05.03.2022 – Sicilia Munnizza Free. Inceneritori: una scelta insostenibile
- data Marzo 05, 2022
- autore ufficiostampa
- In COMUNICATI STAMPA
- 0
Dopo l’annuncio dei giorni scorsi del presidente Musumeci dell’avvio delle procedure di valutazione delle 7 manifestazioni pervenute per la realizzazione di due inceneritori per bruciare 900.000 t/a di rifiuti, Legambiente Sicilia, nell’ambito della campagna Sicilia Munnizza Free, ha approfondito gli aspetti economici, sanitari, sociali e ambientali della loro realizzazione e della loro gestione. All’incontro hanno partecipato associazioni ambientaliste, consiglieri comunali, deputati regionali, il segretario regionale del Pd Barbagallo, esponenti dei sindacati, il sindaco di Trapani Tranchida.
“Gli inceneritori – dichiara Tommaso Castronovo, responsabile Rifiuti ed Economia circolare di Legambiente Sicilia – sono un gigantesco imbroglio, non hanno alcuna effettiva utilità ed economicità, ed inoltre, sono totalmente incompatibili nell’ambito dello sviluppo dell’economia circolare e della decarbonizzazione in Sicilia e nel Paese. A parte i tempi di realizzazione, 7/10 anni, questi rifiuti non sarebbero bruciati gratuitamente, ma bisognerebbe pagare, e tanto, ai gestori degli impianti, anche se tra dieci anni i rifiuti saranno in gran parte riciclabili e, di conseguenza, non ci sarà nulla da bruciare. Qualsiasi proposta di realizzazione di inceneritore verrà fermamente ostacolata dalla nostra associazione anche rimettendoci alla testa di mobilitazioni di piazza, cosi come abbiamo già fatto vent’anni fa. Perché di fatto quasi nulla è cambiato: gli attori di questo teatrino e dello scandaloso gioco delle parti che lo anima e che ci farà solamente perdere tempo e risorse sono sempre gli stessi e continuano a proporre vecchie scorciatoie con l’unico obiettivo di nascondere la loro incapacità politica e gestionale che finisce inevitabilmente per favorire i soliti interessi particolari. Incapacità politica nel pianificare, nel programmare e nell’autorizzare la realizzazione di impianti pubblici e privati per il trattamento e la valorizzazione dei rifiuti differenziabili – dagli impianti di biodigestione aneorobica a quelli del riciclo – e, ancora, incapacità gestionale nell’offrire ai cittadini, soprattutto a quelli di Palermo e di Catania, servizi efficienti di raccolta differenziata che consentano di raggiungere gli obiettivi sfidanti dell’economia circolare.
Eppure noi sappiamo che in realtà – conclude Castronovo – in questi vent’anni qualcosa è cambiato, se è vero com’è vero che oggi milioni di cittadini e centinaia di amministratori siciliani hanno maturato una compiuta consapevolezza dell’importanza e dei vantaggi sociali, culturali ed economici della raccolta differenziata. E tutto questo inserito in un quadro normativo europeo che impone obiettivi sempre più sfidanti e sostenibili nella gestione del ciclo dei rifiuti nella direzione dell’economia circolare e della decarbonizzazione”.
Commenti recenti