27.05.2023 – La provincia di Palermo si conferma anche nel 2022 la peggiore nella gestione del Ri-ciclo dei rifiuti, con solo il 36% di raccolta differenziata
- data Maggio 27, 2023
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La provincia di Palermo si conferma anche nel 2022 la peggiore nella gestione del Ri-ciclo dei rifiuti, con solo il 36% di raccolta differenziata. A pesare significativamente sulla performance complessiva è il comune di Palermo con il 16% di RD (il 15% nel 2021). Unico comune della provincia a non avere il servizio di raccolta porta a porta. Purtroppo, negli ultimi anni il Comune di Palermo non ha fatto alcun progresso in questa direzione, accumulando ritardi e inefficienze nella gestione del servizio di raccolta dei rifiuti e nella riconversione del polo impiantistico di Bellolampo.
Tuttavia, senza la città capoluogo, la percentuale di raccolta differenziata nella provincia aumenterebbe al 70% grazie ai 67 comuni ricicloni che hanno superato il 65% (erano 52 nel 2021), e sono 20 i comuni rifiuti free che hanno una produzione di rifiuti indifferenziati inferiori a 75kg. Tra questi Bagheria che, grazie ad un servizio puntuale di raccolta dei rifiuti e alla presenza dei CCR e isole ecologiche, in soli tre anni, è passata dal 38% al 67% di raccolta differenziata.
Grazie a rifiuti da differenziati avviati a riciclo, i comuni palermitani hanno avuto riconosciuto dal Consorzio Nazionale degli Imballaggi (CONAI) quasi 6.500.000 milioni di corrispettivi.
Questi alcuni dei dati emersi durante l’EcoForum provinciale sui rifiuti e l’economia circolare che si è svolto a Corleone con l’obiettivo di costruire una visione comune strategica necessaria per realizzare i cantieri dell’economia circolare e che ha visto la partecipazione di diversi sindaci, amministratori e operatori del settore della provincia e la presenza di alcune scolaresche della città.
Tanti i cantieri dell’economia circolare che nei prossimi mesi, la provincia di Palermo, alcuni dei quali riguarderanno impianti a servizio della raccolta differenziata finanziati dai fondi del PNRR e dal altri fondi europei per oltre 150 milioni di euro, di cui più di 90 destinati al solo Comune di Palermo.
Grazie ai fondi del PNRR per l’economia circolare, il comune di Corleone avrà finanziato per 30 milioni di euro la realizzazione di un impianto di biodigestione per il trattamento dell’organico e per la produzione di compost e biometano a servizio dei 38 comuni della SRR Palermo Ovest, mentre a Bagheria la SRR Palermo AM realizzerà un impianto per il recupero e il riciclo di pannolini, finanziato con altri 10 milioni.
Il comune di Palermo ha ricevuto il finanziamento per un impianto di valorizzazione della carta, plastica, vetro e metalli e per un impianto di trattamento dei rifiuti ingombranti per complessivi 34,5 milioni da realizzare presso il polo impiantistico di Bellolampo.
Ancora, 65 milioni sono stati destinati al Comune di Palermo per potenziare, migliorare e completare la raccolta differenziata nel capoluogo di provincia con l’acquisto di automezzi, attrezzature, CCR, isole ecologiche e sistemi di tracciamento per l’applicazione della tariffa puntuale.
Altri 25 comuni della provincia hanno beneficiato di un finanziamento complessivo di 17 milioni di euro per la realizzazione di Centri comunali di raccolta e Centri del riuso.
Accanto a questi finanziamenti pubblici si aggiungono anche gli investimenti privati in project financing per la realizzazione di impianti per il trattamento e valorizzazione della frazione umida in compost e produzione di biometano previsti nel polo impiantistico di Bellolampo e a Castellana Sicula per complessivi 130 milioni.
“Nella provincia di Palermo non si sono mai visti così tanti finanziamenti pubblici e privati da destinare al miglioramento della gestione del servizio di raccolta dei rifiuti e alla realizzazione degli impianti per il riciclo e per l’economia circolare – dichiara Tommaso Castronovo responsabile Rifiuti ed Economia Circolare di Legambiente Sicilia- . Una cifra monstre, quasi 300 milioni di euro, che servirà per gestire efficacemente e correttamente il ciclo dei rifiuti nella provincia e che consentirà, in particolare al Comune di Palermo, di abbandonare, finalmente e definitivamente l’ultima posizione nelle perfomance della raccolta differenziata e di puntare senza più alcun alibi agli obiettivi di effettivo riciclo dei rifiuti”.
Per questo occorre puntare ad una gestione integrata e innovativa dei servizi di raccolta che vada in direzione della riduzione della produzione dei rifiuti e del recupero spinto di materia, a partire dalla implementazione del porta-a-porta che favorisca sempre di più la raccolta monomateriale e dall’introduzione della tariffa puntuale che premia chi è in grado di produrre sempre meno rifiuti. Altre misure necessarie che Legambiente propone ai comuni riguardano la promozione dei prodotti sfusi e del vuoto a rendere, coinvolgendo attivamente in questo processo la piccola e grande distribuzione, l’apertura dei centri del riuso e di preparazione al riutilizzo per rimettere in circolo oggetti e beni che, anziché finire in discarica, potranno essere destinati a scopi sociali e a famiglie bisognose.. Accelerare, inoltre, sulla creazione di un mercato dei prodotti riciclati, attraverso gli acquisti verdi (GPP) e sull’introduzione dei CAM nei bandi della pubblica amministrazione.
Così come è apparso altrettanto evidente, dall’intervento dei sindaci e dirigenti delle SRR, accelerare nella semplificazione delle procedure autorizzative per la realizzazione degli impianti di riciclo, necessari per una gestione efficiente ed economicamente sostenibile del ciclo integrato dei rifiuti.
L’impianto che sorgerà in contrada Frattina costituirà una svolta significativa per lo sviluppo del territorio, in un settore che è in sofferenza – dice il sindaco Nicoló Nicolosi -. L’impianto permetterà di trattare i rifiuti, ottenendo biogas e compost, di ridurre i costi per i cittadini dei 23 Comuni e di dare lavoro ad almeno 50 persone. Grazie al lavoro del settore Lavori pubblici, guidato dall’ingegnere Massimo Grizzaffi, il Comune ha già avviato l’iter con l’assessorato regionale Territorio e Ambiente per la fattibilità ambientale ed è stata aperta la Conferenza di Servizi con gli enti preposti. Inoltre, ci stiamo attivando per le analisi geologiche e ambientali utili per l’ottenimento del parere dell’Arpa con cui è stata avviata una prima interlocuzione. Infine, il Comune sta predisponendo la redazione della gara per l’affidamento della progettazione e dell’esecuzione dei lavori che dovranno essere completati entro il 31 dicembre 2026”
“Insistiamo– dichiara Giuseppe Alfieri presidente regionale dell’associazione – nel chiedere al Governo regionale un impegno concreto per ridurre drasticamente i tempi delle procedure autorizzative per la realizzazione degli impianti industriali per il riciclo, quelli attualmente in istruttoria alla Regione e quelli che saranno finanziati dai fondi del PNRR e che dovranno giocoforza concludersi entro il 2026”.
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