29.05.2021- EcoForum sui rifiuti e l’economia circolare: La provincia di Ragusa sempre più riciclona: a marzo 2021 il 70% di raccolta differenziata e 11 comuni su 12 sopra il 65%.
- data Maggio 29, 2021
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EcoForum provinciale Ragusa sui rifiuti e l’economia circolare
La provincia di Ragusa sempre più riciclona: a marzo 2021 il 70% di raccolta differenziata e 11 comuni su 12 sopra il 65%. Monterosso Almo unico Comune Rifiuti Free con una produzione di rifiuti indifferenziati inferiore a 75kg/ab.
La provincia di Ragusa conferma il percorso intrapreso già da alcuni anni nella direzione dell’economia circolare con una raccolta differenziata che nel 2020 ha superato il 60% e che già nei primi mesi del 2021 sfiora il 70%, con 11 comuni su 12 oltre il 65%.
Tutti i comuni della provincia sono passati al servizio di raccolta porta a porta che si sta rivelando il sistema più efficace, come dimostra Scicli che, in meno di 1 anno, è passato dal 30% al 66%.
Non mancano certo le criticità, come è emerso in occasione dell’Ecoforum provinciale sui rifiuti e l’economia circolare svoltosi in diretta streaming dal Libero Consorzio di Ragusa. In particolare, è stata evidenziata la difficoltà a gestire la crescente quantità di organico prodotta dai comuni, 42.000 t/a, per i ritardi nell’attivare e adeguare l’impianto di compostaggio di Vittoria, che consentirebbe, insieme a quello di Cava dei Modicani, l’autosufficienza nell’ambito provinciale ma che, al momento, costringe diversi Comuni ad esportare l’umido anche fuori regione con costi enormi.
Allo stesso modo, occorre aumentare la qualità del rifiuto differenziato (oltre il 25% risulta contaminato, come denunciato da Fabio Ferreri, dirigente della SRR Ragusa provincia) attraverso un maggiore coinvolgimento dei cittadini e degli operatori commerciali per una corretta separazione dei rifiuti, un’adeguata informazione, maggiori controlli e il passaggio alla tariffa puntuale.
Proprio in questi giorni la provincia di Ragusa ha vissuto un’emergenza legata anche all’impossibilità di conferire il rifiuto secco residuo biostabilizzato nella discarica di Gela per un indice respirometrico dinamico potenziale superiore alla norma che ha rilevato l’elevata presenza di organico e che ha causato, a catena, una serie di disservizi nella raccolta differenziata. Questo episodio, ancora una volta, sottolinea la necessità e l’urgenza di migliorare il sistema di gestione del servizio e dell’impiantistica, anche in vista degli obiettivi sfidanti e selettivi dell’economia circolare.
“Riteniamo che l’unica strada per uscire definitivamente dall’emergenza sia quello di puntare alla riduzione, al riuso e alla raccolta differenziata di qualità e ad un impiantistica innovativa del recupero e del riciclo che sia quanto più vicina ai luoghi di produzione dei rifiuti- dichiara Tommaso Castronovo coordinatore di Sicilia Munnizza Free e responsabile rifiuti ed economia circolare di Legambiente Sicilia. Prospettare ai Sindaci e alle SRR, come sta facendo la Regione, la soluzione degli inceneritori per risolvere il problema della gestione del secco residuo è solo ingannevole, o meglio, come ha detto il Sindaco di Giarratana, una fuga dalla realtà, poiché oltre ad essere un investimento oneroso sia per il pubblico che per il privato, verrebbe pagato comunque dalle tasse dei siciliani con costi di conferimento di 200€/t. Inoltre, ci vorrebbero non meno di 7 -10 anni per la loro realizzazione e di fatto impedirebbe il raggiungimento gli obiettivi selettivi e sfidanti di riciclo previsti dalle direttive europee sull’economia circolare”.
