29.12.2020 – Legge sul governo del territorio. Legambiente Sicilia: “Valutiamo positivamente le correzioni apportate. Adesso l’Assessore ai Beni culturali acceleri l’iter per l’adozione degli ultimi piani paesaggistici ancora in discussione, a cominciare da quello di Palermo e della sua provincia”
- data Dicembre 29, 2020
- autore ufficiostampa
- In COMUNICATI STAMPA
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Nelle prossime ore, dopo l’esame da parte della IV Commissione Ambiente, l’Assemblea Regionale Siciliana discuterà il disegno di legge che punta a correggere la legge regionale sul governo del territorio approvata nell’agosto scorso e impugnata, in molte sue parti anche su richiesta di Legambiente Sicilia, dal Consiglio dei Ministri. L’Associazione ambientalista giudica positivamente le correzioni presentate dal Governo regionale, su proposta dell’Assessore al Territorio e Ambiente e concordate con i Ministeri competenti: “I Piani Paesaggistici così saranno salvi e manterranno la loro funzione di tutela e salvaguardia, a cui tutti gli altri strumenti di pianificazione dovranno sottostare. E viene anche ripristinata la competenza della Regione sulla Valutazione Ambientale Strategica delle varianti ai piani regolatori che era stata incredibilmente affidata agli stessi Comuni. È la vittoria del buon senso, della ragionevolezza e della nostra tenacia. Sempre che non ci siano modifiche all’ultimo minuto. Per questo chiediamo che vengano rapidamente approvate le modifiche proposte dal Governo regionale che sono la giusta risposta all’inevitabile e corretta impugnativa del Consiglio dei Ministri e sollecitata anche da un nostro ricorso – sostiene Legambiente Sicilia –. In questo modo verrà restituito il giusto ruolo ai Piani Paesaggistici e garantite le prerogative dell’Assessorato dei Beni culturali nel rispetto dell’articolo 9 della Costituzione”.
A questo punto, con maggior forza, Legambiente Sicilia chiede all’Assessore ai Beni culturali di accelerare l’iter per l’adozione degli ultimi piani paesaggistici ancora in discussione, a cominciare da quello di Palermo e della sua provincia, che sicuramente contribuirebbe a fermare l’attacco di speculatori senza scrupoli agli ultimi lembi di quella che fu la Conca d’Oro”.
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