Il Ministero della Cultura contesta alla Regione siciliana due nuove norme inserite nella legge regionale n.2 /2021 “Intervento correttivo alla legge regionale n.19/2020 recante norme sul governo del territorio”: i Consigli comunali non possono intervenire sulla pianificazione paesaggistica e i boschi e i beni paesaggistici devono restare tutelati.“Lo avevamo detto: basta altre forzature. Non ci hanno voluto ascoltare e hanno fatto un’altra pessima figura. Per legiferare ci vuole serietà e competenza e niente propaganda”. Dichiarazione di Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia
- data Marzo 26, 2021
- autore ufficiostampa
- In COMUNICATI STAMPA
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“Avevamo chiesto di approvare il disegno di legge che correggeva la legge sul governo del territorio solo con le modifiche che risolvevano l’impugnativa, da noi sollecitata, del Consiglio dei Ministri, invece l’ARS ha voluto nuovamente strafare introducendo due norme che adesso, se non vengono cancellate, saranno oggetto di una nuova censura. Un’altra pessima figura per i parlamentari siciliani, con le loro continue e inutili forzature, sempre con l’obiettivo di colpire il paesaggio, i boschi e le coste. Adesso basta, serve un minimo di serietà e di rigore. Speriamo – conclude Zanna – che tutto questo serva da lezione appena ricomincerà l’esame della ddl in materia di edilizia, dove sono stati presentati emendamenti assurdi e irragionevoli, con tante proposte di sanatorie edilizie pronte per accaparrarsi qualche pugno di voti”.
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