“Raccogliamo e condividiamo la preoccupazione dei Sindaci, delle SRR e degli operatori del settore – dichiara Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia – sulla riforma degli ambiti ottimali proposta dal Governo e della trasformazione delle SRR in ADA che rischia ancora di più ingessare e paralizzare il sistema come lo è stato nei precedenti anni. Bisogna dare invece piena attuazione alla legge 9/2010, riconducendo gli ambiti ottimali a quanto previsto dalla norma nazionale e alle esigenze dei territori, adeguandola ai nuovi obiettivi di riciclo e far si che le SSR si assumano le loro responsabilità, mettendoli però nelle condizioni di funzionare pienamente con tempi, risorse e procedure certe in particolare nella gestione dell’impiantistica”.
All’EcoForum sono intervenuti diverse realtà industriali e start up della provincia dell’economia circolare che hanno anche loro sottolineato le difficoltà a definire e realizzare investimenti e creare occupazione a causa dei ritardi e le incertezze legate al rilascio delle autorizzazioni e anche dell’adozione dei criteri minimi ambientali da parte delle amministrazioni pubbliche per poter generare quella domanda dei prodotti riciclati del mercato dell’economia circolare.
L’intero Ecoforum provinciale è disponibili sui canali social di Legambiente Sicilia
https://www.facebook.com/watch/live/?v=838687370410707&ref=watch_permalink
https://www.youtube.com/watch?v=bN6ay0V7ej0
29 maggio 2021
Ufficio stampa Teresa Campagna 338 2116468
27.05.2021 – Dal 28 maggio al 5 giugno torna “Voler bene all’Italia”: mobilitazioni web e iniziative di piazza per raccontare la transizione ecologica e digitale nei Piccoli Comuni e chiedere al Governo una giusta attenzione nell’uso trasversale delle risorse del Pnrr. Domenica 30 maggio il Comune di Ferla sarà tra le 10 Piazze-simbolo della 18esima edizione che, nella stessa giornata, vedrà protagonista anche Aidone con un seminario dedicato alle “comunità energetiche”
- data Maggio 28, 2021
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Organizzata da Legambiente in collaborazione con Symbola, insieme a un vasto comitato promotore e con il contributo di Open Fiber, “Voler bene all’Italia” con lo slogan “Next Generation – La transizione ecologica e digitale passa da qui” intende ribadire una volta di più l’orgoglio dei piccoli borghi, baluardo di una bellezza antica da preservare, capaci al contempo di puntare su innovazione sostenibile, turismo di prossimità, presidio e tutela dei territori e della biodiversità e di reagire allo spopolamento abitativo che li caratterizza, anche in tempi di pandemia.
Leggi tutto»27.05.2021. EcoForum provinciale Ragusa sui rifiuti e l’economia circolare. Diretta streaming venerdì 28 maggio dalle ore 10.00
- data Maggio 28, 2021
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EcoForum provinciale Ragusa sui rifiuti e l’economia circolare
Diretta streaming venerdì 28 maggio dalle ore 10.00
sui canali social di Sicilia Munnizza Free e Legambiente Sicilia
Ragusa è la provincia che, nonostante 10 comuni su 12 nel 2020 abbiano superato il 65 per cento di raccolta differenziata, sconta la mancanza di adeguata impiantistica di servizio.
Venerdì 28 maggio dalle ore 10.00 si svolgerà l’EcoForum sui rifiuti e l’economia circolare, un confronto aperto con esperti, amministratori locali, responsabili della SRR, operatori industriali dei rifiuti e dell’economia circolare, innovatori e associazioni del territorio per analizzare le criticità e, soprattutto, per tracciare insieme la strada per uscire dall’emergenza e avviarci verso l’economia circolare.
L’EcoForum provinciale sarà trasmesso in diretta streaming sui canali social di Sicilia Munnizza Free https://www.facebook.com/SiciliaMunnizzaFree e Legambiente Sicilia https://www.youtube.com/channel/UCRIyFQxroNs3nkOzVeD0aZA/videos, dalla sala del Libero consorzio Comunale di Ragusa.
