28.02.2024 – Legambiente su grano canadese a Pozzallo. Quali controlli?
- data Febbraio 28, 2024
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L’ennesima nave di provenienza estera, stavolta dal Canada, carica di grano è sbarcata al porto di Pozzallo, accompagnata da una vibrante protesta di agricoltori che, giustamente, vedono non solo una minaccia relativa alla concorrenza sleale ma soprattutto temono i possibili effetti nocivi per la salute umana.
“Da oltre venti anni, al porto di Pozzallo giungono e scaricano navi contenenti granaglie sia destinate al consumo umano che al consumo animale – dichiara Alessia Gambuzza, responsabile agricoltura sostenibile Legambiente Sicilia -. Capita poi che ci si accorge, solo a posteriori, che il latte imbottigliato in qualche stabilimento contiene aflatossine. Ma il latte è l’ultimo anello della catena e, rinvenire aflatossine nel latte vuol dire che le vacche sono state alimentate con mangimi contaminati all’origine”.
Leggi tutto»22.02.2024 – La Sicilia non ha bisogno di sanatorie ma di legalità: Convegno 28 Febbraio 2024- ore 16.30 -Palermo- Palazzo Reale
- data Febbraio 22, 2024
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19.02.2024 – Zootecnia biologica. Legambiente: la Regione Siciliana aiuti subito gli allevatori per l’acquisto dei foraggi fuori dall’isola e ritiri la deroga all’utilizzo di mangimi e foraggi non biologici
- data Febbraio 19, 2024
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La siccità in Sicilia sta determinando una crisi nel settore agricolo e zootecnico senza precedenti. I pascoli sono inesistenti ed è compromessa la produzione di foraggio. La crisi è pesantissima specie per le aziende medio piccole, sempre più in difficoltà economica e senza un reddito adeguato, schiacciate tra le conseguenze della crisi climatica,
Leggi tutto»14.02.2024 – I dati del report PENDOLARIA di Legambiente. Tra nodi irrisolti e qualche buona notizia, in Italia i servizi ferroviari regionali e il trasporto pubblico restano un tema secondario, mentre il numero dei viaggiatori torna salire. Legambiente: “Il tema dei pendolari e del trasporto su ferro diventi una priorità. Sbagliato investire sul Ponte sullo Stretto. Al Sud occorre potenziare le linee ferroviarie con nuovi treni e puntare su elettrificazione e collegamenti più veloci via terra e via mare”
- data Febbraio 14, 2024
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Video: Fake News, ponte sullo stretto
In Italia i servizi ferroviari regionali e il trasporto pubblico sono un tema del tutto secondario, insieme al Mezzogiorno e ai finanziamenti ad oggi insufficienti. Intanto mentre il numero dei viaggiatori torna a salire, il governo Meloni risponde con tagli e rimodulazioni. Nell’ultima legge di bilancio, approvata lo scorso dicembre, per la prima volta dal 2017 non sono stati neanche previsti fondi per il trasporto rapido legato a metro, tramvie, e filovie, così come per la ciclabilità e la mobilità dolce.
Leggi tutto»13.02.2024 – Eolico offshore galleggiante da 250 MW a largo delle Isole Egadi: opportunità per un rilancio della cantieristica per l’assemblaggio e manutenzione dei parchi eolici offshore. Nuove prospettive di politica industriale a Termini Imerese e Augusta
- data Febbraio 13, 2024
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“Salutiamo con favore il parere positivo espresso dal Ministero della Cultura sull’impianto eolico offshore galleggiante da 250 MW a largo delle Isole Egadi, sperando che questo segni un cambio di passo nei confronti dell’accettabilità degli impianti a fonti rinnovabili e dell’evoluzione culturale che deve accompagnare i “paesaggi rinnovabili” – dichiara Tommaso Castronovo Presidente di Legambiente Sicilia -. Al momento il primo e unico impianto eolico entrato in esercizio in tutto il mar Mediterraneo è a Taranto e ha dovuto attendere ben 14 anni per l’autorizzazione, dunque l’auspicio è che questo in Sicilia non resti un caso isolato”.
Leggi tutto»12.02.2024 – Riutilizzo acque reflue in agricoltura. Legambiente: una buona notizia. Adesso serve un adeguato intervento sui depuratori esistenti
- data Febbraio 12, 2024
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“Esprimiamo apprezzamento per il varo del Decreto Assessoriale, a firma dell’assessore Di Mauro, che prevede il riutilizzo in agricoltura delle acque reflue urbane”. Lo dichiara Tommaso Castronovo, presidente di Legambiente Sicilia – che aggiunge: “Speriamo che non sia tardivo nei suoi effetti, che venga accompagnato da un adeguato intervento sui depuratori esistenti, spesso malfunzionanti, accelerando la realizzazione di quelli previsti dal commissario unico per la depurazione, su cui attualmente gravano forti ritardi”.
