo smaltimento o all’incenerimento è concreta. Non è certamente un caso che in questi ultimi anni si siano susseguiti incendi agli impianti di Kalat SRR, la Kalat Impianti appunto, di cui quello di ieri è solo l’ultimo, e la cui tempistica è oltremodo sospetta. Evidentemente, conviene a qualcuno mantenere nel caos questa che, fino all’incendio del 2021, era una realtà virtuosa nel Calatino ed esempio per tutta la Sicilia”.
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