13.04.2021 – Impugnata legge sul governo del territorio. “Lo avevamo detto: basta altre forzature. Non ci hanno voluto ascoltare e hanno fatto un’altra pessima figura. Per legiferare ci vuole serietà e competenza e niente propaganda”. Dichiarazione di Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia
- data Aprile 13, 2021
- autore ufficiostampa
- In COMUNICATI STAMPA
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“Il medagliere di cattive figure è ormai stracolmo. La Regione siciliana ne colleziona una dopo l’altra. L’ultima riguarda la legge n. 2 del 03/02/2021, recante “Intervento correttivo alla legge regionale 13 agosto 2020, numero 19 recante norme sul governo del territorio”, impugnata dal Consiglio dei Ministri oggi che sottolinea, in una nota, che talune disposizioni, eliminando il vincolo paesaggistico, si pongono in contrasto con gli articoli 39 e 97 della Costituzione, nonché con le norme di grande riforma economico-sociale in materia di tutela del paesaggio, dettate dallo Stato nell’esercizio della potestà di cui all’articolo 117, secondo comma, lettera s), della Costituzione e contenute nel Codice dei beni culturali e del paesaggio.
La Regione ci costringe ad essere, purtroppo, ripetitivi. Avevamo chiesto di approvare il disegno di legge che correggeva la legge sul governo del territorio solo con le modifiche che risolvevano l’impugnativa, da noi sollecitata, del Consiglio dei Ministri, invece l’ARS ha voluto nuovamente strafare introducendo norme che adesso sono state impugnate. Ai deputati regionali ripetiamo che devono finirla di colpire il paesaggio, i boschi e le coste. E aggiungiamo, nella prossima discussione sulla legge edilizia evitate di commettere ulteriori corbellerie, con emendamenti su tutte le sanatorie possibili, andrete a sbattere nuovamente la testa al muro”.
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