08.10.2021 – L’Assessorato regionale all’Energia e dei Sevizi di pubblica utilità ha bandito una gara per il completamento della diga di Blufi. Legambiente: “la Sicilia non ha bisogno di altre dighe ma di far funzionare meglio e di più quelle che ha”
- data Ottobre 08, 2021
- autore ufficiostampa
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“È incredibile come persista ancora la vecchia politica delle grandi opere, inutili, e non quella delle manutenzioni, recuperi e restauri”. Lo dichiara Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia, in merito al bando per il completamento della costruzione della diga di Blufi.
“Si tratta dell’ennesimo esempio di superficialità da parte della Regione, – continua Zanna – perché non ci sono i mln di mc di acqua previsti, mentre lo sfioratore di piena è stato già realizzato ad una quota che non potrà essere mai raggiunta. Per riempirla avevano previsto di portare l’acqua da un altro bacino idrico con una galleria drenante lunga circa 4 chilometri”.
La diga, inoltre, andrebbe ad invasare acque proprio nella parte iniziale del bacino dell’Imera meridionale che già oggi si mantiene ai limiti della magra per almeno 10 mesi l’anno. E ancora, nel vecchio progetto è stato speso l’intero finanziamento di 180 mln, e per errori è stato realizzato tutto, tranne il corpo della diga che non è stata, quindi, mai costruita. Come se non bastasse, il tutto è stato realizzato senza VIA ed un decreto dell’allora governo D’Alema impose modifiche sostanziali a quanto già realizzato.
“Insomma, l’ennesimo spreco di denaro – conclude Zanna – per un’opera a perdere. Un altro esempio siciliano di diga che non darà acqua agli assetati ma da mangiare a ʽpochi fortunatiʾ”.
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