26.03.2022 – No alla riperimetrazione del Parco dell’Etna. Legambiente Sicilia e circolo Legambiente Etneo: “diventi Parco nazionale, questa è la sfida che lanciamo all’attuale governance del Parco e a cui diamo la nostra massima disponibilità a discutere”
- data Marzo 26, 2022
- autore ufficiostampa
- In COMUNICATI STAMPA
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La recente decisione del Consiglio del Parco dell’Etna, guidato da Carlo Caputo, non sembra andare nella direzione di tutelare e conservare l’ambiente naturale unico che caratterizza la nostra “Muntagna”. Questa decisione è diametralmente opposta a quella di Legambiente Sicilia
che ha proposto l’istituzione del Parco nazionale. Non è certamente restringendo l’area protetta che si riusciranno a raggiungere obiettivi che mirino ad un reale sviluppo del territorio: agricoltura di qualità che esalti le produzioni tipiche dell’Etna, turismo esperenziale e non di massa, enogastronomia che punti sulle eccellenze di una cultura millenaria. Piuttosto traspare la volontà di favorire gli interessi di una parte, senza voler ricercare soluzioni condivise e soprattutto ecocompatibili.
“Ancora una volta – dichiarano Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia, e Giuseppe Maltese, presidente del circolo Legambiente Etneo – nessuna proposta concreta, ma soltanto una toppa peggiore del buco. Un parco non è un museo, ma opportunità di sviluppo sostenibile per le attuali e le successive generazioni. Si potrebbe invece allargare alla costa inglobando tutto il territorio delle pendici, dalla riserva della Timpa fino al parco dell’Alcantara, con una nuova regolamentazione per lo sviluppo omogeneo e controllato dei centri urbani all’interno dei confini dell’area protetta. Il parco inteso non solo come una riserva ma come una continuazione naturale di un territorio urbanizzato seguendo criteri ecologici. Questa è la sfida che lanciamo all’attuale governance del Parco e a cui noi diamo la nostra massima disponibilità a discutere”.
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