Leggi tutto»10.02.2024 – Legambiente sulla protesta degli agricoltori. L’inganno e la “vittoria dei fitofarmaci”
- data Febbraio 10, 2024
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“Chi nella comunità europea cercava un appiglio per cedere alle pressioni delle multinazionali del fitofarmaco lo ha trovato nella protesta degli agricoltori. Fingendo di accontentarli in realtà ha riaperto una porta che tanti agricoltori italiani avevano già chiuso. E ha ritirato quella mano di aiuto che tanti altri agricoltori si aspettavano, consegnandoli alle interessate attenzioni di chi mette in atto aggressive strategie di vendita di fitofarmaci, in un mondo dove i produttori agricoli sono sempre più isolati e le associazioni contano sempre meno. In altri termini, tornare indietro sui fitofarmaci è stato un inganno nei confronti degli agricoltori e a favore delle multinazionali del fitofarmaco”. Lo dichiara Alessia Gambuzza, responsabile agricoltura sostenibile Legambiente Sicilia.
Leggi tutto»08.02.2024 – I dati di “Mal’Aria di città 2024”: luci e ombre dell’inquinamento atmosferico nelle città italiane. Nel 2023, 18 città su 98 hanno superato i limiti giornalieri di PM10. Palermo e Catania tra le città più inquinate
- data Febbraio 08, 2024
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Il report “Mal’Aria di città 2024” • Cartella digital (Videoscheda e infografiche) • Il nostro itinerario Città2030
La lotta allo smog nelle città italiane è ancora in salita secondo il nuovo report di Legambiente “Mal Aria di città 2024”, redatto nell’ambito della Clean Cities Campaign. Infatti, nonostante una riduzione dei livelli di inquinanti atmosferici nel 2023, le città faticano ad accelerare il passo verso un miglioramento sostanziale della qualità dell’aria. I loro livelli attuali sono stabili ormai da diversi anni, in linea con la normativa attuale, ma restano distanti dai limiti normativi che verranno approvati a breve dall’UE, previsti per il 2030 e soprattutto dai valori suggeriti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, evidenziando la necessità di un impegno deciso, non più rimandabile, per tutelare la salute delle persone.
Il report di Legambiente ha analizzato i dati del 2023 nei capoluoghi di provincia, sia per quanto riguarda i livelli delle polveri sottili (PM10, PM2.5) che del biossido di azoto (NO2).
I dati evidenziano un miglioramento rispetto all’anno precedente, principalmente attribuibile alle condizioni meteorologiche “favorevoli” che hanno caratterizzato il 2023, anziché a un effettivo successo delle azioni politiche intraprese per affrontare l’emergenza smog. Tuttavia, le città italiane, da Nord a Sud, presentano ancora considerevoli ritardi rispetto ai valori più stringenti proposti dalla revisione della Direttiva europea sulla qualità dell’aria che entrerà in vigore dal 2030 (20 µg/mc per il PM10, 10 µg/mc per il PM2.5 e 20 µg/mc per l’NO2).
In particolare, se ci trovassimo nel 2030, quasi tutti capoluoghi siciliani sarebbero in violazione delle normative riguardanti il PM10, ad eccezione di Trapani ed Enna. Per quanto riguarda il PM2.5, solo Enna rispetterebbe i nuovi obiettivi fissati per il 2030.
Preoccupano i valori registrati di NO2 registrati a Catania e Palermo (33 µg/mc), che si collocano tra i più alti del paese supererebbero del 40% i nuovi limiti fissati al 2030.
“Purtroppo non c’è da stare tranquilli per la nostra salute – dichiara Tommaso Castronovo presidente di Legambiente Sicilia –. In questi anni, poco o nulla è stato fatto per eliminare le cause delle emissioni degli inquinanti atmosferici e migliorare la qualità dell’aria. Quasi tutti i capoluoghi siciliani sarebbero oggi in violazione dei limiti più stringenti previsti dalla direttiva europea al 2030, e ancora di più rispetto ai valori raccomandati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Occorre rapidamente applicare misure mirate per ridurre gli inquinanti nelle nostre città, disincentivando il traffico veicolare e potenziando il trasporto pubblico di massa. In particolare, è necessario accelerare il completamento dei lavori della metropolitana a Catania, i lavori dell’anello e del passante ferroviario a Palermo, e la realizzazione delle nuove linee del tram. Occorre estendere nelle nostre città la ZTL, le strade a 30km e le reti ciclo pedonali. In questo modo, potremmo garantire ai cittadini un’aria più pulita e città più sicure e a misura d’uomo”.
