20.06.2023 – Sicilia Carbon Free. I cantieri della transizione ecologica. Il racconto di cantieri, progetti ed esperienze che vanno nella giusta direzione della transizione ecologica e che meritano di essere replicati
- data Giugno 20, 2023
- autore ufficiostampa
- In COMUNICATI STAMPA
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Dopo la tappa di Catania del 19 maggio scorso alla Gigafactory 3SUN di Enel GP che ha inaugurato la campagna nazionale di Legambiente dedicata ai Cantieri della Transizione Ecologica, Legambiente Sicilia prosegue il suo viaggio sul territorio regionale con la visita all’impianto di solare termodinamico realizzato a Partanna, in provincia di Trapani. Entrato in esercizio nel luglio 2021, è il primo impianto in Italia che integra la tecnologia del solare a concentrazione (CSP) con il fotovoltaico. Uno di quei “cantieri” in Sicilia che possono comporre la necessaria rivoluzione energetica che serve al Paese.
Si tratta di un impianto che si caratterizza come “first of a Kind on molten salts in Linear Fresnell Collectors- AIP” (primo del genere nella tecnologia a Sali fusi con collettori lineari) nato dalla collaborazione tra l’azienda italiana Sol.In.Par proprietaria dell’impianto, C & C Consulting Engineering s.r.l ( ingegneria di base e sviluppo) , Fata S.p.a ( EPC Contractor) Ecoprime Italia s.r.l ( O & M Contractor) ed il cui supervisore tecnico è ENEA.
L’impianto di Partanna ha una potenza installata di 4.26 MWe ed è in grado di produrre energia elettrica per oltre 1.400 famiglie con una capacità di accumulo di energia termica pari a 180 MWht, ciò permette di assicurare il funzionamento continuo anche senza radiazione solare per 15 ore a potenza nominale (capacità di accumulo). Ciò è possibile grazie all’integrazione dei sistemi di accumulo di energia termica all’interno dell’impianto. Nei mesi di maggiore radiazione quindi l’impianto è in grado di erogare la potenza nominale a pieno carico per 24 ore.
Legambiente Sicilia: “Garantire una maggiore flessibilità e stabilità della rete elettrica a fronte dell’auspicabile aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili, è uno degli obiettivi principali della rivoluzione energetica, in cui il solare termodinamico può svolgere un ruolo importante, per questo abbiamo voluto far tappa qui, al CSP di Partanna. Produzione di calore a media e alta temperatura per l’industria (cogenerazione di potenza e calore di processo) e possibilità di accumulare energia termica in un sistema di demand-response che permetta la programmazione delle risorse energetiche in diversi archi temporali, sono i punti di forza di questa tecnologia”.
“Il CSP è una tecnologia già pronta all’uso per superare l’intermittenza delle fonti rinnovabili, che è l’accusa principale che viene mossa alle FER – dichiara Anita Astuto, responsabile Energia e Clima di Legambiente Sicilia – durante i periodi di alta produzione di energia solare, l’energia elettrica pulita in eccesso può essere utilizzata per stoccare energia termica, consentendo quindi una produzione on –demand. Non servono moratorie, così come afferma il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, ma serve individuare le aree e regolato lo sviluppo del solare perché è una fonte imprescindibile per l’Italia e la Sicilia”.
Una delegazione composta non solo dai soci di Legambiente Sicilia ma da esperti provenienti dal mondo della Ricerca e dell’Università, ha visitato l’impianto guidato dall’ing. Aurelio Vito Campanella, amministratore unico della C & C Consulting Engineering s.r.l, che ha spiegato “Il campo solare ha una superficie specchiante di circa 83 mila mq (circa 10 campi da calcio), con 126 collettori solari lineari tipo Fresnel disposti in 9 loop. Gli specchi concentrano l’irraggiamento solare di un modulo di riflettori lineari su di un tubo ricevitore, in cui scorre una miscela di sali fusi che funge sia da fluido termovettore, sia come mezzo di accumulo di energia termica a una temperatura stabile di circa 550° C. L’energia termica del fluido viene quindi utilizzata per azionare una turbina e produrre elettricità”.
Nel PEARS l’obiettivo al 2030 per il solare termodinamico prevede l’installazione di circa 200 MW (di cui 73 MW da nuovi impianti non ancora autorizzati) per una produzione stimata di 400 GWh. Considerata l’occupazione di suolo di 1,8÷2 ettari per MWe, sarebbe auspicabile però pianificare dove serve di più realizzarli, ad esempio per la produzione di calore a media alta temperatura per l’industria, dunque nelle aree industriali immediatamente disponibili allo scopo. Ragionando a medio termine poi, per eliminare gradualmente i combustibili fossili e rendere la transizione del settore energetico meno costosa, si potrebbero riutilizzare le turbine e le unità di trasformazione esistenti delle centrali termoelettriche, per ospitare un accumulo di energia all’avanguardia.
Un messaggio che l’associazione lancia dalla provincia di Trapani proseguendo il suo viaggio verso il XII congresso nazionale di Legambiente” per raccontare quei cantieri, progetti ed esperienze che vanno nella giusta direzione della transizione ecologica e che meritano di essere replicati.
Partner principali
Erg, Renexia, Alta Capital, Edison
Partner sostenitore
a2a, Elettricità Futura, Enel GP, RWE, Avapa Energy
Partner (base)
Asja, Falck Renewables, C&C Consulting Engineering, FERA, Sorgenia, TERNA
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