17.07.2023 – Legambiente e WWF: nettamente contrari ad ogni ipotesi di nuovo condono edilizio. L’Assessore regionale al Territorio e Ambiente si opponga. L’Ars abbia uno scatto d’orgoglio e dica no.
- data Luglio 17, 2023
- autore ufficiostampa
- In COMUNICATI STAMPA
- 0
Le Associazioni ambientaliste LEGAMBIENTE e WWF manifestano tutta la loro contrarietà all’ennesima proposta di condono edilizio presentata in questi giorni all’ARS finalizzata a salvare le costruzioni edificate abusivamente dal 1976 al 1985 entro la fascia di inedificabilità assoluta dei 150 metri dal mare.
I condoni edilizi costituiscono sempre una negazione dello stato di diritto ed un oltraggio alla bellezza, al paesaggio, alla natura, deturpati da interesse speculativi e individuali violando le leggi.
Poi i condoni sono odiosi sul piano sociale perché creano pesanti disparità tra chi ha rispettato le leggi, in questo caso non costruendo case o magari demolendo gli abusi commessi, e chi, magari avvantaggiandosi di complicità e omissioni da parte di coloro che le leggi dovrebbero farle applicare, è arrivato indenne ed impunito sino ad oggi e potrebbe usufruire del nuovo colpo di spugna.
Occorre poi considerare che tutti i tentativi negli anni portati avanti per allargare le maglie del condono edilizio in Sicilia sono falliti e stati dichiarati incostituzionali.
Una norma come quella in discussione che stravolge la norma originaria prevedendo la condonabilità delle costruzioni realizzate in violazione del vincolo di inedificabilità assoluta precedentemente imposto, non solo non trova giustificazione sul piano della ragionevolezza, ma contrasta con altri valori ed interessi costituzionalmente protetti, in questo caso la protezione del paesaggio e dell’ambiente, come più volte ribadito dalla Corte Costituzionale.
Ultimamente la Corte Costituzionale con la sentenza 135/2022 ha dichiarato incostituzionale la norma regionale del 2021 con cui era stato tolta la inedificabilità sui boschi esistente da decenni.
Ed il motivo è chiaro: le coste per una fascia di 300 metri così come i fiumi, i boschi, le montagne oltre 1.200 metri, i parchi e le riserve, ecc, sono beni paesaggistici tutelati da norme statali (D. Lgs, 42/2004), che si applicano anche alle regioni a statuto speciale, e togliere il vincolo di inedificabilità già esistente su queste aree significa incidere in negativo sulla tutela di beni non altrimenti protetti e tutelati dall’articolo 9 della Costituzione.
Negli ultimi anni sono state impugnate dal Consiglio dei Ministri e poi annullate dalla Corte Costituzionale tutte le norme regionali approvate dall’ARS che prevedevano ampliamento dei casi di condono, silenzio assenso per le autorizzazioni paesaggistiche, deregulation sul demanio marittimo per l’assenza dei PUDM, deroga ai piani paesaggistici per alcune opere pubbliche.
Immaginare una norma che a distanza di 40 anni interviene a interpretare vanificandolo un vincolo di tutela e a legittimare le omissioni nell’applicazione delle leggi, è un fatto aberrante e inaccettabile, entrano in gioco valori e principi che non sono negoziabili.
Per questo le Associazioni ambientaliste LEGAMBIENTE e WWF, nell’invitare alla mobilitazione l’opinione pubblica e le forze sane della società siciliana, sollecitano l’Assessore Regionale al Territorio e Ambiente ad opporsi a tale norma e invitano i deputati dell’ARS ad avere uno scatto d’orgoglio e stoppare definitivamente questo ennesimo tentativo. È un fatto di civiltà, non solo giuridica, e di credibilità delle Istituzioni tutte.
Commenti recenti