26.02.2021 – Taglio pedaggi per chi usa biocarburanti sulle autostrade siciliane: incomprensibile misura, fondata su una falsità. Legambiente Sicilia: “Un’enorme bufala. La Regione faccia subito marcia indietro”
- data Febbraio 26, 2021
- autore ufficiostampa
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“È stata presentata come una grande misura per non inquinare e tutelare l’ambiente, in realtà è una grande bufala, se si vuole essere buoni. Speriamo solo che l’Assessore Falcone sia stato solo raggirato, cioè che non ci sia dolo, e quindi gli chiediamo di ritirare subito questo assurdo e scandaloso provvedimento”. Legambiente Sicilia attacca la direttiva del Governo regionale, recepita dal Consiglio d’amministrazione del Consorzio autostrade siciliane (Cas), di non far pagare il pedaggio ai veicoli alimentati a biocarburante.
Nella benzina il biocarburante praticamente non c’è – sostiene l’associazione ambientalista -. Nel diesel c’è soprattutto olio di palma e in tutto il diesel ce n’è tra l’1% e il 15%, in media il 3%. Il biometano (GNL e GNC) non esiste al 100 per cento, almeno per ora. Vale solo per le poche auto a metano (pochissime ancora in Sicilia) e quando verrà miscelato con il metano fossile.
Inoltre, come si farà a sapere se un automobilista ha fatto il pieno con una diversa percentuale di biodiesel o di biometano? Insomma, sostiene Legambiente Sicilia, il provvedimento è demagogico, sbagliato e pure inapplicabile.
L’Eni ha provato per anni a convincere gli italiani che il “green” diesel all’olio di palma facesse del bene all’ambiente. Ma due anni fa, Legambiente, La Nuova Ecologia, T&E e il Movimento Difesa Cittadino hanno denunciato la pubblicità ingannevole vincendo questa battaglia presso l’Autorità Garante AGCM e l’Eni è stata condannata e multata proprio per pubblicità ingannevole relativa al biodiesel.
Dunque, è cosa nota da tempo che il carburante Enidiesel+ inquina quanto il gasolio e contribuisce ad aumentare le emissioni di CO2 a causa della deforestazione provocata dalle piantagioni di palma da olio, che costituisce l’80% della componente cosiddetta “bio” del carburante. Il 13 maggio 2020 l’Eni ha promesso di tornare indietro, di abbandonare entro il 2023 l’uso dell’olio di palma. Il Senato della Repubblica ha votato a novembre scorso la data di fine, il 1° gennaio 2023.
“Che senso ha che la Regione Siciliana premi chi usa biodiesel all’olio di palma?” – commenta Gianfranco Zanna, presidente di Legambiente Sicilia – “E perché non le auto ibride-benzina che inquinano meno dei diesel? E quale premialità, quindi, per i cittadini che si muovono in treno ogni giorno? Che la Regione faccia uno sforzo per mettere più treni per i pendolari vista la situazione che ogni giorno soffrono migliaia di persone, invece di alimentare false e pericolose notizie”.
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