Nella prima sessione, confronto con esperti e realtà industriali, pubbliche e private, sul nuovo modello industriale per l’economia circolare. La seconda sarà dedicata alle criticità nella gestione del ciclo dei rifiuti e le buone pratiche dell’economia circolare nella provincia di Ragusa. Nella terza sessione saranno affrontate, con i responsabili locali e regionali, le strategie e le prospettive dell’economia circolare.
Sicilia Munnizza Free è patrocinato dal Dipartimento Regionale dei Rifiuti –Assessorato Regionale Energia e servizi di pubblica utilità -Regione Sicilia e dall’Anci Sicilia
Il progetto è sostenuto da: CONAI, ASJA, LVS GROUP, AGESP, SARCO, A2A, SEAP e NOVAMONT,
19.05.2021 – “fa bene”: ridurre la disuguaglianza attraverso il cibo. Firmato protocollo d’intesa fra la Fondazione Comunitaria di Agrigento e Trapani e Legambiente Siciliaa
- data Maggio 19, 2021
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Un nuovo protocollo d’intesa per la Fondazione Comunitaria di Agrigento e Trapani finalizzato ad ampliare la rete del progetto “fa bene”.
Il nuovo partner è Legambiente Sicilia, associazione ambientalista che si ispira ai principi e alle finalità di Legambiente Onlus, di cui è un’articolazione territoriale operativa nella regione Sicilia.
Leggi tutto»19.05.2021 – Sciaguana ovvero, come non gestire una diga. Comunicato congiunto Legambiente e LIPU
- data Maggio 19, 2021
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In questi giorni, inizialmente per l’interessamento di pescatori sportivi, è stato lanciato l’allarme per l’improvviso svuotamento della diga di Sciaguana, sull’omonimo torrente in territorio comunale di Agira (EN). La diga, come si vede dai diversi filmati circolanti in rete, è oggi quasi completamente vuota e presenta una impressionante quantità di pesci morti o boccheggianti nelle ultime pozze fangose rimaste al posto del lago.
Leggi tutto»12.05.2021 – Spiagge e Fondali Puliti 2021. Nel fine settimana torna l’iniziativa di Legambiente per ripulire arenili e fondali dai rifiuti spiaggiati. Oltre 60 gli eventi in programma lungo la Penisola. Legambiente: “Il marine litter resta un problema irrisolto e di portata mondiale
- data Maggio 12, 2021
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“Fai anche tu la tua parte: per contrastare la presenza dei rifiuti che vedi sulle spiagge e che finiscono in mare, ogni tua scelta quotidiana è importante e può fare la differenza”. Con questo slogan Legambiente organizza il prossimo fine settimana l’edizione 2021 di Spiagge e Fondali Puliti. Una tre giorni importante segnata da una mobilitazione attiva lungo le coste e gli arenili della Penisola, ma anche lungo le sponde del Mediterraneo, e che riprende il via dopo lo stop del 2020 legato alla pandemia e alle misure del lockdown. Oltre 60 le iniziative in programma in 15 regioni italiane, tutte organizzate nel pieno rispetto delle normative anti-covid.
