26.11.21 – 3° Forum QualEnergia Sicilia. La transizione è adesso
- data Novembre 26, 2021
- autore ufficiostampa
- In COMUNICATI STAMPA
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“Scriveremo una lettera al presidente della Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Micicchè per chiedere una seduta solenne, aperta ai contributi esterni, sui cambiamenti climatici per fare ascoltare e ragionare con la politica siciliana quale è il livello al quale siamo arrivati”.
Lo ha detto il presidente di Legambiente Sicilia, Gianfranco Zanna aprendo i lavori del Forum QualEnergia allo spazio Mediterraneo dei Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo.
Zanna ha aggiunto che: “La Regione siciliana deve cambiare il piano energetico, nato vecchio, obsoleto e superato. Rispetta gli accordi di Parigi, ma questi sono di sei anni fa e in questi sei anni è cambiato il mondo e si sono aggiunti ben altri obiettivi”.
La III edizione del Forum “QualEnergia?”, ha visto a confronto amministratori pubblici, docenti universitari, imprenditori, rappresentanti dal mondo dell’economia e della ricerca sull’efficienza energetica e le fonti rinnovabili. Una giornata di lavoro articolata in cinque sessioni per affrontare la complessità della transizione ecologica, per governarla e non subirla.
Dopo la COP 26 di Glasgow appare chiaro che si fa arduo il cammino per chi è consapevole dell’urgenza della transizione ecologica, perché l’anno 2030 non è l’anno da cui partire ma quello entro cui dobbiamo avere già fatto “il grosso” verso la decarbonizzazione al 2050. Per questo è oggi il tempo delle scelte che saranno determinanti per raggiungere tali obiettivi. Abbandonare il gas e aprire definitivamente la strada alle rinnovabili è un passaggio obbligato per la Sicilia per non avviarsi all’autodistruzione. “D’altronde il clima è già cambiato. Al centro del Mediterraneo, uno degli hotspot climatici, la nostra regione – dichiara Anita Astuto, responsabile Energia e Clima di Legambiente Sicilia – è investita in pieno dagli eventi estremi come purtroppo abbiamo visto in questi mesi: dal record della temperatura di 48,8°C in provincia di Siracusa, alle trombe d’aria, dal ciclone mediterraneo, le piogge intense, le esondazioni fluviali e le frane. Un territorio ad alto rischio idrogeologico e contemporaneamente a desertificazione che non può permettersi di non pianificare, unico modo per spendere bene i fondi del PNRR”. Per Legambiente occorre affrontare la transizione ecologica, in primis in Sicilia, in termini energetici: ribadire la necessità di impianti eolici offshore, di fotovoltaico a terra in aree dismesse o da bonificare, dell’agrivoltaico, del fotovoltaico integrato negli edifici. Ascoltare dai soggetti coinvolti quali siano gli ostacoli e come mettere in atto la semplificazione delle procedure. Nel corso dei lavori è stato posto l’accento sul tema dell’equilibrio tra fonti rinnovabili e paesaggio, per dare il contributo dell’associazione nell’evoluzione del dibattito culturale che sta alla base dello stallo delle rinnovabili. E ancora, l’opportunità delle comunità energetiche come ulteriore tassello per la decarbonizzazione, ma anche per la generazione distribuita dell’energia contro la povertà energetica così come il tema dell’efficienza energetica per una riqualificazione profonda del costruito, sono stati gli altri temi affrontati: troppo spesso la transizione ecologica è comunicata in termini negativi, come, ad esempio, il rincaro delle bollette del gas, ma Legambiente continuerà ad impegnarsi per far capire che essa non è solo necessaria ma sarà l’avvio verso un mondo migliore.
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