30.01.2023 – Rapporto Mal’Aria di città 2023: le grandi città siciliane si confermano inquinate e sono in forte ritardo nelle politiche pubbliche e nello sviluppo di azioni efficaci che consentano di invertire la rotta. Le proposte di Legambiente e l’avvio della campagna Clean Cities 2023
- data Gennaio 30, 2023
- autore ufficiostampa
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Secondo il nuovo report di Legambiente “Mal’Aria di città. Cambio di passo cercasi”, l’emergenza smog nelle città italiane, che si conferma un fenomeno preoccupante, continua ad interessare anche le due maggiori città siciliane. Palermo e Catania infatti si piazzano tra le prime 12 città italiane più inquinate da NO2 (biossido di azoto), con riferimento all’anno 2022.
Secondo l’associazione ambientalista, il rispetto dei limiti normativi sulla qualità dell’aria è una condizione necessaria di partenza per poter parlare di risanamento dell’ambiente e dell’aria che ci circonda; ma le recenti evidenze scientifiche riportate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità sui limiti delle concentrazioni da non superare per tutelare la salute delle persone da una parte, e la revisione della Direttiva europea sulla qualità dell’aria dall’altra, la cui proposta dell’autunno 2022 ha rivisto, al ribasso, i limiti che dovremo rispettare nel prossimo futuro (dal 1 gennaio 2030), rendono il mero rispetto degli attuali valori normativi una condizione necessaria ma non più sufficiente per tutelare la salute delle persone.
Anche le soglie indicate dall’UE per il 2030 sono significativamente più alte dei valori indicati dall’OMS per evitare danni alla salute e sono quindi da considerare una tappa intermedia, mentre sono proprio le indicazioni OMS l’obiettivo da raggiungere nell’ottica di una vita salubre nelle nostre città.
Per quanto riguarda l’NO2, le città analizzate e di cui è stata ricavata la media annuale sono 94. Dai dati emerge che tutte le città rispettano l’attuale limite normativo (40 µg/mc) ma ben 57 città (il 61% del campione analizzato) non rientrano nel nuovo valore di riferimento da raggiungere entro il 2030 (20 µg/mc). Se invece si tiene in considerazione il limite posto dall’OMS (10 µg/mc), 91 delle città italiane analizzate (corrispondenti al 97% del totale) ad oggi sforerebbero tale soglia.
Nelle città siciliane prese in considerazione dall’analisi dei dati, solo Agrigento (8 µg/mc) ed Enna (4 µg/mc) ad oggi rientrano tra i parametri che tutelano la salute umana, le città che invece più si avvicinano al limite OMS (concentrazione di NO2 minore o uguale a 10 µg/mc) sono Siracusa e Caltanissetta (15 µg/mc), Trapani (13 µg/mc) e Ragusa (11μg/mc).
“Sul tema dell’inquinamento nelle aree urbane dobbiamo fare davvero molto di più, per rispondere all’esigenza di tutelare l’ambiente e la salute delle persone, soprattutto quelle più fragili, che quotidianamente sono esposte ai gas nocivi prodotti dalle automobili, dai riscaldamenti e dalle tante altre fonti di inquinamento presenti nelle nostre città – dichiara Giuseppe Alfieri, presidente di Legambiente Sicilia – e dobbiamo farlo chiedendo alle amministrazioni un cambio di passo serio e deciso nelle politiche pubbliche e nella strategia di contenimento delle emissioni sulla mobilità, sulla riqualificazione energetica degli immobili e, più in generale, sul ripensamento degli spazi urbani in chiave di reale sostenibilità, in linea con gli obiettivi di tutela posti dall’OMS”.
Le proposte di Legambiente per il contrasto all’inquinamento nelle città:
- Il passaggio dalle Ztl (zone a traffico limitato) alle ZEZ (Zone a zero emissioni). Come dimostra l’esperienza di Milano (con l’area B) e, soprattutto, dell’ultra Low Emission Zone londinese, le limitazioni alla circolazione dei veicoli più inquinanti riducono le emissioni da traffico del 30% e del 40%.
- LEZ anche per il riscaldamento. Servono un grande piano di riqualificazione energetica dell’edilizia pubblica e privata, e incentivare una drastica riconversione delle abitazioni ad emissioni zero grazie alla capillare diffusione di misure strutturali, come il Superbonus, opportunamente corretto dagli errori del passato come gli incentivi alla sostituzione delle caldaie a gas.
- Potenziamento del Trasporto Pubblico e Trasporto Rapido di Massa (TRM) attraverso la quadruplicazione dell’offerta di linea e la promozione di abbonamenti integrati, come fece la Germania nell’estate del 2022.
- Sharing mobility. Incentivare la mobilità elettrica condivisa (micro, bici, auto, van e cargo bike) e realizzare e realizzare ulteriori000 km di percorsi ciclabili.
- Ridisegnare lo spazio pubblico urbano a misura d’uomo, “città dei 15 minuti”, sicurezza stradale verso la “Vision Zero”, “città 30” all’ora seguendo l’esempio di Cesena, Torino, Bologna e Milano.
La campagna itinerante “Clean Cities” – Torna dal 1° febbraio al 2 marzo la campagna itinerante “Clean Cities” organizzata da Legambiente. L’iniziativa, realizzata nell’ambito della Clean Cities Campaign. Le tappe siciliane:
Palermo 25 febbraio, Catania 27 febbraio.
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