Leggi tutto»12.05.2021 – Legambiente aderisce alla manifestazione nazionale promossa dalla campagna “NO CCS – il Futuro non si s(T)occa” e coordinata da Fridays for Future Italia e diversi movimenti ambientalisti
- data Maggio 12, 2021
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Ribadire l’inutilità della proposta di ENI di stoccare anidride carbonica catturata dagli impianti del polo industriale e contrastare la possibile produzione di idrogeno blu. È questo lo scopo della manifestazione nazionale che si tiene oggi a Ravenna e a cui aderisce anche Legambiente. La CCS (Carbon Capture Storage) di ENI era presente nella prima versione del Piano Nazionale Ripresa e Resilienza (PNRR) con un investimento di 1 miliardo e mezzo di euro, per poi scomparire nella versione successiva. Nel PNRR del Governo Draghi la presenza o meno del progetto è rimasta incerta, ma le recenti dichiarazioni del ministro Cingolani sottolineano la sua assenza in questa prima fase del piano. “Sicuramente una buona notizia – sostiene Legambiente – che non lascia spazio alla possibilità che il progetto venga finanziato da soldi pubblici. Ma ovviamente tutto ancora può accadere ed è, quindi, importante mantenere alta l’attenzione.” La compatibilità ambientale della produzione di idrogeno viene indicata per convenzione internazionale secondo una scala a colori: verde, grigio, blu, viola e nero. È falso che almeno tre di questi colori possano traghettare l’Italia verso gli obiettivi di decarbonizzazione. Quello blu in particolare dovrebbe nascere da un processo alimentato da fonti fossili ma, a differenza del grigio, la CO2 sarebbe catturata e immagazzinata con un processo che però consumerà parte dell’energia impiegata. “Se a Ravenna – dichiara Anita Astuto, responsabile Energia e Clima di Legambiente Sicilia – ENI vuole stoccare nel sottosuolo la CO2 che produce con le sue attività estrattive anziché ridurne le emissioni, in Sicilia assistiamo invece al paradosso che la stessa azienda che qui ha fatto scempio per cinquant’anni, causando gravi danni sia ambientali che alla salute dei cittadini, terrà addirittura un corso universitario, con la Kore di Enna, sulla sostenibilità ambientale a Gela. Ancora una volta, approfittando del proprio potere economico, il cane a sei zampe persuade il territorio disegnando una falsa transizione ecologica. Pensino piuttosto a fare le bonifiche e risarcire le vittime”. Fare affidamento su tecnologie come il CCS mette in pericolo gli obiettivi di sicurezza climatica e non solo: c’è bisogno di investire su soluzioni concrete, come le energie rinnovabili e l’efficienza energetica.
11.05.2021 – “Puliamo il tuo parco” – 2a edizione. Vallelata e Legambiente ancora insieme in Sicilia per tutelare il verde cittadino e sensibilizzare le giovani generazioni al rispetto dell’ambiente
- data Maggio 11, 2021
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Fino al 30 giugno si potrà votare il parco del cuore tra i 100 in lista in tutta Italia. In Sicilia l’iniziativa vede in lizza 5 parchi e 5 scuole di Trapani, Caltanissetta, Isola delle Femmine, Acireale, Caltagirone. I venti parchi più votati, uno per ogni regione, verranno ripuliti e le venti scuole ad essi associate saranno premiate con un percorso didattico su tematiche ambientali tenuto dagli esperti di Legambiente.
Leggi tutto»06.05.2021 – Preziose per Natura le sfide di Legambiente Sicilia per tutelare la biodiversità e proteggere il 30% del territorio e del mare entro il 2030
- data Maggio 06, 2021
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In Sicilia sono trascorsi 40 anni dall’istituzione delle Riserve (legge regionale n.98 del 6 maggio 1981). Legambiente, in occasione di questo anniversario, oggi, presso la sede di Legambiente Sicilia ai Cantieri culturali alla Zisa ed in diretta Facebook sulla pagina dell’associazione, si è svolta una conferenza stampa
Leggi tutto»05.05.2021 – Verdura Golf Resort di Sciacca. Legambiente Sicilia: è solo un’operazione di facciata, nessuna azione di sostenibilità ambientale, in realtà si tratta di consumo di suolo e modifica di aree naturali
- data Maggio 05, 2021
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Le annunciate iniziative della Rocco Forte in vista della prossima riapertura del Verdura Golf Resort di Sciacca all’insegna del green e dell’ampliamento della Foresta Verdura Resort, delle azioni per l’assorbimento della CO2 e per la protezione della biodiversità, per Legambiente costituiscono una grande operazione di facciata, di greenwashing.
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