06.06.2022 – Carovana dell’Economia Circolare: per uscire dall’emergenza ciclica dei rifiuti a Catania e provincia non bisogna più implorare nuove e vecchie discariche, ma occorre fare un salto di qualità nella gestione dei servizi di raccolta differenziata.
- data Giugno 06, 2022
- autore UFFICIO STAMPA
- In COMUNICATI STAMPA, Economia Circolare, Rifiuti
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Per uscire dall’emergenza ciclica dei rifiuti a Catania e provincia non bisogna più implorare nuove e vecchie discariche, ma occorre fare un salto di qualità nella gestione dei servizi di raccolta differenziata.
E questo l’appello lanciato da Legambiente nel corso della quarta tappa della Carovana dell’Economia Circolare che è giunta oggi a Catania in Piazza Verga in occasione della giornata mondiale dell’ambiente.
La Carovana dell’Economia Circolare è l’iniziativa itinerante organizzata nell’ambito del progetto Sicilia Munnizza Free di Legambiente che, in questa prima edizione, farà tappa nei 12 comuni siciliani sopra i 40.000 abitanti, ancora sotto il 65% di raccolta differenziata.
Oltre a Catania, sono altri 3 i comuni della provincia, sopra i 40.000 abitanti, che nei prossimi mesi saranno meta della Carovana: Acireale Misterbianco e Paternò
Catania, con il solo 10% di raccolta differenziata (dati anno 2020 Ispra , dati anno 2021 SRR Catania AM) è la tra le grandi città siciliane il fanalino di coda per la raccolta differenziata, con una produzione di rifiuti indifferenziati pari a circa 200.000 tonnellate all’anno e oltre 700kg di rifiuti prodotti per abitante all’anno, la più alta in Italia.
Insieme alle altre grandi città siciliane, Catania è responsabile di più della metà dei rifiuti totali che vengono conferiti nelle discariche siciliane.
“Non c’è dubbio che la battaglia per uscire dall’emergenza rifiuti e per la transizione verso l’economia circolare passi proprio da queste città –dichiara Tommaso Castronovo, responsabile Rifiuti ed Economia Circolare di Legambiente Sicilia”.
Gli obiettivi sfidanti dell’economia circolare obbligano a cambiare passo e spingono sempre di più verso il recupero di materia, sia a valle che a monte.
“Per molti comuni sarà un impegno straordinario – continua Castronovo- che richiederà una rimodulazione dei servizi di raccolta e che dovranno essere sempre più puntuali ed efficaci, ma necessiterà anche di maggiore coinvolgimento ed accresciuta responsabilità da parte dei cittadini nel favorire una maggiore qualità dei rifiuti differenziati, evitando contaminazioni fra tipologie di rifiuti non omogenei”.
Ma questo non basta per rendere concreto il passaggio ad un modello compiuto di economia circolare.
Occorre puntare ad una gestione integrata e innovativa dei servizi che vada in direzione della riduzione della produzione dei rifiuti e del recupero spinto di materia.
“Se ce l’hanno fatta tante città, anche Catania riuscirà a raggiungere alti livelli di differenziata-dichiara la presidente del circolo Legambiente Catania, Viola Sorbello. I cittadini sono stanchi ed esasperati di trovare rifiuti per strada da troppo tempo, ma questo non vuol dire che non riusciremo a colmare il gap con le altre città italiane ed europee. Il nostro circolo ce la metterà tutta per informare e sensibilizzare”,
Adesso occorre fare un salto di qualità – anche a Catania – nell’approccio culturale e gestionale del modello di raccolta differenziata per raggiungere percentuali molto più alte rispetto a quelle minime previste già dieci anni fa, puntando decisamente alla qualità nel recupero di materia e al riciclo, cosi come definito dalle direttive europee e nazionali sull’economia circolare.
Occorre riciclare entro il 2025 almeno il 55% dei rifiuti urbani, il 60% entro il 2030 e il 65% entro il 2035. Ancora più impegnativo l’obiettivo di riciclo dei rifiuti da imballaggio (plastica, vetro, alluminio, carta e cartone, legno, metalli): almeno il 65% entro il 2025 e il 70% entro il 2030.
Obbligo di raccolta differenziata dal 2022 per i rifiuti tessili, dei rifiuti organici e dei rifiuti pericolosi domestici.
Riduzione degli sprechi alimentari del 30% entro il 2025 e del 50% entro il 2030, attraverso l’incentivo alla raccolta dei prodotti invenduti e alla loro redistribuzione
Imprescindibile per raggiungere questi obiettivi sarà l’estensione del porta a porta in tutta la città e l’introduzione della tariffa puntuale che premia chi è in grado di produrre sempre meno rifiuti. Occorre inoltre promuovere politiche di riduzione della produzione dei rifiuti coinvolgendo attivamente la piccola e grande distribuzione, incentivando la vendita di pronti sfusi, e favorire la realizzazione di centri del riuso e di preparazione al riutilizzo, in collaborazione con il civismo del privato sociale al fine di rimettere in circolo, attraverso semplici interventi di sanificazione e/o di piccola riparazione, oggetti e beni che anziché finire in discarica possano essere destinati a scopi sociali e a famiglie bisognose.
In questo processo di transizione verso il modello di economia circolare sarà fondamentale un ancor più grande coinvolgimento e un’accresciuta responsabilità da parte dei cittadini per favorire una maggiore qualità dei rifiuti differenziati, evitando contaminazioni fra tipologie di rifiuti non omogenei.
Nella tappa di Catania i cittadini hanno potuto conferire i proprio rifiuti differenziati nel punto mobile messo a disposizione dalla Dusty e poter scambiare i punti acquisiti con i prodotti agroalimentari della Campagna Amica della Coldiretti
Proposte anche attività di animazione, laboratori del riciclo e del riuso, con l’obiettivo di coinvolgere e stimolare cittadini a fare sempre meglio la raccolta differenziata e a riciclare, ma ancora prima a ridurre la produzione dei rifiuti.
Le prossime tappe della carovana saranno tra luglio e settembre con gli altri 8 comuni, Caltanissetta, Trapani, Acireale, Barcellona Misterbianco, Paternò, Vittoria, Gela.
La Carovana dell’Economia Circolare è un’iniziativa di Legambiente nell’ambito del progetto Sicilia Munnizza Free
Local Partner per la Tappa di Catania WEM Srl
Sicilia Munniza Free è patrocinata da Anci Sicilia e Dipartimento regionale Acqua e Rifiuti e sostenuta da:
Gold Partner Conai
Partner sostenitori LVS , Asia Ambiente
Partner Sarco, a2a, Seap e Novamont
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