20.12.2020 – Legambiente Sicilia è stata l’unica associazione ammessa nel procedimento contro i fratelli Leonardi titolari della “Sicula Trasporti” e altri 10 soggetti, imputati a vario titolo per associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di rifiuti, nel procedimento scaturito dall’operazione “Mazzette sicule”
- data Dicembre 20, 2020
- autore ufficiostampa
- In COMUNICATI STAMPA
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Il giudice dell’udienza preliminare, dott. Andrea Filippo Castronuovo, all’udienza che si è svolta a Catania nell’aula bunker di Bicocca, ha ritenuto che solo la Legambiente, fra tutte le associazioni che ne avevano fatto richiesta, fosse in possesso dei requisiti previsti dalla legge e dalla giurisprudenza della Suprema corte di Cassazione per poter entrare a far parte del procedimento a fianco della accusa. La legittimazione dell’associazione, rappresentata dall’avvocato Viola Sorbello, a riprova di un legame non solo astratto con le violazioni ambientali contestate, è stata ritenuta sussistente sia in base alle previsioni statutarie dell’ente, sia in ragione dell’esistenza di sedi operative nel contesto territoriale in cui sono stati commessi i fatti di causa, sia per le attività poste in essere in concreto e con continuità dall’associazione in difesa dell’ambiente e della corretta gestione dei rifiuti.
“L’avevamo già annunciato quando abbiamo appreso dai giornali dei gravissimi reati commessi contro l’ambiente nella discarica di Lentini, ed oggi, – dichiara Gianfranco Zanna, presidente della Legambiente Sicilia -, grazie al riconoscimento da parte del giudice dell’udienza preliminare, abbiamo la possibilità di rappresentare in giudizio quella parte sana della società che vuole una gestione dei rifiuti legale, efficiente, compatibile con il rispetto e la tutela del territorio e dell’ambiente. Sono ormai anni che siamo impegnati sul fronte degli ecoreati, come dimostra anche il dossier nazionale, con le numerosissime denunce tese a spezzare lo scellerato patto tra imprenditori, rappresentati infedeli di amministrazioni pubbliche e criminalità organizzata nella gestione dei rifiuti”.
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