24.09.2021 – Il Consiglio dei Ministri impugna la legge regionale siciliana n. 17 del 2021 sulle nuove concessioni demaniali. Legambiente plaude e chiede che ora si redigano al più presto i piani di utilizzo del demanio marittimo, anche commissariando i comuni
- data Settembre 24, 2021
- autore ufficiostampa
- In COMUNICATI STAMPA
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Nella seduta di ieri, il Consiglio dei Ministri ha impugnato anche la legge regionale siciliana n. 17 del 2021 in materia di concessioni demaniali marittime in quanto “talune disposizioni in materia di tutela del paesaggio, eccedendo dalle competenze attribuite alla Regione Siciliana dallo Statuto speciale di autonomia e ponendosi in contrasto con le norme di grande riforma economico sociale costituite dal Codice dei beni culturali e del paesaggio, violano gli articoli 3, 9 e 117, secondo comma, lettera s), della Costituzione”.
“Legambiente Sicilia – dichiara Claudia Casa, direttrice dell’associazione ambientalista – plaude a tale provvedimento del Governo Nazionale in quanto la legge regionale 17 consente anche il rilascio di nuove concessioni demaniali senza la preventiva verifica di coerenza con le previsioni del Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo. Per questo chiediamo che ora si sblocchino gli iter dei Piani di Utilizzo in modo da contrastare l’aggressione al demanio marittimo e consentire la corretta pianificazione delle spiagge demaniali, da riguardare e tutelare come beni comuni e aree particolarmente sensibili e vulnerabili dal punto di vista ambientale.
Chiediamo, inoltre, l’immediata attuazione dell’articolo 6 della legge regionale 32 del 2020 nella parte in cui prevede che la Regione provveda a commissariare i Comuni che non hanno adottato il PUDM entro il termine ultimo del 30 giugno 2021”.
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