Le proposte di Legambiente. Per uscire dalla morsa dell’inquinamento – secondo il Cigno Verde – bisogna tenere conto delle diverse realtà territoriali e agire sulle diverse fonti di emissioni di inquinanti atmosferici in maniera sinergica. Solo così si potrà nel medio periodo tornare a respirare aria pulita nelle nostre città. Ecco, le direzioni da seguire:
- Muoversi in libertà e sicurezza per le città. Servono investimenti massicci nel TPL, incentivi all’uso del trasporto pubblico, mobilità elettrica condivisa anche nelle periferie, implementare ZTL, LEZ (Low emission zone) e ZEZ (Zero emission Zone), elettrificazione anche dei veicoli merci digitalizzare i servizi pubblici, promuovere l’home working, ampliare reti ciclo-pedonali e ridisegnare lo spazio urbano, a misura di persona con limiti di velocità a “città 30”, rendendo al contempo la mobilità non solo più pulita, ma più sicura e realmente inclusiva.
- Riscaldarsi bene e meglio. Bisogna vietare progressivamente le caldaie e generatori di calore a biomassa nei territori più inquinati; negli altri invece supportare l’installazione di tecnologie a emissioni “quasi zero”, con sistemi di filtrazione integrati o esterni, o soluzioni ibride.
- Occuparsi anche delle campagne. In aree rurali con agricoltura e allevamento intensivo, le emissioni agricole possono superare quelle industriali o urbane. Occorre dunque vigliare sul rispetto dei regolamenti per lo spandimento e rapido interramento dei liquami, e promuovere investimenti agricoli verso pratiche che riducano le emissioni ammoniacali, come la copertura delle vasche di liquami e la creazione di sistemi di trattamento, soprattutto per la produzione di biometano.
- Monitorare per la tutela della salute. È inoltre necessario cambiare anche la strategia di monitoraggio sinora impiegata, aumentando il numero di centraline di monitoraggio in modo da garantire una copertura di tutte le principali aree urbane del Paese. Con la prossima adozione di nuovi limiti più allineati con quelli dell’OMS, infatti, molte delle aree che ora sono in regola non lo saranno più e la verifica costante e puntuale della situazione sarà ancora una volta quanto mai necessaria. Oggi sono disponibili sensori a basso costo che si possono affiancare alle centraline tradizionali, rendendo il monitoraggio distribuito, capillare e scientificamente fondato secondo il paradigma delle smart cities.
Quest’anno, Legambiente lancia la campagna itinerante “Città2030: le città e la sfida del cambiamento” che si svolgerà dall’8 febbraio al 6 marzo. L’iniziativa, realizzata nell’ambito della Clean Cities Campaign, una coalizione europea di ONG e organizzazioni della società civile, di cui anche il cigno verde fa parte, farà tappa in 18 città italiane per promuovere una mobilità sostenibile e a zero emissioni e per chiedere città più vivibili e sicure. L’iniziativa giungerà a Catania (1-2/03). Durante le tappe, saranno organizzati incontri con rappresentanti delle amministrazioni locali, esperti e cittadini per discutere delle sfide legate alla mobilità sostenibile nei vari contesti urbani, sia iniziative di piazza come flash mob, presidi, attività di bike to school. Zero Emission, sharing mobility, TPL elettrico e Città30 saranno alcuni dei principali temi affrontati.
*Note metodologiche: l’unità di misura con la quale vengono espresse le concentrazioni di NO2, PM2.5 e PM10 è microgrammi per metro cubo di aria (µg/mc). Per quanto riguarda il biossido d’azoto (NO2), le città capoluogo di provincia di cui è stata ricavata la media annuale sono 91; per il PM2,5 sono 87; per il PM10 (sia per le medie annuali che per gli sforamenti giornalieri) sono 98. La media annuale è stata calcolata come media delle medie annuali delle singole centraline di monitoraggio ufficiale delle Arpa classificate come urbane (fondo o traffico).
06.02.2024 – Giornata mondiale delle Zone Umide. Un’occasione per fare il punto sullo stato degli ecosistemi acquatici e per avviare azioni per la loro tutela
- data Febbraio 06, 2024
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Grande successo per le iniziative di Legambiente Sicilia organizzate in occasione della Giornata mondiale delle Zone Umide, che celebra la firma della Convenzione di Ramsar sulle zone umide di importanza internazionale, avvenuta il 2 febbraio 1971 e che costituisce un’occasione per far conoscere il valore di queste aree e tutelarle adeguatamente.
Leggi tutto»03.03.2024 – “Zone umide e benessere umano”: fondamentali nella mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici, nella conservazione della diversità biologica e nel garantire i principali servizi ecosistemici
- data Febbraio 05, 2024
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In Italia, mentre avanzano la crisi climatica e la perdita di biodiversità, tardano ad arrivare efficaci misure per la tutela e la valorizzazione degli ecosistemi acquatici e delle zone umide, fondamentali nella mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici, nella conservazione della diversità biologica e nel garantire i principali servizi ecosistemici.
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